Poesie personali


Scritta da: Selvaggia
in Poesie (Poesie personali)

La rivolta degli angeli

Indifferenza,
menefreghismo

tutti sperano in un domani migliore
solo ignorando gli eventi,
chinando la testa
tappandosi le orecchie

intanto
paura, umiliazione, rabbia, degrado, insicurezza
affliggono i corpi femminili lesionati

ferite psichiche che si susseguono

maltrattamenti, abusi di minori,
stupri, molestie, violazione di diritti

milioni milioni e milioni...

Avvengono così senza una vero motivo...
forse è la noia che li disturba...

Un problema reale

questa è pura, ordinaria follia

perché evitare il pericolo?
Prepariamoci...
affrontiamo il dilemma prevenendo tutto ciò...
smettiamo di curare

promesse, progetti, desideri, sogni, fantasie e speranze perse
latenti sotto la cenere...

inaudite violenze

smettiamo di tollerare questi episodi

Donne... prendete coraggio,
ora.

Ormai...
non basta più denunciare

rabbrividisco al sol pensiero che tutto ciò è reale.
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    Scritta da: chiaraguid
    in Poesie (Poesie personali)

    L'uomo dei sogni

    Uomo dei sogni,
    dove sei?
    Invano ti cerco tra le montagne del mio cuore e non ti trovo.
    E nel deserto, come il pastore errante nell'Asia,
    guardo la luna e le grido:
    "Che fai tu luna in ciel, dimmi che fai"?
    Cosa guardi da lassù?
    Cosa pensi di noi uomini in cerca d'amore?
    Dimmi, o dolce luna, dove è
    l'uomo dei miei sogni
    che più volte mi apparso,
    e come emanazione di me stessa,
    per poi perderlo in mezzo a questo mar di delusione
    che offusca il cuore e confonde la mente?
    Dimmi, quando riuscirai
    con la tua debole luce a scaldare il suo cuore malato
    dall'ingiustizia di un abbandono?
    E, mentre guardo la tua faccia arrabbiata,
    ti parlo come solo nei sogni so fare.
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      Scritta da: Laura Colletto
      in Poesie (Poesie personali)

      Prigioniera

      Lacrime scendono dal cuore, un cuore usato, ferito, gettato, preso e restituito.
      Cuore.
      Cuore racchiuso in un corpo di donna, corpo sensuale, corpo che confonde, che accoglie e respinge, che affascina, avvolge.
      Corpo.
      Corpo venduto per una carezza, per un'ora d'attenzione.
      Corpo usato, vestito, svestito, preso e lasciato.
      Corpo vuoto.
      Corpo senz'anima. Senza perché non se la può permettere un'anima.
      E le lacrime diventano gocce di sangue.
      Un urlo verso il mondo che non sente, non vede. Non vuole guardare.
      Donna.
      Donna che è solo un corpo, che è l'ombra di sé stessa.
      Donna che recita per non morire, che chiede amore ma non lo sa dare.
      Donna che ha testa ma che non può ascoltare, non la vuole ascoltare.
      Donna che ha lacrime che nessuno può vedere.
      Donna che si dimentica di essere.
      Composta lunedì 9 marzo 1998
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        Scritta da: Laura Colletto
        in Poesie (Poesie personali)

        La memoria

        Ti racconterò di ricordi quando la tua memoria non ti aiuterà.
        Guarderò i colori dell'autunno quando i tuoi occhi faranno fatica a guardare.
        Ti accompagnerò per mano quando le tue gambe non riusciranno più a portarti lontano.
        Accarezzerò i tuoi capelli bianchi quando le rughe avranno scritto la vita sul tuo viso.
        Ti sarò accanto quando ti sentirai solo.
        Sarò tua figlia come ogni giorno da quando mi hai dato la vita.
        Composta lunedì 19 marzo 2007
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          Scritta da: Elena
          in Poesie (Poesie personali)

          Il pesco

          Quel vento
          è volato via
          ma quell'albero
          continua a muovere
          le sue foglie,
          quel pesco
          continua a tremare
          con i suoi rami.
          Quel vento
          è scappato via
          e in quell'albero
          è rimasta la scia
          di quel soffio caldo
          attraverso una magia,
          che con il tempo
          svanirà,
          se quel vento
          non tornerà
          indietro
          mai nascerà
          nel pesco
          quel dolce frutto.
          Composta venerdì 23 ottobre 2009
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            Scritta da: Elena
            in Poesie (Poesie personali)

            Un nuovo quadro

            C'è un castello
            con il suo muraglione
            su quel finto colle,
            con una sorpresa invisibile
            ha due occhi
            per scrutare il mare
            fino ad allora mai visti.
            Guarda gli scogli
            insieme alle onde
            come se fossero legate
            con un filo
            senza lasciarsi
            perché inseparabili.
            Guarda quel faro
            che illumina di notte
            un luccicante mare
            dove si confonde
            con un cielo stellato.
            Guarda quei pescatori
            che ogni giorno lavorano
            e alla sera riapprodano
            al porto.
            Questo,
            è un nuovo quadro
            che osservo tutti i giorni
            di fronte a me.
            Composta venerdì 10 novembre 2006
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              Scritta da: Elena
              in Poesie (Poesie personali)

              L'opera

              Quel tramonto iniziava
              la corsa al trofeo,
              quel mare respirava
              l'emozione del calore,
              quel faro illuminava
              i visi al buio,
              quel muraglione proteggeva
              i corpi dagli sconosciuti,
              quel falò riscaldava
              i cuori dal freddo,
              quell'abbraccio recitava
              una poesia spettacolare
              e quel bacio completava
              questa particolare opera
              nel teatro di un castello.
              Composta martedì 23 dicembre 2008
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                Scritta da: DIEGO FURLAN
                in Poesie (Poesie personali)

                La malattia

                Basta con la malattia...
                d'ora in poi penserò solo alla poesia
                così il mio fisico sarà più sano
                e volerò in deltaplano
                raggiungerò le stelle
                e dirò loro quanto sono belle
                saluterò la luna
                che ricambierà
                portandomi fortuna
                tornerò poi sulla terra
                a raccontare a tutti che la vita è bella.
                Composta giovedì 19 novembre 2009
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                  Scritta da: DIEGO FURLAN
                  in Poesie (Poesie personali)

                  L'indifferenza

                  Fu ritrovata sul ciglio
                  di una strada
                  spoglia delle sue vesta
                  e resa nuda dalla vita
                  che le aveva portato via
                  ogni cosa
                  aveva cercato un appiglio
                  dove rimanere aggrappata
                  ma è scivolata
                  nell'indifferenza.
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