Poesie personali


Scritta da: Giuseppe Catalfamo
in Poesie (Poesie personali)

Società

Vestito di colori esco dalla tela.

Siedo al desco imbellettato nel salone
commensali squali divorano il mio ardore.

Come fosse consuetudine strappano denti dal sorriso
comprendo l'esser fratello non compreso.

Miro la tavolozza dei miei colori, tutti pastello
ritirandomi nel quadro di nero dipingo un ombrello.
Composta lunedì 16 novembre 2009
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    Scritta da: Salvatore Riggio
    in Poesie (Poesie personali)

    Il muro

    Io ti amo e te ami anche me,
    eppure i tuoi non vogliono
    concederci di poter stare insieme.
    Non si accorgono del male che ti fanno!
    La tua sofferenza, i tuoi pianti
    per loro sono solo piccolezze
    che prima o poi passeranno.

    Ma possibile mai che non si accorgono
    del male che ci stanno facendo? Per loro sono un ragazzo cattivo
    che cerca di strappare via la tua innocenza, la tua purezza...
    Ma non è mia quest'intenzione, voglio solo poterti stare vicino.
    Mano nella mano, uno vicino all'altro, nostri sguardi si incrocerebbero
    dove l'emozione sfocia ammirandone tale indescrivibile bellezza.

    Il nostro appuntamento lo dovremo annullare,
    visto che troppo alto è questo muro che i tuoi
    hanno posto tra noi, credendo che esso da me ti difenderà.
    Ma non piangere amore non sarai sola questa notte,
    quando la luna il cielo stellato in due spaccherà!
    Nei tuoi sogni mi intrufolerò dove io e te,
    insieme, saremo lontani da questa crudele realtà.

    Io ti amo...
    Composta lunedì 16 novembre 2009
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      Scritta da: Salvatore Riggio
      in Poesie (Poesie personali)

      Libro dimenticato

      Il silenzio, la mia casa!
      Caccia via l'incertezza e la confusione...
      a loro neanche li fa entrare,
      per loro tiene la porta ben chiusa.
      Il silenzio, la mia pace!
      Senza tormenti l'anima mia può riposare
      da queste altrimenti acque agitate.
      Amo quando tutto tace.

      La solitudine, mia migliore amica!
      Mi aiuta a dimenticare, scordarmi di cose
      che prima troppa importanza ho dato,
      liberando la mia mente dal quella prigione
      in cui il caos regna incontrastato.
      La solitudine, mia salvezza, mia vita.

      Il mio essere un mistero
      pian piano si scopre, si svela!
      Ma solo per coloro che non
      si fermano alla sola copertina...
      Di questo libro pieno di polvere e di ragnatela,
      ma quasi nessuno va mai oltre per davvero.

      Il silenzio, la solitudine, il mio essere!
      Composta lunedì 16 novembre 2009
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        Scritta da: Franco Mastroianni
        in Poesie (Poesie personali)

        Quando sento la vita

        Ringrazio questa vita
        e chiedo scusa
        se a volte non l'ho... amata
        saltando sopra treni in corsa
        senza pensar se era la scelta giusta
        se... era sbagliata

        ma per fortuna
        per ragione o torto
        non sono mai finito
        su di un binario... morto.

        Ringrazio questa vita
        che mi ha donato tanto
        e ancor mi dona

        ringrazio te... mia dolce donna
        amante... splendida persona

        grazie perché ho capito
        che il cuore non è soltanto un battito
        con te il mio cuore... suona.

        Ringrazio questa vita
        ma in queste mie poche parole
        non credo di riuscire
        a far capir... quanto mi piaccia

        quando sento la vita tra le mani
        e
        trovo sempre me stesso
        quando... mi lavo la faccia.
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          Scritta da: Salvatore Riggio
          in Poesie (Poesie personali)

          L'anima esiliata

          Vedo solo desolazione
          in queste terre dimenticate,
          distruzione ovunque il mio sguardo voli...
          Sul terreno le orme ancora fresche stampate
          di quel caos che passò ponendo sul trono la confusione.

          Vedo solo immensa tristezza
          in questa pianura, dove il grigio prevale.
          Il sole spento in questo cielo privo di vita...
          Eppur un tempo questo vedere non era di un atrocità tale,
          ricordarlo mi provoca un certo senso di disgusto, di amarezza.

          Non vedo più niente in queste terre abbandonate,
          talmente è confusa ormai la mia vista
          che neanche al di fuori di ciò nulla di definito intravidi...
          Ma come avrà fatto lei a ridursi in questo stato?
          Mai avrei potuto pensare che io e lei per questo eravamo destinati,
          ormai però dovrò accettare... vivere in queste terre come neo esiliato...
          Composta lunedì 16 novembre 2009
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            Scritta da: Salvatore Riggio
            in Poesie (Poesie personali)

            La Madre

            Nostra madre ci parla!
            Con ogni suo singolo soffio di vento,
            ogni rumore di un ramo spezzato,
            di una foglia che cade, l'ardere del fuoco,
            ma quel antico linguaggio ormai
            da tempo abbiamo scordato.
            Nostra madre ci parla!
            Con ogni singola goccia che cade
            di questa pioggia che pianto pare,
            con questi fulmini questi tuoni,
            che nel cielo rimbombano come un lamento.
            Nostra madre purtroppo non parla più, ormai sta gridando!
            Ci dovremo vergognare perché siamo noi il suo tormento...
            Eppure l'uomo di lei rispetto non ha anzi di un enorme peccato
            si sta macchiando, Lui non se ne accorge ma la sta ammazzando!

            Nostra madre sta morendo...
            Ma da solo la crudeltà dell'uomo
            non si può tentar di fermare.
            Tutti noi dovremo capire,
            ricordarci quel antico linguaggio
            per poter nuovamente nostra madre amare,
            che è da tempo immemore che l'abbiamo scordato.
            Poniamo una fine alle sue torture per risentir sua voce nel cuore,
            diamole quell'abbraccio che infinite, troppe, volte le abbiamo negato.

            Nostra madre ci parla, grida!
            Ma l'uomo non le dà ascolto ed è la prima volta in cui
            aspetto impaziente un suo schiaffo una sua punizione!
            Perché noi ce lo meritiamo ma quando avverrà non credo
            che ci sarà un'altra possibilità, per riiniziare, un'altra occasione.
            Composta lunedì 16 novembre 2009
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