Poesie personali


Scritta da: Luna Blackblood
in Poesie (Poesie personali)

Foglie d'inverno

L'amore per me
è come foglie d'inverno:
cadute e lontane,
sognanti ma sole.

La gioia per me,
è come foglie d'inverno:
ricordano i sogni,
amori e sorrisi.

La bellezza per me,
è come foglie d'inverno:
sfioriscono piano,
lontane dal cuore.

L'emozione per me,
è come foglie d'inverno:
foglie cadute che, ormai,
foglie non son più.
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    Scritta da: Luna Blackblood
    in Poesie (Poesie personali)

    Muori, mia Notte

    Muori,
    o notte splendente.
    Fa appassire i tuoi candidi petali d'argento
    fra le pallide membra del giorno...

    Così infinita e impareggiabile,
    piegati al volere della luce terribile
    che tremendamente sale
    e ci strappa ai nostri sogni...

    Abbandona
    il tuo corpo pesante,
    intriso del greve desiderio
    senza volto e senza voce...

    Muori,
    sciogli l'incanto
    della bellezza mai amata,
    che piangerò sulla tua tomba.
    Composta domenica 20 novembre 2005
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      Scritta da: I. KAPO
      in Poesie (Poesie personali)

      Un Saluto

      ... Ecco son qui, in ginocchio,
      aspettando che un angelo mi sfiori,
      che mi incanti con le sue note,
      di un canto, di un urlo, di una notte.

      Che accolga il mio respiro
      e mi porti via con sé
      sono stanca di questo mondo,
      dove anche il cielo...
      si allontana da me.

      Con un dolce suono amaro
      si fermò davanti a me
      qualcosa, qualcuno... ora non so,
      sentii crescermi le ali
      che un angelo mi donò

      a voi tutti un saluto,
      ho già dato... spero... non so,
      ma... se sentite nostalgia di me,
      è nella poesia che sempre vivrò...
      Composta lunedì 2 novembre 2009
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        Scritta da: Mena Lucia
        in Poesie (Poesie personali)

        Al limite

        Mi sento come se dovessi fare qualcosa,
        e non la faccio
        per qualche idiota motivo
        che non è nemmeno a mia conoscenza.
        Mi sento come se avessi
        il mondo tra le mani,
        e il secondo dopo
        sento di cadere
        assieme al mondo.
        Mi sento come se fossi
        stanca e non lo sono
        forse, anche se non dormo.
        Mi sento come una che
        vuole amare, ma amo, o non amo,
        il fatto è lo stesso.
        Mi sento come una a cui
        manca la luce, e il minuto dopo
        si accendono le candele.
        Mi sento come un asso nelle
        mani di un giocatore d'azzardo.
        Tenuto tra le mani,
        e non sfruttato perché
        il giocatore si è rotto dell'azzardo e,
        ad un tratto,
        desidera di cambiar vita.
        Mi sento triste, spaesata,
        monotonamente aspetto qualcosa che non arriva.
        Che non arriverà
        finché la voglio così ardentemente.
        Così mi sento, così mi sento.
        Ora sono così...
        Mi sento così
        "Al limite".
        Composta mercoledì 7 maggio 2008
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          Scritta da: Mena Lucia
          in Poesie (Poesie personali)

          Io sono

          Io sono
          un brivido di freddo,
          una goccia di sudore,
          una scarica elettrica,
          un'alba da contemplare.

          Io sono
          un pericolo pubblico,
          un aiuto assoluto,
          un bisogno necessario.

          Io sono
          un nemico per tutti,
          io sono
          l'amica migliore tra tutte.

          Io sono
          la terra che calpesto,
          e il vento
          che mi muove i capelli,
          e il cielo
          che mi copre
          la testa.
          Composta martedì 12 agosto 2008
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            Scritta da: Mena Lucia
            in Poesie (Poesie personali)

            Se io potessi

            Amore, se io potessi trasformare
            una goccia d'acqua in una pozzanghera
            dove vedere specchiata la mia insicurezza...

            Amore, se io potessi ricavare da un rozzo
            pezzo di pietra la più bella statua
            che si sia mai vista al mondo...

            Amore, se io potessi cantare tutte
            tutte le emozioni degli uomini morti,
            nati, e che vivranno domani...

            Amore, se io potessi ammazzare tutto
            il male che esiste e rinunciare
            all'Onnipotente Dolore...

            Amore, se io potessi tramare contro
            le trame del destino, e assaggiare
            ancora una volta il sapore del rischio...

            Amore, se io potessi raccontare
            tutto ciò che sento descrivendo ogni brivido,
            e qualsiasi altro pugno allo stomaco...

            Amore, se io potessi arrivare a te
            in un istante solo, denunciando il tempo
            troppo lento, o che passa troppo velocemente...

            Amore, se io potessi celare ancora
            quel che sento dietro a un sorriso falso e
            a degli occhi che comunque parlano da soli...

            Amore, lo farei per te.
            E non potrei desiderare altro.
            Composta domenica 18 gennaio 2009
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              Scritta da: Mena Lucia
              in Poesie (Poesie personali)

              Tu

              Tu
              immensa gioia.
              Tu
              immenso dolore.
              Tu
              sorriso amaro.
              Tu
              lacrima dolce.
              Tu
              notte splendente
              tu
              giorno buio.
              Tu
              pace sincera.
              Tu
              guerra del cuore.
              Tu
              luce cieca.
              Tu
              verde del mare.
              Tu
              silenzio assordante.
              Tu
              confusione muta.
              Tu
              campione di vita.
              Tu
              Anima.
              Tu
              vita...
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                Scritta da: FRANCO PATONICO
                in Poesie (Poesie personali)

                Columbus way (un viaggio a ritroso)

                Dal mar pare risorto
                ed un antico faro
                lo guida ancora al porto
                del borgo marinaro.

                A te volge lo sguardo
                il tuo navigatore
                che leva lo stendardo
                in fè del Salvatore.

                Sì, l'Ammiraglio è vivo,
                fulgente e ardimentoso
                benché d'un legno privo
                per l'ultimo a ritroso.

                L'ormeggio che lo attende
                è un laccio alla memoria
                che saldo non s'arrende
                ai venti della storia.

                Europa vagli incontro,
                vai, corri mia nazione!
                E non lasciar lo scontro
                a vincer la ragione.

                Sarai la sua sorpresa
                e l'ultima scoperta
                dal dì che t'hanno resa
                una frontiera aperta.

                E mai sia la spada
                a ridestar chi tace
                Europa non t'accada
                di rinnegar la pace!
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