Poesie personali


Scritta da: Silvia Cortellini
in Poesie (Poesie personali)
I pensieri ritornano a farsi sentire,
lucidi ma confusi dalla luna calante
e aspettano conferme che non avranno mai
perché l'anima degli uomini è impura e imperfetta
e se è felice una l'altra non è contenta;
ricordiamo il passato, viviamo il presente,
sperando che il futuro sia più sorprendente:
futuro che attende, futuro che chiama
quell'anima impura e lo è perché ama.
Composta lunedì 10 marzo 2008
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Marisa Marimare
    in Poesie (Poesie personali)

    Occhi d'aprile

    Nel suo sguardo
    nacque Lei...
    Concepita nell'amore...
    Era, una domenica ricca di silenzi,
    leggiadri i pensieri
    venivano arricchiti dai teneri affetti...
    un raggio di sole raccoglieva
    l'inquietudine dissolvendolo nel nulla,
    e nasceva l'Aprile di una primavera...
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: dax
      in Poesie (Poesie personali)

      Un nuovo sentire

      Un nuovo sentire
      s'avverte nell'aria,
      un nuovo vento percorre
      le valli, inerpicandosi
      rabbrividendo le nostre
      schiene, le ossa ascoltano
      il rumore del tempo.

      Un nuovo sentire
      s'avverte nell'aria,
      di paglia che brucia,
      di casacche, di divise
      gettate nel fuoco,
      di pensieri di ricordi
      abbandonati a sé stessi
      dove soli ci disperiamo
      per il furto del tempo,
      del nostro tempo.

      Per il furto del sole
      della pioggia che più
      non irriga né il grano
      né le vette Alpine,
      dove solitari
      osserviamo fiumi
      di sabbia ardente,
      navigati da tristi
      navigli, da marinai
      che hanno
      perso la stella polare
      la rotta sicura.

      Per il furto del sole
      piangiamo,
      per il furto della pioggia
      piangiamo,
      per il furto del tempo
      piangiamo.

      Per il furto delle nostre ossa
      piangiamo,

      Un nuovo sentire
      s'avverte nell'aria.

      Un nuovo sentire.
      Composta nel novembre 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Mariella Mulas
        in Poesie (Poesie personali)

        Poetessa dolente

        Eri brama di parole
        sussurrate nel labirinto
        delle sensazioni.
        Eri tutto...
        Il sole e le nubi...
        Il vento
        e il mare
        Eri la tempesta.
        E il paradiso.
        Eri la solitudine,
        il poema delle trasgressioni
        nella vita del dolore folle...
        Eri il silenzio,
        vergante lacrime
        irridenti la malinconia
        del tuo tempo prigioniero.
        Eri risate
        come fiumi
        che attraversavano
        l'Io dell'assoluto
        dei tuoi pensieri.
        Eri Poetessa dolente
        di quell'amore ridente
        che sempre appare
        struggente di alba eterna
        anche nel tramonto
        delle tue parole, ora,
        che non appartengono
        al tuo tangibile respiro
        ma all'anima tua
        radiante
        l'emozione immortale...
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          Notte senza fine

          Pioggia sulle mie lacrime
          di un'infanzia senza nuvole
          gioventù senza più regole
          raccolgo le briociole
          di affetto prematuro
          gioventù senza futuro
          resto nel mio limite
          del tutto imprescindibile
          ego calpestabile
          un amore esile
          un'umiltà ormai debole
          e tenue...
          cresce il mio pensier
          di rimanere libero
          lontano da ogni stimolo.
          Composta lunedì 2 novembre 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: vertigo883
            in Poesie (Poesie personali)

            La risposta alla domanda

            L'allineamento perfetto,
            la bilancia in equilibrio,
            la piena consapevolezza dell'essere vivi,
            che non si spiega e non si descrive,
            ma semplicemente si vive.
            La fontana alla fine di una corsa,
            lo stipendio a fine mese,
            che cancella le attese.
            La risposta alla domanda che da anni ti tormenta
            arriva d'improvviso e quasi ti sgomenta.
            Il limite tra ciò che vivi e ciò che si realizza
            è nascosto dietro un forse,
            dietro tutta l'incertezza.
            Puoi scommetterci il tuo impegno
            giocarti il tuo sudore ed il tuo ingegno,
            ma è il caso poi alla fine
            a deciderne il disegno.
            Custodisci i tuoi pensieri in una teca di vetro,
            come la reliquia di un santo
            che veneri ogni tanto.
            Con dolore e sacrificio coltivi il tuo mistero
            dando in pasto la tua vita
            e ciò che ne è più vero.
            Rinneghi il presente e lo scavalchi
            il tuo passo pesante
            scava solchi.
            Nei desideri sei come gli altri,
            ma continui a non voltarti,
            dritto per la strada
            che non sa dove condurti.
            Perché tu ne sei il pilota,
            che non sa scegliere e spegne i fari,
            preferisce ora il destino
            al lottare coi suoi pari.
            Composta giovedì 10 settembre 2009
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie personali)

              Amami ancora

              Amami ancora,
              perché il nostro Amore non svanirà col passare del tempo.
              Amami ancora,
              perché le nostre carezze ci sfiorino in un sogno infinito.
              Amami ancora,
              perché nostri occhi si incontrino e brillino con la luce di un lampo.
              Amami ancora,
              perché i nostri corpi si saldino in un abbraccio infinito.
              Amami ancora,
              fin quando continueremo a vivere,
              per coccolarci e ancora gemere,
              per godere di un attimo eterno,
              in estate come in inverno.
              Amami ancora,
              per cullarci in un dolce oblio.
              Amami ancora,
              Amore mio.
              Composta lunedì 2 novembre 2009
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Gaetano Toffali
                in Poesie (Poesie personali)

                C'è il tuo spazzolino

                C'è il tuo spazzolino
                Il tuo accappatoio
                La molletta grande
                Per fermarti i capelli
                La doccia dove
                Abbiamo fatto l'amore
                Il letto
                Il divano
                Il tavolo in cucina
                Le cose lasciate
                l'odore di ambra
                Un buco nel sonno
                Dove si stava bene
                a fare le coccole
                e ti divertiva
                Che anche dormendo
                Parlassi con te

                Di farci un pacchetto
                La voglia è nessuna
                Di portarti al letto
                Che strano neppure
                Ci manca illusione
                Potesse durare
                Ci manca il pensiero
                Che tu non sei più
                Dormi Gaetano
                Scorri la notte
                Il giorno via porta
                Avanzi di te.
                Composta nel 2009
                Vota la poesia: Commenta