Poesie personali


Scritta da: Giusy
in Poesie (Poesie personali)

Fede

Camminerò per questa vita
con in mano le ricchezze dell'anima mia,
i miei sogni faranno da scudo
alle correnti che incontrerò
errando per queste terre.
I miei piedi mi condurranno
verso la luce del sole
per ritrovarla.
Cammineranno su erbe spinose,
supereranno gli ostacoli,
sanguinanti ma più forti
ed ogni volta che cadrò,
Tu mi sorreggerai.
Ti vedrò negli alberi,
tra le nuvole,
nella fragilità delle farfalle.
Ti ascolterò nei canti degli usignoli,
nel pianto di un bambino,
nella voce di un anziano.
Ti sentirò nel profumo dei fiori degli aranci,
nella freschezza della brezza marina
nell'odore della terra.
Ti toccherò nel dolore agonizzante
della vita e lì...
Ti troverò.
Troverò le risposte nel mistero della vita,
accetterò inchinandomi al Tuo disegno
e troverò al dolore che si presenterà un senso.
Troverò il tutto nel nulla,
l'immenso nell'infinito,
vedrò il nero bianco,
troverò la luce nelle tenebre
e sorriderò ad ogni mia lacrima,
perché so che Tu sarai con me.
Ed io...
mi nutrirò di fede,
perché nulla ha senso
senza la speranza.
Composta giovedì 12 giugno 2008
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    Scritta da: Antonietta
    in Poesie (Poesie personali)

    Una donna, mille pagine

    Quante pagine potrei scrivere:
    non basta una vita per contenere le mie esperienze,
    le mie emozioni, mille volte ci penso ad una vita migliore.
    Vivo nella speranza di vedere l'infinito negli occhi della gente...

    La cattiveria sfumare lentamente per far posto alla gentilezza, all'altruismo che la vita ne è avara.
    La speranza di poter riempire di me ogni pagina
    che descrive i miei attimi più belli, più tristi.
    L'universo è in me o io nell'universo?
    Mi delizia ogni giorno abbellire la mia anima di cortesia e spensieratezza, ogni pagina riveste candore, voglia di vivere.
    Una donna, mille pagine,
    in ogni pagina, mille emozioni.
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      Scritta da: Antonietta
      in Poesie (Poesie personali)

      Che cosa aspettiamo

      Noi non abbiamo bisogno del tuo pianto:
      i nostri occhi ne sono già pieni.
      Non sappiamo che cosa farcene della tua pietà
      ne abbiamo fin troppa.

      Non ci servono nemmeno
      il tuo riso, le tue coperte, il tuo zucchero.
      È di te che abbiamo bisogno,
      delle tue mani che ci stringono,
      dei tuoi piedi che ci vengono incontro,
      della tua gioia che trasformi il nostro dolore.
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        Scritta da: Vi.Ole
        in Poesie (Poesie personali)
        Cammino una strada deserta
        in mezzo a un vecchio sole
        bruciato
        parallelo ad un prato.
        Il viso chino
        e lo sguardo fisso,
        il passo determinato.
        Cammino velocemente
        questo panorama piatto
        per raggiungere l'orizzonte
        e rovesciarmi di sotto
        anche se cadrò nel vuoto
        e annasperò nel buio,
        è tutto meglio
        piuttosto
        che questo paesaggio desolato
        consumato e avvizzito
        del mio passato.
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          Scritta da: Andrea Spartà
          in Poesie (Poesie personali)

          Solo Solitudine

          La vita è fatta di scelte, ma questo lo sapevamo già
          ciò che invece ignoriamo è l'importanza della nostra età
          perché ora che non siamo più bambini le cose cambiano
          e le scelte che prima potevamo sbagliare ora più non esistono...
          Una parola potrà cambiare per sempre le nostre vite
          rendendole felici o facendoci fingere che non siano mai esistite
          per questo ora il dubbio mi tormenta e non lo fermerà questo foglio
          mentre devo decidere tra ciò che è facile e ciò che realmente voglio...

          La paura di ogni gesto, anche il più semplice e banale
          paura di sbagliare, di farti male, il dubbio sempre mi assale
          paura di farmi odiare per qualcosa che non dovrei fare
          ma a volte non mi riesco a fermare, non ti posso non amare...
          e adesso siamo grandi, quante volte ce lo saremo ripetuti?
          Adesso che dobbiamo prendere in mano le nostre vite e non mi aiuti
          come un padre severo che guarda il proprio figlio stentare
          e soffre in silenzio sapendo che se lo aiuta non imparerà a camminare...
          Così mi ritrovo davvero solo a dover fare una scelta vitale
          sapendo che in ogni caso nulla resterà uguale, tutto dovrà cambiare...
          Non ho il coraggio di fare nulla e rimango qui
          perso in dei ricordi che non vorrei rivivere così...
          Ciò che è facile o ciò che realmente desidero e voglio?
          So già che lacrime che cadono non scriveranno la risposta su questo foglio...

          Mi risveglio solo e sudato in un letto abbandonato...
          abbandonato da te, dai pensieri, da un mondo che mi ha fregato
          e intanto le ultime parole che mi hai rivolto suonano ancora
          nella mia testa, come una condanna, e la situazione non migliora...
          Non insieme, non staccati, ma distanti e disperati
          feriti e sanguinanti, con i cuori ancora fasciati
          Non amanti, né amici, ma allora cosa siamo?
          E preferisco morire piuttosto che guardarti e non poterti dire "Ti amo"...
          Composta sabato 14 novembre 2009
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            Scritta da: Annalisa Franza
            in Poesie (Poesie personali)

            La vita intorno a me

            Mi parlano
            soavemente
            piccoli e mirabili
            alberi novelli,
            l'acqua sussurrante
            e i sassi lungo il cammino.
            Veleggia il vento
            mentre c'è vita.
            Ondeggiano le foglie
            tra i miei sospiri,
            si ferma ogni fugace tempo,
            Bianchi alati
            nei loro voli
            salutano la mia attesa.
            Il mio affamato cuore
            ardisce di cogliere
            ogni brandello di vita.
            Posseggo il mio mondo
            e il mio angolo di cielo.
            Composta lunedì 16 novembre 2009
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              Scritta da: ROBERTO ASCIONE
              in Poesie (Poesie personali)

              Ode al cioccolato

              Chiedo venia se a tutt'oggi
              non ho mai cantato
              alla passione
              per il mio peccato capitale:
              il cioccolato.
              Il suo profumo inebriante
              il sapore persistente
              aroma vellutato
              morbidezza o croccantezza...
              ah, il sol pensier
              l'acquolina in bocca mi sovvien!
              Cari amici
              immaginar non potrete mai
              il feeling che tra noi
              s'è instaurato;
              io ed il cioccolato
              un amore reso subito immortal
              una volta nato.
              Composta martedì 20 ottobre 2009
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