Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Quarti di un'ora

Tra i quarti di un'ora aspetti
Appoggiato a ricordi che non mi appartengono
Il tuo sguardo perso nel tempo ma così vivo nel presente
Mani unite e così lontane da me
Carezze perdute ormai screpolate dal tempo

Tra i quarti di un'ora aspetto
Appoggiata a ricordi così vicini a te.
Il mio sguardo perso nel tempo ma così vivo nel tuo presente
Mani che ti sfiorano
Nel ricordo di carezze ritrovate ormai screpolate dal tempo.
Composta mercoledì 28 ottobre 2009
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    Scritta da: albix
    in Poesie (Poesie personali)

    Prologo al Vangelo di Luca

    Prologo
    vv 1-4

    Poiché molti hanno posto mano a stendere
    Un resoconto degli avvenimenti
    Successi tra noi, come posson rendere

    Testimonianza quelli che discenti
    Gli furono sin dall'inizio e dopo
    Divennero ministri e docenti

    Della parola, ho deciso, allo scopo
    Di dimostrare la solidità
    Di tutti gli insegnamenti che all'uopo

    Hai ricevuti sin dalla tua età
    Più tenera, ho deciso, dicevo,
    di ricercare anche io con onestà

    tutti i fatti accaduti sin dall'Evo
    Primo di Gesù e farne un racconto
    Per te, illustre Teofilo! Devo

    Ribadirti ancora che il resoconto
    Che m'accingo a fare sarà basato
    Con ordine sui fatti e darò conto

    d'essi con l'accortezza d'un dettato!
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      Scritta da: Silvia Cortellini
      in Poesie (Poesie personali)
      I pensieri ritornano a farsi sentire,
      lucidi ma confusi dalla luna calante
      e aspettano conferme che non avranno mai
      perché l'anima degli uomini è impura e imperfetta
      e se è felice una l'altra non è contenta;
      ricordiamo il passato, viviamo il presente,
      sperando che il futuro sia più sorprendente:
      futuro che attende, futuro che chiama
      quell'anima impura e lo è perché ama.
      Composta lunedì 10 marzo 2008
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        Scritta da: Marisa Marimare
        in Poesie (Poesie personali)

        Occhi d'aprile

        Nel suo sguardo
        nacque Lei...
        Concepita nell'amore...
        Era, una domenica ricca di silenzi,
        leggiadri i pensieri
        venivano arricchiti dai teneri affetti...
        un raggio di sole raccoglieva
        l'inquietudine dissolvendolo nel nulla,
        e nasceva l'Aprile di una primavera...
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          Scritta da: dax
          in Poesie (Poesie personali)

          Un nuovo sentire

          Un nuovo sentire
          s'avverte nell'aria,
          un nuovo vento percorre
          le valli, inerpicandosi
          rabbrividendo le nostre
          schiene, le ossa ascoltano
          il rumore del tempo.

          Un nuovo sentire
          s'avverte nell'aria,
          di paglia che brucia,
          di casacche, di divise
          gettate nel fuoco,
          di pensieri di ricordi
          abbandonati a sé stessi
          dove soli ci disperiamo
          per il furto del tempo,
          del nostro tempo.

          Per il furto del sole
          della pioggia che più
          non irriga né il grano
          né le vette Alpine,
          dove solitari
          osserviamo fiumi
          di sabbia ardente,
          navigati da tristi
          navigli, da marinai
          che hanno
          perso la stella polare
          la rotta sicura.

          Per il furto del sole
          piangiamo,
          per il furto della pioggia
          piangiamo,
          per il furto del tempo
          piangiamo.

          Per il furto delle nostre ossa
          piangiamo,

          Un nuovo sentire
          s'avverte nell'aria.

          Un nuovo sentire.
          Composta nel novembre 2009
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            Scritta da: Mariella Mulas
            in Poesie (Poesie personali)

            Poetessa dolente

            Eri brama di parole
            sussurrate nel labirinto
            delle sensazioni.
            Eri tutto...
            Il sole e le nubi...
            Il vento
            e il mare
            Eri la tempesta.
            E il paradiso.
            Eri la solitudine,
            il poema delle trasgressioni
            nella vita del dolore folle...
            Eri il silenzio,
            vergante lacrime
            irridenti la malinconia
            del tuo tempo prigioniero.
            Eri risate
            come fiumi
            che attraversavano
            l'Io dell'assoluto
            dei tuoi pensieri.
            Eri Poetessa dolente
            di quell'amore ridente
            che sempre appare
            struggente di alba eterna
            anche nel tramonto
            delle tue parole, ora,
            che non appartengono
            al tuo tangibile respiro
            ma all'anima tua
            radiante
            l'emozione immortale...
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              in Poesie (Poesie personali)

              Notte senza fine

              Pioggia sulle mie lacrime
              di un'infanzia senza nuvole
              gioventù senza più regole
              raccolgo le briociole
              di affetto prematuro
              gioventù senza futuro
              resto nel mio limite
              del tutto imprescindibile
              ego calpestabile
              un amore esile
              un'umiltà ormai debole
              e tenue...
              cresce il mio pensier
              di rimanere libero
              lontano da ogni stimolo.
              Composta lunedì 2 novembre 2009
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                Scritta da: vertigo883
                in Poesie (Poesie personali)

                La risposta alla domanda

                L'allineamento perfetto,
                la bilancia in equilibrio,
                la piena consapevolezza dell'essere vivi,
                che non si spiega e non si descrive,
                ma semplicemente si vive.
                La fontana alla fine di una corsa,
                lo stipendio a fine mese,
                che cancella le attese.
                La risposta alla domanda che da anni ti tormenta
                arriva d'improvviso e quasi ti sgomenta.
                Il limite tra ciò che vivi e ciò che si realizza
                è nascosto dietro un forse,
                dietro tutta l'incertezza.
                Puoi scommetterci il tuo impegno
                giocarti il tuo sudore ed il tuo ingegno,
                ma è il caso poi alla fine
                a deciderne il disegno.
                Custodisci i tuoi pensieri in una teca di vetro,
                come la reliquia di un santo
                che veneri ogni tanto.
                Con dolore e sacrificio coltivi il tuo mistero
                dando in pasto la tua vita
                e ciò che ne è più vero.
                Rinneghi il presente e lo scavalchi
                il tuo passo pesante
                scava solchi.
                Nei desideri sei come gli altri,
                ma continui a non voltarti,
                dritto per la strada
                che non sa dove condurti.
                Perché tu ne sei il pilota,
                che non sa scegliere e spegne i fari,
                preferisce ora il destino
                al lottare coi suoi pari.
                Composta giovedì 10 settembre 2009
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