Poesie personali


Scritta da: Mariella Mulas
in Poesie (Poesie personali)
Ogni nube, ogni goccia di pioggia,
ogni bolla d'aria che, tra nubi, tingerà
un arcobaleno,
ogni raggio che scintillerà,
ogni farfalla che si accosterà di voli lieti,
ogni canto melodioso d'uccelli,
ogni fiore che con i suoi petali
rallegrerà il tuo sorriso,
sarà lungo sguardo d'amore
che ti accarezza quando non sei con me.
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    Scritta da: Giusy
    in Poesie (Poesie personali)

    Parole

    Parole
    che tra versi e prose
    v'inondate,
    che tra poesia e musica
    viaggiate,
    lasciando scie sfumate
    dai rosati sentimenti.
    Parole
    potenti e magiche,
    che di profumi intensi
    inebriate,
    chi il sentiero dell'amore
    incrocia.
    Parole
    che attraverso le labbra dei poeti
    cantate la voce dell'anima,
    e attraverso le dita dei musicanti
    danzate di grazia
    tra le melodiche note,
    donando ai cuori innamorati
    palpiti zaffirati dal dolce sentire.
    Parole
    non fermatevi mai di stupire,
    di sedurre
    di conquistare.
    Parole
    che la musica decorate
    di sentimenti e poesia,
    che luoghi lontani raggiungete
    tra sorrisi e dolce malinconia,
    non abbandonate in questa
    gabbia grigia
    l'anima mia.
    Lasciate che da essa
    germogli la mia poesia.
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      Scritta da: Giusy
      in Poesie (Poesie personali)

      A te

      Le tue mani rugose,
      accompagnavano i miei primi anni di vita
      ed in quelle mani,
      v'era il conforto della saggezza.
      Ricordo ancora i tuoi racconti,
      che nelle giornate raccolte
      dal freddo dell'inverno,
      erano pillole di saggezza e d'esempio
      per noi figli
      dei tuoi figli.
      E nelle sere di nebbia un tuo sorriso
      sembrava regalarci la luce
      della tua mai abbandonata speranza.
      E tra quelle mani,
      che di rughe e calli
      il lavoro tuo faticoso incise
      ritrovavo il calore delle tue carezze,
      come un padre che per il figlio
      si scopre,
      per ripararlo dal freddo della vita.
      Ricordo ancora i tuoi sorrisi,
      così come i tuoi rimproveri
      che rafforzavano l'anima mia.
      Ed ho ancora tra le mani
      i tuoi preziosi semi che mi desti
      che adesso semino nel terreno della vita,
      quella vita
      che amaramente mi derubò,
      della tua preziosa presenza.
      Un ultimo respiro tra le mie braccia...
      sentii la placida morte a te arrivare
      che spietata,
      ti strappò da me.
      L'ultimo tuo sguardo al mondo
      un istante agonizzante ti soffocò il respiro,
      quell'istante,
      che mi travolse
      nel dolore per averti perso.
      Quell'istante,
      suggellato da quell'urlo impotente
      che invano ti chiamò a sé.
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        Scritta da: Giusy
        in Poesie (Poesie personali)

        Fede

        Camminerò per questa vita
        con in mano le ricchezze dell'anima mia,
        i miei sogni faranno da scudo
        alle correnti che incontrerò
        errando per queste terre.
        I miei piedi mi condurranno
        verso la luce del sole
        per ritrovarla.
        Cammineranno su erbe spinose,
        supereranno gli ostacoli,
        sanguinanti ma più forti
        ed ogni volta che cadrò,
        Tu mi sorreggerai.
        Ti vedrò negli alberi,
        tra le nuvole,
        nella fragilità delle farfalle.
        Ti ascolterò nei canti degli usignoli,
        nel pianto di un bambino,
        nella voce di un anziano.
        Ti sentirò nel profumo dei fiori degli aranci,
        nella freschezza della brezza marina
        nell'odore della terra.
        Ti toccherò nel dolore agonizzante
        della vita e lì...
        Ti troverò.
        Troverò le risposte nel mistero della vita,
        accetterò inchinandomi al Tuo disegno
        e troverò al dolore che si presenterà un senso.
        Troverò il tutto nel nulla,
        l'immenso nell'infinito,
        vedrò il nero bianco,
        troverò la luce nelle tenebre
        e sorriderò ad ogni mia lacrima,
        perché so che Tu sarai con me.
        Ed io...
        mi nutrirò di fede,
        perché nulla ha senso
        senza la speranza.
        Composta giovedì 12 giugno 2008
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          Scritta da: Antonietta
          in Poesie (Poesie personali)

          Una donna, mille pagine

          Quante pagine potrei scrivere:
          non basta una vita per contenere le mie esperienze,
          le mie emozioni, mille volte ci penso ad una vita migliore.
          Vivo nella speranza di vedere l'infinito negli occhi della gente...

          La cattiveria sfumare lentamente per far posto alla gentilezza, all'altruismo che la vita ne è avara.
          La speranza di poter riempire di me ogni pagina
          che descrive i miei attimi più belli, più tristi.
          L'universo è in me o io nell'universo?
          Mi delizia ogni giorno abbellire la mia anima di cortesia e spensieratezza, ogni pagina riveste candore, voglia di vivere.
          Una donna, mille pagine,
          in ogni pagina, mille emozioni.
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            Scritta da: Antonietta
            in Poesie (Poesie personali)

            Che cosa aspettiamo

            Noi non abbiamo bisogno del tuo pianto:
            i nostri occhi ne sono già pieni.
            Non sappiamo che cosa farcene della tua pietà
            ne abbiamo fin troppa.

            Non ci servono nemmeno
            il tuo riso, le tue coperte, il tuo zucchero.
            È di te che abbiamo bisogno,
            delle tue mani che ci stringono,
            dei tuoi piedi che ci vengono incontro,
            della tua gioia che trasformi il nostro dolore.
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              Scritta da: Vi.Ole
              in Poesie (Poesie personali)
              Cammino una strada deserta
              in mezzo a un vecchio sole
              bruciato
              parallelo ad un prato.
              Il viso chino
              e lo sguardo fisso,
              il passo determinato.
              Cammino velocemente
              questo panorama piatto
              per raggiungere l'orizzonte
              e rovesciarmi di sotto
              anche se cadrò nel vuoto
              e annasperò nel buio,
              è tutto meglio
              piuttosto
              che questo paesaggio desolato
              consumato e avvizzito
              del mio passato.
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                Scritta da: Andrea Spartà
                in Poesie (Poesie personali)

                Solo Solitudine

                La vita è fatta di scelte, ma questo lo sapevamo già
                ciò che invece ignoriamo è l'importanza della nostra età
                perché ora che non siamo più bambini le cose cambiano
                e le scelte che prima potevamo sbagliare ora più non esistono...
                Una parola potrà cambiare per sempre le nostre vite
                rendendole felici o facendoci fingere che non siano mai esistite
                per questo ora il dubbio mi tormenta e non lo fermerà questo foglio
                mentre devo decidere tra ciò che è facile e ciò che realmente voglio...

                La paura di ogni gesto, anche il più semplice e banale
                paura di sbagliare, di farti male, il dubbio sempre mi assale
                paura di farmi odiare per qualcosa che non dovrei fare
                ma a volte non mi riesco a fermare, non ti posso non amare...
                e adesso siamo grandi, quante volte ce lo saremo ripetuti?
                Adesso che dobbiamo prendere in mano le nostre vite e non mi aiuti
                come un padre severo che guarda il proprio figlio stentare
                e soffre in silenzio sapendo che se lo aiuta non imparerà a camminare...
                Così mi ritrovo davvero solo a dover fare una scelta vitale
                sapendo che in ogni caso nulla resterà uguale, tutto dovrà cambiare...
                Non ho il coraggio di fare nulla e rimango qui
                perso in dei ricordi che non vorrei rivivere così...
                Ciò che è facile o ciò che realmente desidero e voglio?
                So già che lacrime che cadono non scriveranno la risposta su questo foglio...

                Mi risveglio solo e sudato in un letto abbandonato...
                abbandonato da te, dai pensieri, da un mondo che mi ha fregato
                e intanto le ultime parole che mi hai rivolto suonano ancora
                nella mia testa, come una condanna, e la situazione non migliora...
                Non insieme, non staccati, ma distanti e disperati
                feriti e sanguinanti, con i cuori ancora fasciati
                Non amanti, né amici, ma allora cosa siamo?
                E preferisco morire piuttosto che guardarti e non poterti dire "Ti amo"...
                Composta sabato 14 novembre 2009
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