Poesie personali


Scritta da: eva
in Poesie (Poesie personali)
Ho guardato e riguardato
letto e riletto
quelle poche parole
inebriandomi in esse
facendo l'analisi logica
ed illogica
me misera
le ho immaginate
scritte
in una notte tempestosa
preso d'impeto d'amore per me
come se fosse un romanzo di Tolstoj.
Composta lunedì 12 marzo 2007
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    Scritta da: Kagib
    in Poesie (Poesie personali)

    Veleno... dappertutto!

    Non è poesia quella che sento dentro,
    è sì un verso, ma quello di un animale,
    di una bestia feroce
    che si sente ormai braccata.
    Non c'è più nulla di buono,
    ogni cosa... qualsiasi cosa
    è ormai invasa, posseduta...
    l'uomo si è elevato,
    e dall'alto del suo essere,
    non ha avuto più cura della terra
    dove non poserà più piede
    se non come sacrificio immolato
    per redimere le proprie colpe.
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      Scritta da: giosc
      in Poesie (Poesie personali)

      Non sai fare proprio niente

      Quante volte qualcuno ve l'ha fatto presente,
      non sai fare proprio niente

      che gaudente sinfonia
      che bel tipo di asfissia

      non guidare, non parlare
      sbagli sempre anche a non fare

      che quantità di scorie
      ti sbatton nel faccino

      vorrà dire che domani
      tiri fuori lo spadino

      chi ti scaglia contro il muro
      ti vuol dir che ce l'ha duro

      ma guardatevi anche intorno
      che siam stufi del buongiorno

      taci un giorno per dovere
      ma ora parla per piacere

      chi ti riempie di lamenti
      si ricordi dei tuoi denti.
      Composta giovedì 22 ottobre 2009
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        Scritta da: Ada Roggio
        in Poesie (Poesie personali)

        Grazie Dio

        Grazie Dio per tutto ciò che mi hai dato
        Grazie Dio per tutto ciò che non mi hai potuto dare.
        Grazie Dio per avermi lasciato vivere questo giorno di pace.
        Grazie Dio per avermi dato tanto amore
        Grazie Dio per avermi dato il dono del perdono.
        Composta mercoledì 21 ottobre 2009
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          Scritta da: Salvatore Riggio
          in Poesie (Poesie personali)

          La bara, il fumo

          I credenti sono in maggioranza!
          Perché la verità dei non credenti è dura
          d'accettare, spaventa,
          incute timore, fa paura.

          Per loro è qualcosa di inconcepibile,
          preferiscono continuare ad illudersi,
          mentire a se stessi, credere nell'impossibile.

          I credenti sono in maggioranza!
          Perché la verità dei non credenti fa paura.
          La differenza tra me e loro è che io porto rispetto
          nei loro confronti, nella loro opinione, ma loro no!
          Mi trattano come se io fossi una sciagura.

          Un altro abisso tra me e loro
          è che io dubbi non ne ho, ho solo certezza!
          Loro di dubbi ne hanno un infinità,
          ma le difendono con la loro fede e con la loro "saggezza"!

          Ma in fondo li invidio...
          Io ho una paura matta di morire,
          poiché mentre loro se la spasseranno
          nel paradiso, espiando i peccati
          nel purgatorio e bruciando nell'inferno!
          Io sotto terra sarò a marcire.
          Non andrò da nessuna parte
          sarò in una bara incosciente
          e con un corpo non più funzionante,
          finche nulla rimane...

          Purtroppo anche il mio ricordo
          dopo un paio di generazioni
          e destinato a dissolversi.
          Come il fumo di una sigaretta
          che nell'aria scompare...

          ah! I credenti sono in maggioranza li capisco perfettamente,
          ma per favore non trattatemi male rispettate ciò che penso! Potreste
          non condividere, ma è solo un opinione e come tale innocente.

          Non sapete quanto io tema il nulla eterno!
          Anch'io vorrei credere nella fede ma non ci riesco,
          credetemi scambierei volentieri il nulla
          col bruciare nell'inferno...

          Ho paura del nulla.
          Composta giovedì 29 ottobre 2009
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            Scritta da: Salvatore Riggio
            in Poesie (Poesie personali)

            Addio...

            Era previsto tra qualche mese
            ma ora l'opportunità di fronte mi sta,
            una scelta difficile ma solo per evitare di soffrire
            più di quanto non faccia oggi,
            anche se male a qualcuno di sicuro lo farà.
            Non capirete questo lo so già da ora
            ma è la miglior cosa dirsi adesso addio,
            prima che mi affezioni troppo a voi
            e ritardare l'addio incrementerebbe solo la mia paura.

            Meglio essere soli fin da subito
            e non sentir la vostra mancanza!
            Piuttosto che esserlo lo stesso più in là
            ma sentirla, so che mi considererete stupido!
            Ma è meglio così, forza dopo non ne avrei abbastanza...

            Io ho scelto e vi prego di rispettare tale scelta,
            non venitemi a cercare, se la nostra
            amicizia per voi importanza ha avuto.
            Purtroppo io la porta... l'ho chiusa, non è più aperta!
            E credetemi, sono io il primo ad esserne, col cuore, dispiaciuto...
            Composta lunedì 26 ottobre 2009
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              Scritta da: Salvatore Riggio
              in Poesie (Poesie personali)

              Vicini, distanti...

              Guardai la rugiada che sui fili d'erba si ripose,
              brillando di luce propria sotto questa luna
              che un essere insignificante mi fece sembrare.
              Mi persi nei meandri dei miei pensieri,
              pensai: Quale vicini eravamo, ci ritroviamo così distanti...
              Non sai quanto desideri riaverti, tenerti stretta,
              per un ultima volta poterti baciare.
              Ma ormai le nostre strade si son divise
              ed ora percorriamo diversi sentieri.
              Chissà quando esse si riuniranno? Ma non conta,
              poiché già so che per te non sono più importante.
              Composta domenica 25 ottobre 2009
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                Scritta da: Salvatore Riggio
                in Poesie (Poesie personali)

                Lucia

                Lucia, oh Lù!
                Sei come una stella cadente che affascina tutti quanti
                con la sua scia che si riesce ad vedere in fondo all'orizzonte la, la giù.
                Ogni tuo gesto, tuo sguardo sensuale,
                porta l'uomo a chiedersi da dove sia giunto
                tale soave creatura, da dove possa arrivare.

                Lucia, oh Lù!
                Col tuo passaggio il silenzio sovrano divenne,
                talmente tanto che ci hai sorpreso, meravigliato,
                a tal punto che il tutto che ci circondò il fiato trattenne.
                Come se tutto quel che accadde di un miracolo si fosse trattato.

                Lucia oh Lù!
                Bastò quell'attimo di abbaglio, quel fascio di luce,
                per far si che negli occhi di chi vide te incantato rimase.
                Regalando al cuore una profonda emozione,
                distruggendo quella tempesta che l'anima fin ad allora stravolse.
                Ponendo una fine a questa tortura e donandole la pace.
                Composta sabato 24 ottobre 2009
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