Poesie personali


Scritta da: Dorotea Sorrentino
in Poesie (Poesie personali)
Con la mia mano,
le mie dita...
ti sfioro il viso
dolcemente.
Sento la tua immagine,
trasparente...,
come in un sogno...
ma come ti immagino.
Hai illuminato la mia notte di un inverno senza luce...
e il tuo mistero...
i tuoi colori,
e la mia, sensuale, immaginazione...,
mi dicono che la tua essenza,
è una calamita...
da tener sempre vicino... a me!
Composta domenica 15 novembre 2009
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    in Poesie (Poesie personali)

    L'autunno

    Il sole è ancora caldo
    La campagna ancora verde
    Nel mio cuore c'è ancora tanto amore

    Ho conosciuto te dolce tesoro
    amante prezioso
    amico che mi consola
    con la tua infinita dolcezza
    svanisce la mia solitudine
    come il vento caldo d'autunno.
    Composta nel 2008
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      in Poesie (Poesie personali)

      Le rondini

      Davanti alla finestra
      Con il loro battito d'ala rapido Instancabile
      Le rondini volano intorno
      Di ovatta bianca
      c'è una nuvola soffice
      Nuvola di panna dolce
      Dove tu ed io felici
      Abbracciati nella nostra pazzia
      Che ancora porta lontano
      Le stiamo a guardare.
      Composta nel 2009
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        Scritta da: haller
        in Poesie (Poesie personali)

        15 novembre

        Silenzio.
        Solo un refolo d'autunno
        e il tintinnio della pioggia.
        Attendo l'aurora.

        Ho camminato sulle pendici
        dell'abbandono
        ma oggi
        il solo obliato ricordo
        del tuo volto
        è sublime
        come assopirsi all'ombra d'un faggio
        nell'afoso meriggio di luglio.

        D'un tratto
        remota melodia risuona
        e nessun altro
        l'ode.
        Composta sabato 7 novembre 2009
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          Scritta da: lety84
          in Poesie (Poesie personali)

          Dentro di me!

          A volte mi guardo dentro
          e mi sento bruciare.
          Se sentissi il mio cuore, sentiresti il vento
          con il pregare di un lupo ad una luna che porta sventura.

          Quando mi guardo dentro sogno di essere felice.
          Di svegliarmi la mattina con il desiderio,
          e la certezza di averti qui con me.
          Invece mi addormento la notte con il desiderio di te...
          che tu non sia solo un sogno.
          Desidero un uomo che mi completi.

          A volte quando mi guardo dentro
          sento la musica nel cuore,
          guardo le stelle da poter toccare a mani nude.
          Ma è solo il mio pregare alla luna.
          Quella luna che ride di me.

          Desidero di essere felice
          con un uomo che mi completi,
          ma quello che vedo è solo il volto della luna che ride di me.
          Composta domenica 15 novembre 2009
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            Scritta da: Francesca Zangrandi
            in Poesie (Poesie personali)
            Desideri sempre quello che vedesti quel giorno?
            Hai ancora voglia di salire quelle scale?
            Quale poesia tirerai ancora fuori?
            Puoi unire tante parole che in realtà non hanno senso e poi dire
            "Il mio capolavoro".
            Vuoi far capire alle persone quello che scrivi?
            Capisci veramente le tue parole?
            Hai solo voglia di dire i tuoi pensieri.
            Ti capisco i pensieri non hanno sempre una logica,
            non sai nemmeno tu quello che significa.
            Sei un'artista...
            Non tanto perché scrivi bene ma perché scrivi quello che pensi
            Cosa vuole la gente?
            Non sempre delle verità.
            A volte vogliono capire le tue parole, altre, vogliono rime o parole senza senso.
            Non vogliono sapere tutto, vogliono pensare, capire a modo loro.
            Quindi...
            Desideri sempre quello che vedesti quel giorno?
            Hai ancora voglia di salire quelle scale?
            Composta domenica 15 novembre 2009
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              Scritta da: Francesca Zangrandi
              in Poesie (Poesie personali)
              Ho ritrovato la mia pace in queste mura.
              Circondato da sbarre ho trovato la mia serenità.
              Ho vissuto all'aria aperta, in una casa che casa non era.
              Ho lottato tutta la vita contro me stesso.
              Mi hanno insegnato ad odiarmi, ad amarmi.
              Mi hanno insegnato a non provare nulla, a provare tutto.
              Mi hanno violentato, picchiato. Mi hanno fatto sentire un nulla.
              Ho provato ad uccidermi ma non ci sono riuscito.
              Alla fine, una sera sono scoppiato.
              Ho ucciso i miei genitori, coloro che mi hanno portato al limite e me lo hanno fatto superare...
              Ora sono qui, in carcerea, con mille occhi puntati su di me che non capiscono perché rido...
              Composta domenica 15 novembre 2009
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