Poesie personali


Scritta da: laura74
in Poesie (Poesie personali)

Dal vento del nord

Troppo spesso
accarezzo la mia vita
attraverso un vetro
sottile e trasparente
che mi fa sentire
il calore e l'energia
del piacere di vivere
senza farmelo stringere
che mi fa vedere
quanto il mondo sia meraviglioso malgrado tutto
ma
che mi fa vivere
col timore che si frantumi in mille pezzi.

Troppo spesso mi
mi lascio coinvolgere
dall'intensità
delle emozioni che provo
e
nel bene e nel male
mi spingo sempre oltre
e dopo...
mi rimane quel senso di vuoto
di non appartenenza...

Brillo senza luce
e tutto
è una fatica inutile
una dura salita
verso il raggiungimento di un obbiettivo
che non so più quale sia veramente.

Prigioniera di ruoli diversi tra loro
ma che non fanno di me
una persona felice
la persona felice che vorrei essere...

Quanta armonia
persa per la via
dissolta dal vento del Nord
che inesorabile
l'ha portata via con se

e io

sento tanto freddo dentro
ma cerco di riscaldarmi
continuando a camminare
non so quale direzione prenderò
ma arriverò un giorno
lo so...
Composta venerdì 23 ottobre 2009
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    Scritta da: nina.*
    in Poesie (Poesie personali)

    Madonnina

    In questa grande metropoli
    ospiti tantissima persone.
    Fra tantissima gente, c'è tristezza
    solitudine, freddezza.
    Mia bella Milano le persone
    soffrono.
    La loro sofferenza è l'amore.
    Mia Madonnina che brilli
    a una stella.
    Lascia cadere un po' di manna
    dalla tua mano che tendi.
    Fa che i ciechi vedono in questa grande metropoli
    ospiti tantissima persone.
    Fra tantissima gente, c'è tristezza
    solitudine, freddezza.
    Mia bella Milano le persone
    soffrono.
    La loro sofferenza è l'amore.
    Mia Madonnina che brilli
    a una stella.
    Lascia cadere un po' di manna
    dalla tua mano che tendi.
    Fa che i ciechi vedono
    e i sordi sentano
    Sol così potranno aprire il
    loro cuore con la verità,
    la conoscenza
    e con tanta fede in Dio.
    E i sordi sentano
    Sol così potranno aprire il
    loro cuore con la verità,
    la conoscenza
    e con tanta fede in Dio.
    Composta domenica 11 giugno 2000
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      Scritta da: Stefano Murittu
      in Poesie (Poesie personali)

      Io e te

      Provi ad odiare la nostra storia,
      metti il passato in ogni cosa
      e le mie giornate storte
      ti fan sentire un po più forte.

      Cerchi il mio dolore negli occhi,
      nell'odio di esser migliore,
      anche sé io un po' lo so,
      che dentro di te tu sta piangendo.

      Anche se dentro me dico a bassa voce che...
      ti penso e non sono felice
      che ti voglio e ho paura,
      e bacio un altra e... penso a te.

      Volti le spalle adesso che... oh!
      Senti qualcosa dentro te
      so che è strano in verità
      ma non ho più dignità!

      Anche sé ora sento che
      cerchi il dolore dentro te...,
      anche se io un po' lo sò,
      che dentro tu mi sta odiando.

      Anche se dentro te dici a bassa voce che...
      perché... ti odio e son felice
      ti vedo e ho paura,
      che baci un altra e non... sei mio

      anche se dentro dico che...
      voglio che tu ritorni in me!...
      in me!...
      e io in te!
      Composta martedì 22 febbraio 2005
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        Scritta da: Stefano Murittu
        in Poesie (Poesie personali)

        Parlo solo di me

        Questi giorni da solo
        sembrano che non passano,
        nascosto in un ricordo che
        forse non è esistito mai.

        E mangio il pane e chiedo il vino
        e a chi lo chiedo non si sa
        a volte canto una canzone che...
        poi la blocco a meta...

        come un po' tutta la mia vita,
        tra fango unghie polvere tra le dita,
        e piango come uomo triste,
        e rido come un banbino.

        Queste notti da solo, in questa stanza,
        mi fanno sentire come il vento... la pioggia
        un po fuori per star dentro
        ho forse solo troppo uomo.

        Cerco... qualcosa che mi dia speranza
        anche che... mi tocchi l'anima.
        Mi sento come un albero
        con frutti buonissimi che poi cadono
        dentro baratro pieno di folletti ingordi,
        che vomitano per il troppo mangiare.

        Questa volta sò cosa devo dire...
        ma son sicuro di non saperlo fare.
        Potrei essere un uomo e piangere,
        oppure continuare a sognare.
        Composta sabato 24 ottobre 2009
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