Poesie personali


Scritta da: Stefano Murittu
in Poesie (Poesie personali)

Io e te

Provi ad odiare la nostra storia,
metti il passato in ogni cosa
e le mie giornate storte
ti fan sentire un po più forte.

Cerchi il mio dolore negli occhi,
nell'odio di esser migliore,
anche sé io un po' lo so,
che dentro di te tu sta piangendo.

Anche se dentro me dico a bassa voce che...
ti penso e non sono felice
che ti voglio e ho paura,
e bacio un altra e... penso a te.

Volti le spalle adesso che... oh!
Senti qualcosa dentro te
so che è strano in verità
ma non ho più dignità!

Anche sé ora sento che
cerchi il dolore dentro te...,
anche se io un po' lo sò,
che dentro tu mi sta odiando.

Anche se dentro te dici a bassa voce che...
perché... ti odio e son felice
ti vedo e ho paura,
che baci un altra e non... sei mio

anche se dentro dico che...
voglio che tu ritorni in me!...
in me!...
e io in te!
Composta martedì 22 febbraio 2005
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    Scritta da: Stefano Murittu
    in Poesie (Poesie personali)

    Parlo solo di me

    Questi giorni da solo
    sembrano che non passano,
    nascosto in un ricordo che
    forse non è esistito mai.

    E mangio il pane e chiedo il vino
    e a chi lo chiedo non si sa
    a volte canto una canzone che...
    poi la blocco a meta...

    come un po' tutta la mia vita,
    tra fango unghie polvere tra le dita,
    e piango come uomo triste,
    e rido come un banbino.

    Queste notti da solo, in questa stanza,
    mi fanno sentire come il vento... la pioggia
    un po fuori per star dentro
    ho forse solo troppo uomo.

    Cerco... qualcosa che mi dia speranza
    anche che... mi tocchi l'anima.
    Mi sento come un albero
    con frutti buonissimi che poi cadono
    dentro baratro pieno di folletti ingordi,
    che vomitano per il troppo mangiare.

    Questa volta sò cosa devo dire...
    ma son sicuro di non saperlo fare.
    Potrei essere un uomo e piangere,
    oppure continuare a sognare.
    Composta sabato 24 ottobre 2009
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      Scritta da: Paul Mehis
      in Poesie (Poesie personali)

      Simbiosi

      Mi adagiai disfatto
      su quel giaciglio d'erba grassa.
      Infinito stupore per la comodità
      del corpo nudo
      che si ritrova come abbracciato
      dall'amata.

      Sulla pelle lascio riposare
      Il sole,
      quasi sconosciuto...
      Pelle irradiata,
      prettamente,
      dalla sintetica fluorescenza dei neon.

      Osservo il richiamo delle cicale,
      simili a batteristi,
      per velocità e sapienza,
      ma con risultati da violinisti.
      La loro musica si fonde con la mia...

      Una farfalla si adagia
      sul mio petto, dissetandosi con le lacrime saline del mio corpo.
      L'ammiro e sono colpito
      enorme differenza
      del suo essere,
      dalle pagine lucide dei libri.
      Le sue ali,
      come morbide lenzuola di pile
      dai tenui colori.

      Una mantide smeraldo pasteggia avida
      sul mio ginocchio.
      Affonda le mandibole con fredda presa.
      La cavalletta si contorce
      nella disperazione.
      Ricordo la gioia del predatore
      ed il dolore della preda,
      ma non sono
      ne giudice,
      ne giustiziere.

      Muore la mia inquietudine,
      mentre
      sprofondo nella terra.
      Composta martedì 11 agosto 2009
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        Scritta da: elio
        in Poesie (Poesie personali)

        Due giovani innamorati

        L'atmosfera è quella
        di un magico momento.
        Sul tavolo
        la luce fioca
        della candela
        lascia intravedere
        una rosa rossa
        coppe di spumante
        un anellino luccicante.
        Il tenue scintillio
        filtra la viva emozione
        di volti felici
        e innamorati.
        Mano nella mano
        occhi negli occhi
        tra una carezza
        e un bacio
        nel flebile barlume
        della candela
        due giovani innamorati
        si giurano amore
        per sempre.
        Dicendo all'unisono ti amo.
        Composta venerdì 23 ottobre 2009
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          Scritta da: laura74
          in Poesie (Poesie personali)

          Risveglio

          Eccomi qui
          nella mia vita
          come un marinaio
          dopo il naufragio
          della sua nave.
          La mia è naufragata
          perché il capitano ha sbagliato rotta
          e si è schiantata
          contro un immensa scogliera
          andando in mille pezzi
          questi pezzi
          ora vagano
          nell'infinità del mare
          alcuni tornano a riva
          altri ancora
          si sono persi.
          E
          questo marinaio
          tramortito
          si adagia
          cullato dalle onde
          sulla calda sabbia
          e
          sogna...
          sogna di essere salvato
          diviene ora forse realtà
          apre leggermente gli occhi...
          la vista è confusa
          non riesco a capire
          se è sogno o realtà
          vedo una mano
          ma non riesco ad afferrarla! È troppo lontana!
          Le onde mi sommergono
          e non distinguo più
          il mare dal cielo
          il respiro viene meno
          la morte mi strige
          la sento la sento...
          Mi sveglio
          le tue braccia
          mi stringono forte
          il calore del tuo corpo
          mi ridona la vita
          il tuo amore
          mi salva dalle tenebre insidiose
          del mio cuore.
          Composta martedì 10 novembre 1992
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