Poesie personali


Scritta da: Salvatore Riggio
in Poesie (Poesie personali)

Il muro

Io ti amo e te ami anche me,
eppure i tuoi non vogliono
concederci di poter stare insieme.
Non si accorgono del male che ti fanno!
La tua sofferenza, i tuoi pianti
per loro sono solo piccolezze
che prima o poi passeranno.

Ma possibile mai che non si accorgono
del male che ci stanno facendo? Per loro sono un ragazzo cattivo
che cerca di strappare via la tua innocenza, la tua purezza...
Ma non è mia quest'intenzione, voglio solo poterti stare vicino.
Mano nella mano, uno vicino all'altro, nostri sguardi si incrocerebbero
dove l'emozione sfocia ammirandone tale indescrivibile bellezza.

Il nostro appuntamento lo dovremo annullare,
visto che troppo alto è questo muro che i tuoi
hanno posto tra noi, credendo che esso da me ti difenderà.
Ma non piangere amore non sarai sola questa notte,
quando la luna il cielo stellato in due spaccherà!
Nei tuoi sogni mi intrufolerò dove io e te,
insieme, saremo lontani da questa crudele realtà.

Io ti amo...
Composta lunedì 16 novembre 2009
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    Scritta da: Salvatore Riggio
    in Poesie (Poesie personali)

    Libro dimenticato

    Il silenzio, la mia casa!
    Caccia via l'incertezza e la confusione...
    a loro neanche li fa entrare,
    per loro tiene la porta ben chiusa.
    Il silenzio, la mia pace!
    Senza tormenti l'anima mia può riposare
    da queste altrimenti acque agitate.
    Amo quando tutto tace.

    La solitudine, mia migliore amica!
    Mi aiuta a dimenticare, scordarmi di cose
    che prima troppa importanza ho dato,
    liberando la mia mente dal quella prigione
    in cui il caos regna incontrastato.
    La solitudine, mia salvezza, mia vita.

    Il mio essere un mistero
    pian piano si scopre, si svela!
    Ma solo per coloro che non
    si fermano alla sola copertina...
    Di questo libro pieno di polvere e di ragnatela,
    ma quasi nessuno va mai oltre per davvero.

    Il silenzio, la solitudine, il mio essere!
    Composta lunedì 16 novembre 2009
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      Scritta da: Franco Mastroianni
      in Poesie (Poesie personali)

      Quando sento la vita

      Ringrazio questa vita
      e chiedo scusa
      se a volte non l'ho... amata
      saltando sopra treni in corsa
      senza pensar se era la scelta giusta
      se... era sbagliata

      ma per fortuna
      per ragione o torto
      non sono mai finito
      su di un binario... morto.

      Ringrazio questa vita
      che mi ha donato tanto
      e ancor mi dona

      ringrazio te... mia dolce donna
      amante... splendida persona

      grazie perché ho capito
      che il cuore non è soltanto un battito
      con te il mio cuore... suona.

      Ringrazio questa vita
      ma in queste mie poche parole
      non credo di riuscire
      a far capir... quanto mi piaccia

      quando sento la vita tra le mani
      e
      trovo sempre me stesso
      quando... mi lavo la faccia.
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        Scritta da: Salvatore Riggio
        in Poesie (Poesie personali)

        L'anima esiliata

        Vedo solo desolazione
        in queste terre dimenticate,
        distruzione ovunque il mio sguardo voli...
        Sul terreno le orme ancora fresche stampate
        di quel caos che passò ponendo sul trono la confusione.

        Vedo solo immensa tristezza
        in questa pianura, dove il grigio prevale.
        Il sole spento in questo cielo privo di vita...
        Eppur un tempo questo vedere non era di un atrocità tale,
        ricordarlo mi provoca un certo senso di disgusto, di amarezza.

        Non vedo più niente in queste terre abbandonate,
        talmente è confusa ormai la mia vista
        che neanche al di fuori di ciò nulla di definito intravidi...
        Ma come avrà fatto lei a ridursi in questo stato?
        Mai avrei potuto pensare che io e lei per questo eravamo destinati,
        ormai però dovrò accettare... vivere in queste terre come neo esiliato...
        Composta lunedì 16 novembre 2009
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          Scritta da: Salvatore Riggio
          in Poesie (Poesie personali)

          La Madre

          Nostra madre ci parla!
          Con ogni suo singolo soffio di vento,
          ogni rumore di un ramo spezzato,
          di una foglia che cade, l'ardere del fuoco,
          ma quel antico linguaggio ormai
          da tempo abbiamo scordato.
          Nostra madre ci parla!
          Con ogni singola goccia che cade
          di questa pioggia che pianto pare,
          con questi fulmini questi tuoni,
          che nel cielo rimbombano come un lamento.
          Nostra madre purtroppo non parla più, ormai sta gridando!
          Ci dovremo vergognare perché siamo noi il suo tormento...
          Eppure l'uomo di lei rispetto non ha anzi di un enorme peccato
          si sta macchiando, Lui non se ne accorge ma la sta ammazzando!

          Nostra madre sta morendo...
          Ma da solo la crudeltà dell'uomo
          non si può tentar di fermare.
          Tutti noi dovremo capire,
          ricordarci quel antico linguaggio
          per poter nuovamente nostra madre amare,
          che è da tempo immemore che l'abbiamo scordato.
          Poniamo una fine alle sue torture per risentir sua voce nel cuore,
          diamole quell'abbraccio che infinite, troppe, volte le abbiamo negato.

          Nostra madre ci parla, grida!
          Ma l'uomo non le dà ascolto ed è la prima volta in cui
          aspetto impaziente un suo schiaffo una sua punizione!
          Perché noi ce lo meritiamo ma quando avverrà non credo
          che ci sarà un'altra possibilità, per riiniziare, un'altra occasione.
          Composta lunedì 16 novembre 2009
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            Scritta da: Dorotea Sorrentino
            in Poesie (Poesie personali)
            Con la mia mano,
            le mie dita...
            ti sfioro il viso
            dolcemente.
            Sento la tua immagine,
            trasparente...,
            come in un sogno...
            ma come ti immagino.
            Hai illuminato la mia notte di un inverno senza luce...
            e il tuo mistero...
            i tuoi colori,
            e la mia, sensuale, immaginazione...,
            mi dicono che la tua essenza,
            è una calamita...
            da tener sempre vicino... a me!
            Composta domenica 15 novembre 2009
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              in Poesie (Poesie personali)

              L'autunno

              Il sole è ancora caldo
              La campagna ancora verde
              Nel mio cuore c'è ancora tanto amore

              Ho conosciuto te dolce tesoro
              amante prezioso
              amico che mi consola
              con la tua infinita dolcezza
              svanisce la mia solitudine
              come il vento caldo d'autunno.
              Composta nel 2008
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