Poesie personali


Scritta da: Nicola Fabio Vitale
in Poesie (Poesie personali)

Specchio

Mi osservo allo specchio
Calma apparente
Basta un sussuro, uno sguardo profondo
è un colpo tremendo
Mi scaglia sul fondo del mio oceano infinito
Onde concentriche investono l'anima
Tempesta d'assalto di nuda memoria
Schegge impazzite di illusioni disperse
Frammenti taglienti
Emozioni mai dome
Visioni infinite trafiggono il cuore
Dalle parole di un urlo distorto
Ombre nascoste riemergono inquiete
Polvere in volo
Riflessi a brandelli
Pensieri strappati dal libro dell'anima
Riproduzioni infinite del mio oscuro infinito
Osservo la quiete del mio riflesso
Riemergo in silenzio verso l'ignoto.
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    Scritta da: Nicola Fabio Vitale
    in Poesie (Poesie personali)

    Come foglie d'autunno

    Come foglie d'autunno sospinte dal vento
    Scivolano lenti i miei pensieri
    Avanzano piano
    Una danza stanca si consuma nell'aria
    l'ultimo volteggio
    Un'immagine ferma per sempre nella memoria
    Una massa inerte giace infelice
    La mia anima nuda
    Nella triste evidenza del tempo che fu ma non ritorna
    Tra i riflessi dei colori di passioni vissute, sbiadite
    Una flebile attesa
    Nascosti nella nebbia
    Aspettando l'inverno
    Sepolti dal ghiaccio
    Rotti dal peso di nuovi passi
    Eventi che, inarrestabili, avanzano
    Scaldati dalla promessa di un raggio di sole che risveglia il profumo dei miei vecchi ricordi
    Schegge di parole lontane riflesse nel cielo
    Alimentano nuovi pensieri
    Scandiscono l'arrivo imminente di nuove passioni
    Per rinascere nel calore di nuove emozioni.
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      Scritta da: albix
      in Poesie (Poesie personali)

      Il Richiamo dell'Anima

      Se si potesse ritornare indietro
      Chi non si stringerebbe forte al petto
      La giovin madre dei bei tempi andati?
      E chi non seguirebbe quei consigli
      Che contestati furono del padre?

      Ah, se potessimo tornare indietro
      Su quelle labbra rosa sospiranti
      Di sogni ancor lontani da venire!

      Ma se è pur vero che noi siamo in viaggio
      Verso la patria da cui dipartimmo
      Quel dì lontano che nascemmo in terra,
      allora è meglio proseguir lottando
      per quella via che al Monte Suo Superno
      conduce con preghiere e con coraggio!
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        Scritta da: Lia Manzi
        in Poesie (Poesie personali)

        L'etere

        Fuori tutto tace!
        Cerco di raggiungerti,
        il tuo è un passo veloce.
        Riesco a capirti,
        non ad amarti.
        L'esatta conseguenza
        del reale è una contingente
        favola falsata
        e prima di tutto: Io sono qui.
        Così, il timore dell'amore,
        rende stanco anche il suo sol pensiero.
        Ma oramai, ho detto tutto.
        Composta lunedì 16 novembre 2009
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          Scritta da: Alan Pakistan
          in Poesie (Poesie personali)

          Momenti unici

          Il sole le sorrise
          Si svegliò e pianse
          Il sole le sorrise
          Si svegliò e vinse
          Le onde del cielo non rompono mai gli argini
          Eppure non odo fiori in questi prati
          Le onde d'oro non son che battiti
          Eppure non odo un suono in questi fragili momenti unici
          Lei verrà
          Lei verrà
          Io so che verrà
          Da me
          La nave ancorata non vuole partire
          Eppure la riva saluta già lontana
          La nave del cielo non si sa ancorare
          Eppure la riva saluta anche questi magici momenti unici
          Lei verrà
          Lei verrà
          Verrà
          Da me.
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            Scritta da: Alan Pakistan
            in Poesie (Poesie personali)

            Poesia di niente

            L'uomo camminava sempre spalle al sole
            Macinava kilometri macinava parole
            Kilometro dopo kilometro
            Parole dopo parole
            Sole dopo sole dopo sole dopo sole
            Ho udito un uomo che gridava
            Gridava al mondo ciò che provava
            Ma il mondo passa senza vedere
            Non c'è nessuno che lo stia a sentire
            Ti porto dentro ovunque vado
            Questo non lo puoi cambiare
            Ti porto dentro ovunque vado
            Non so se puoi capire
            Son come vento nella sera
            Son come l'alba che è sorpresa dall'arrivo della gente
            Poesia di niente
            l'uomo stava quasi a cadere
            Vuoto intorno vuoto senza fine
            Vuoto dentro, vuoto senza ritorno
            Cupo ricordo di uno strano giorno
            Ho visto l'uomo che gridava
            Per una donna che non c'era
            Ma il mondo passa senza vedere
            Quell'uomo nessuno lo può sentire
            Ti porto dentro ovunque vado
            Questo non lo puoi cambiare
            Ti porto dentro ovunque sono
            Non so se puoi capire
            Son come pioggia, primavera
            Son come un fuoco che galleggia
            Sotto la linea della gente
            Poesia di niente.
            Composta giovedì 31 ottobre 1996
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              Scritta da: Alan Pakistan
              in Poesie (Poesie personali)

              Notte di vetri

              Sarà che le grida non giungono agli occhi
              e le immagini sono disperse dietro agli specchi
              Sarà che ogni nome è un segreto
              e ogni segreto è diverso ma poi è lo stesso
              Sarà che il mio nome ti ho detto
              Sarà che il segreto è già perso
              Dietro il sole dello sguardo tuo brillante e terso
              Sono il figlio della pioggia
              Sono il re dello stagno del cuore degli occhi
              Questo è il mio regno
              Sarà che la storia è già scritta ma ogni giorno può cambiare
              Sarà che il silenzio si può toccare e mangiare e far sanguinare
              Sarà che non c'è niente di vero accanto al mistero
              Sarà che non c'è nessuno qui accanto a bagnarmi le spalle di pianto
              Sarà che la neve ti scotta se il cuore ti ghiaccia
              Sarà un giorno diverso
              Sarà un giorno ormai perso
              Sono il figlio della pioggia
              Sono il re dello stagno del cuore degli occhi
              Questo è il mio regno
              Sarà che tu non mi guardi e non sai cosa dire
              Sarà che è troppo tardi per non farti soffrire
              Sarà un inverno diverso in questo morire
              Sarà sole avrò freddo
              Sarà pioggia e dormire
              Sarà che la terra è bagnata dalla pioggia che cade
              Sarà che la notte è già stata e più nulla ti accade
              Sono il figlio della pioggia
              Sono il re dello stagno del cuore degli occhi
              Questo è il mio regno
              Sarà quello che sento ma non lo ricordo
              Sarà che il futuro si è perso e non sa ritornare.
              Composta lunedì 21 novembre 1994
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                Scritta da: Alan Pakistan
                in Poesie (Poesie personali)
                Tu hai il diritto di non parlare
                Hai il diritto di non capire
                Hai il diritto di non sapere
                Hai il diritto di non godere
                Dei frutti del tuo lavoro
                Del tempo, del tuo destino
                Dei giorni e del tuo cammino
                Tu hai il diritto di non essere vivo
                Hai il diritto allo sfruttamento
                Di te stesso e del tuo tempo
                Hai diritto all'infelicità
                Hai diritto alla povertà
                Hai diritto di essere ucciso
                Dalla guerra e dal lavoro
                Hai il diritto ad essere scacciato
                Dai paesi che ti hanno sfruttato
                Hai il diritto di non ribellarti
                Hai il diritto di non aiutarti
                Hai il diritto a non avere niente
                Di non essere presente
                Hai il diritto alle malattie
                Infezioni od epidemie
                Hai il diritto di non curarti
                Hai diritto di comprare armi
                Per uccidere i tuoi fratelli
                Hai diritto all'ipocrisia
                Di chi dice che è la sola via
                Il capitalismo col suo sviluppo
                Hai diritto ad essere distrutto
                Sul mercato dove tutto ha un prezzo
                Hai diritto ad essere truffato
                Diritto di essere dimenticato
                Hai diritto alla miseria
                All'indigenza e all'invidia.
                Composta mercoledì 28 ottobre 1998
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