Poesie personali


Scritta da: Lisa Casotti
in Poesie (Poesie personali)

Dieci gocce

Alla fine accade
che l'ago in un pagliaio si muti
in coltello che lacera la tela.
E a poco vale
dirti che mi manchi
perché sarebbe costruzione.
Mi lasci sola
e dieci gocce prendo
che mi fanno sorridere
domani; ora riposo
ascoltando la pioggia che cade.
Scroscia violenta, insistente
e allagherà i sottopassi.
Domani, in città,
non si parlerà d'altro.
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    Scritta da: Barbara Brussa
    in Poesie (Poesie personali)

    Un colpo d'Amore

    Forse non sapevi che:
    nascere ribelle
    avrebbe accecato le tue stelle

    correre controcorrente
    seppur esilarante
    nulla ti avrebbe fatto cogliere
    se non la polvere dei tuoi passi profughi

    e polvere vuota fu quella
    che fra le mani stringevi
    (controfigura di te stesso...)
    quando, nel tuo cuore intorpidito
    un palpito felino è avanzato

    Si fece strada, fra i detriti di un'esistenza
    consumata nell'effimero

    Divenne soffio... alito di Vita
    e dalla polvere sbucasti
    finalmente Tu!

    Anima rinata dai suoi torbidi mari
    fluttua ora beata
    nella mia quieta intimità

    Insieme, abbiamo reso gli occhi alle stelle
    e sorrisi fatati alla luna

    Mio Splendore, non un colpo di fortuna...
    fu un colpo d'Amore
    che lieve ma incalzante
    seguitava a bussare

    Un colpo d'Amore
    ora rinchiuso senza fine
    in ogni battito
    del nostro aureo cuore.
    Composta mercoledì 11 novembre 2009
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      Scritta da: Angelo Bozza
      in Poesie (Poesie personali)

      La notte

      La notte del tutto, la notte del niente,
      fa rider, scherzare, o dormire la gente.
      Bimbi che sognan nel vero le fiabe,
      lui condottiero di mille crociate,
      con mille draghi la spada e le streghe,
      lei con il principe il bacio e le fate.
      Gli adulti apron gli occhi e guardan il soffitto,
      con sguardo fisso di chi è sconfitto.
      Chi invece lo gira... chi tira un sospiro,
      chi dorme all'aperto, chi ha in testa un pensiero.
      Chi corre con l'auto, chi traccia un sentiero,
      chi ormai ubriaco in strada è sparviero.
      Chi sogna il suo amore, chi urla terrore,
      chi pensa a tutt'altro per tutte le ore.
      Chi pieno d'amore guarda le stelle,
      chi pieno di astio, odia anche quelle.
      Chi nella notte vorrebbe gioire,
      chi nella notte vorrebbe morire.
      Chi chiude gli occhi sognando una svolta,
      chi chiude gli occhi per l'ultima volta.
      Chi nella notte impaurito si desta,
      chi a quell'ora è ancora a una festa.
      La notte si dice che porta consiglio,
      ma a volte pensando ci porta scompiglio,
      ma ogni umano che a letto va a sera,
      cerca... un bel sogno, almeno... si spera.
      Composta martedì 23 ottobre 2007
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        Scritta da: Emanuele Russo
        in Poesie (Poesie personali)

        Ruscello

        Scorre inesorabile
        La vita mia
        Come un ruscello in verdi vallate
        Segue il suo corso
        è fedele al suo suono
        Dal timbro armonioso

        Ero lì
        Ad ascoltarti
        e mi ha preso come un magone notturno

        Canti popolari
        Pazienza delle mani
        Nella stagione del raccolto

        Ero steso ad ammirarti
        e ti ho chiesto perdono
        Perché a volte mi perdo
        e dimentico il gusto di amarti

        Scorre a correnti incostanti
        La vita mia
        a volte in piena
        Irriga il mio cuore
        Di nuova fertilità
        a volte è un flebile ruscello
        In mezzo a verdi vallate
        e del suo scorrere
        Non ha più da giustificarsi.
        Composta giovedì 14 maggio 2009
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          Scritta da: Blu Finch
          in Poesie (Poesie personali)
          Batton dentro
          solitudine paure.
          Pareti oscure mi accingono.
          Raggi luminosi
          sulla testa.
          In prigione or cuor.
          Aria pesante
          respiro dentro.
          Cado nel dolente buio.
          Mi accorgo
          degli occhi.
          Loro spiano e fermi.
          Dolce colore
          lento momento.
          Tenera come se notte.
          Muoio solo
          fiero disarme.
          Ti penso, ti amo.
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)

            Lungo il fiume

            Erba bagnata sotto i piedi
            funghi morti sotto la luna
            rugiada piena di lacrime
            di donne vicino la cuna.

            I pioppi lungo il fiume
            sono già senza foglie
            un ramo secco cade
            sul canto d'una rana.

            Sul sentiero del prato
            incontro due anziani soli:
            uno con una foglia secca
            l'altro con in mano un fiore.

            Il cane corre solo
            dietro odori perduti,
            il sole rosso scende
            nell'intimo del cuore.

            Raccolgo l'ultima cicoria
            per la mia cena di domani,
            mentre la gazza si spaventa
            e saltando vola lontano.

            Con la nebbia che cade
            ritorno a casa mia.
            Mi accompagna il cane
            in dolce compagnia.
            Composta lunedì 9 novembre 2009
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)

              Nel mio paese

              Un'ombra scende lentamente
              in quest'angolo di paese,
              abbraccia una rosa rossa
              appesa a una spina bianca.
              Non sente la ferita aperta
              dal silenzio della strada.
              Un batter d'ali misteriose
              si posa sull'ombra che tace.
              L'unica statua della piazza
              ascolta la morte che passa.

              Cammina il giorno al suo fianco,
              cade sui tetti l'ultimo sole,
              le pecore ritornano all'ovile
              insieme al cane e al pastore.
              Un rintocco lento di campana
              annuncia l'addio di un uomo
              vissuto all'ombra di un muro
              con un libro nelle mani.
              È scesa l'ultima ombra amica
              portandosi dietro anche quest'uomo.

              Cosa resta nella sera in paese?
              Dove vanno le pecore domani?
              Il cane seguirà abbaiando
              dietro ombre senza pianto.
              La piazza è rimasta come ieri,
              piena di silenzi e rimpianti.
              La campana guarda il cielo muto,
              la statua aspetta un incanto.
              Una nenia di dolore e di parto
              è l'ultima nota di un canto.
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                Scritta da: Veronica
                in Poesie (Poesie personali)

                #12

                Con ogni respiro
                creo un Universo.
                Ogni singola particella di Universo
                mi appartiene.
                Le stelle
                sono frammenti della mia Anima
                sparsi nel cielo.
                Le stelle
                sono frammenti dell'immenso amore
                che ho per te.
                Una lunga scia dorata
                come un ruscello che ti porta a me,
                dalla vallata al mare,
                su un tappeto di soffici nuvole
                che attutiscono i battiti del cuore.
                Composta martedì 3 novembre 2009
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                  Scritta da: Erika
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Ti ritrovo

                  È sera,
                  ascolto il rumore del silenzio.
                  Mi sfiora e mi stordisce.
                  Sono sola,
                  la stanza vuota,
                  il mantello diventa più scuro
                  la notte m'ingoia, poi esplode,
                  i frammenti mi bucano la pelle
                  come tante zanzare impazzite mi assalgono.
                  Gli occhi si chiudono,
                  il silenzio mi spaventa, mi assorda.
                  Adesso vedo una luce
                  Ma non è il sole,
                  poi è buio ma non è notte.
                  Cerco un momento...
                  sembra un'ora.
                  Cerco l'acqua...
                  Trovo fango.
                  Le persone non mi vedono, ridono.
                  Altre mi guardano e piangono.
                  Tu mi aspetti,
                  Mi sollevi.
                  Ingoio saliva
                  ma la mia gola si asciuga.
                  Cerco ancora acqua,
                  Trovo solo fuoco.
                  Respiro ma soffoco.
                  I miei piedi non sentono il suolo
                  La tua mano sfiora la mia.
                  Ho le guance bagnate
                  ma non sta piovendo.
                  Qualcosa mi penetra
                  Il freddo mi attraversa
                  Il caldo mi cola dalla bocca.
                  Non sento più quella mano.
                  Sono di nuovo sola,
                  nessuno piange o ride... nessuno c'è...
                  la terra mi attira a sé,
                  il mio breve viaggio finisce.
                  Mi vedo riflessa, il bianco m'inquieta.
                  Il corpo rigido torna caldo.
                  Riecco la tua mano,
                  pallida... di ghiaccio,
                  Ti sento accarezzarmi, mi hai perdonato.
                  Apro gli occhi,
                  La solitudine mi abbraccia...
                  ora il mio cuore respira la pace.
                  Composta lunedì 9 novembre 2009
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