Poesie personali


Scritta da: Nicoletta Stefani
in Poesie (Poesie personali)

Lei

Eccola lì. Semplice fanciulla tra le braccia di quel ragazzo forte. Dorme beata, inseguendo quale sogno.
Lui le accarezza quei lineamenti delicati.
La fronte alta, gli occhi chiusi, quel piccolo naso tempestato di lentiggini. Quelle labbra fine e rosa.
Sospira. Si gira e affonda il viso nella sua spalla.
Nel sonno, sospira il suo nome. Lo sente chiaro, forte.
Il ragazzo la guarda, incredulo, con il cuore che batte a mille.
E da lì capisce. L'ha trovata.
Eccola. La sua lei.
Composta martedì 17 novembre 2009
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    Scritta da: Nicoletta Stefani
    in Poesie (Poesie personali)

    Platonico

    Se l'amore avesse un colore, i tuoi occhi avrebbero la tonalità perfetta.
    Se l'amore avesse una melodia, la tua voce sarebbe la mia musica.
    Se l'amore avesse una forma, per trovarlo verrei a cercarti.
    Ma queste parole non sono degne della tua bellezza.
    Non voglio sconvolgerti, voglio soltanto la tua felicità.
    Temo di perderti, confessando ciò che provo per te. Ma è un peso troppo grande da tenere nel cuore. Perciò ora te lo confesso, con il cuore in mano: ti amo.
    Composta martedì 17 novembre 2009
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      Scritta da: Wilma Bertasi
      in Poesie (Poesie personali)

      Talvolta la sera

      Talvolta la sera gli estremi
      riflessi di luna riempiono
      silenziosi incantesimi.
      Scendono per le buie scale della notte
      con lo sguardo che inghiotte le dense ombre
      verso l'assoluto di un abbraccio.
      Intorno ai cosmici respiri lassù in silenzio
      dal tuo tetto di stelle tienimi al riparo dalle oscure tenebre
      fino a quando avrò il saluto del sole.
      Fino a quando le parole uscite dal buio della notte
      cominciano a vivere per sedurre i miei gesti
      levigate giorno per giorno da una luce piena.
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        Scritta da: Carlo Peparello
        in Poesie (Poesie personali)

        Ammiro

        Ammiro chi accusa e denuncia
        Chi lotta fino alla fine e non rinuncia
        Chi gonfia il petto ma non per baldanza
        Chi ci crede sempre ad oltranza
        Ammiro chi sa dare l'esempio
        Chi vive per evitare uno scempio
        Chi sfonda una porta incurante di cos ci sia
        chi tra bombe e tumulti non scappa via
        Chi sa togliere polvere dagli occhi
        Chi crede in un sogno senza sbocchi
        Chi non obbliga ma convince
        Chi sorride anche se non vince
        Ammiro l'essere che sa elevarsi con umiltà
        Chi sa cavalcare onde e fatalità
        Ammiro chi sa essere se stesso
        e non accetta alcun compromesso.
        Composta martedì 17 novembre 2009
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          Scritta da: Eric Gentili
          in Poesie (Poesie personali)

          A volte

          A volte
          non vorrei avere
          un cuore
          per non sentire i suoi battiti
          di dolore

          a volte
          vorrei essere lo spettro
          che dimora nello specchio
          conosciuto come riflesso
          che mi guarda col mio corpo
          ma è estraneo al mio
          dolore

          a volte
          vorrei essere una brezza
          per non avere confini
          per sfiorare le persone
          essere respirato da loro
          e sentire il loro calore

          a volte
          vorrei non essere
          così.
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            Scritta da: Eric Gentili
            in Poesie (Poesie personali)

            Parole

            Lieve spira il vento
            portando con sé
            parole invisibili
            che il mio essere percepisce
            come fresca rugiada

            come vorrei
            che il mio essere si scomponga
            in parole
            che il vento porti via
            affinché altri le ascoltino
            che siano mortali
            che sia Dio
            o entrambi

            forse
            le udrà un poeta
            che sulla carta le raccoglierà
            sentendole come sue
            come fiamme scaturite
            dalla sua mente
            bruciando nel modo
            in cui
            bruciai io.
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              Scritta da: Daniele Biondi
              in Poesie (Poesie personali)

              Destino

              Il destino mi ha fatto incrociare i tuoi occhi
              brillanti come gocce di rugiada
              mentre piangevano di notte,
              mentre il mio cielo si oscurava una luce
              d'arcobaleno si faceva strada fra le nuvole opache
              eri tu che con un semplice sorriso un giorno
              hai schiarito il mio cielo,
              rasserenato la mia mente,
              con le tue dolci parole,
              con le tue labbra morbide come petali di rosa...
              il destino mi ha fatto incrociare i tuoi occhi
              e si accesa un altra stella.
              Composta venerdì 13 novembre 2009
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                Scritta da: deittico
                in Poesie (Poesie personali)

                Amore... nel bicchiere della staffa

                Alla ricerca, come argonauti dell'umano,
                di un'affezione, d'una persona, o
                della nostra immagine riflessa in un'audace emozione?
                L'amore è un argomento inflazionato. Hank
                invocò una pietosa morte, qualora ne avesse pronunciato il mero nome!
                Io, invece, sono attratto dagli abissi
                e non mi curo del mare a cui appartengono.
                Stiamo parlando della ricerca di un essere speciale, o
                di una rara emozione da aggiungere alla collezione?
                Le collezioni muoiono
                col giungere dell'ultimo pezzo,
                le persone, prima o poi, scompaiono
                con l'arrivo del "pezzo" successivo.
                Ma a volte, seppur scomparse, rimangono addosso,
                macchie di un buon rosso finito con troppa ingordigia,
                e come ostinati segni di una piacevole bevuta,
                si trasformano negli spettri di un ricordo
                che sarebbe meglio non ricordare.
                Questa persona è scomparsa e riemersa troppe volte
                per saper più chi lei sia
                o chi io sia con lei.
                Eppure, evocandone il rossore paonazzo,
                quello dell'amore non solo pensato,
                il suo ridente viso compare tra i flutti del calice che impugno
                a ricordarmi che sono certo di essere con lei ciò che non
                sono con nessun'altra, o almeno di esserlo stato.
                Per quanto riguarda lei, non so proprio più chi sia!
                Quel viso riflesso nel tiepido vino lo voglio con me:
                che il bicchiere della staffa sia!
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