Poesie personali


Scritta da: Nadia T.
in Poesie (Poesie personali)

I pomeriggi

E grida e corse,
giù per i solchi del campo
tra il gelo e la brina
e l'offesa arrecata nel profumo di mele.

E grida e corse,
la pedalata arrivava
dove il cielo toccava i gorghi dell'acqua
e la nebbia si alzava dalla melma pestata.

E grida e corse,
parti inventate poi ruoli scambiati
e la pelle scottava
ma non per la ruvida lana

e grida e corse,
così poco importava se il sangue pulsava,
gonfiando ciliege alle dita,
e la bugia inventata sarebbe bastata.

E grida e corse,
domani una nuova giornata
sarebbe arrivata,
offrendomi donna alla vita.
Composta nel gennaio 2009
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    Scritta da: Nadia T.
    in Poesie (Poesie personali)

    Briciole

    Con un gesto della mano scossi dall'animo
    ultime briciole di compassione,
    decisa per non provar tormento,
    veloce per non aver lamento,
    e d'indifferenza poi cosparsi il corpo.

    Adesso non capisco quest'uggia dentro
    che ondeggia col mio passo e segue il movimento
    anche solo per un tratto, forse è già tanto,
    e questo dondolio riporta l'imbarazzo,
    mi assale lo sgomento che credevo perso.

    Perso,
    negli occhi del deserto, color del caramello,
    su corpi levigati, vissuti come fardello,
    dietro cesti e fazzoletti, tra piedi e motorini.

    Perso,
    negli occhi dilatati di figli troppo amati,
    cresciuti senza sogni, leggeri di speranze,
    ma di pretese colmi.

    Perso,
    negli occhi trasparenti e lenti
    che non san più ricordare
    e per chi raccontare.

    Perso,
    negli occhi non aperti di corpi ancora acerbi
    che aspettano la notte per potersi addormenare
    ed in sogno, forse, giocare.

    Perso,
    negli occhi di farfalle dalle ali appiccicate
    che guardano discrete senza mai tentare un volo.
    Composta nel marzo 2009
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      Scritta da: Davide Bidin
      in Poesie (Poesie personali)

      Tra ombra e raggio

      Mi muovo
      Piede per piede
      Davanti a me solo buio
      Dietro Fioche luci
      Su di me abbaglio

      Mi muovo ancora
      Passo dopo passo
      Niente mi è chiaro
      Nulla comprensibile
      Solo le domande

      Eppur mi muovo
      Senza saper la meta
      Senza veder il percorso
      Senza motivo mi dilungo
      Senza speranza continuo

      Ma forse...
      Aspetta...
      Cosa vi è d'innanzi?
      Una luce
      Una luce

      Non è fioca e intoccabile
      Non è abbagliante e imperscrutabile
      Non è tenebra inviolabile
      è luce
      è bellissima

      Inizio a correre
      Il mio passo è inamovibile
      Ma al fine
      Arrivo
      Arrivo

      Stanco, Spossato
      Dilaniato, Deriso
      Nel corpo e nella mente
      Guardo nella luce
      Uno specchio

      Riflesso il mio sguardo
      Nella gemma, come nel fiore
      Nel vespro, come nell'aurora
      Finalmente una risposta
      La accetto.
      Composta martedì 21 luglio 2009
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        Scritta da: Davide Bidin
        in Poesie (Poesie personali)

        XI Agosto

        Venere prima stella della sera
        mare iracondo
        nei Pontinei rantolii
        gettati sulle sponde
        dall'immensa
        possanza selenica
        e riflessi nello specchio
        le gocce del cielo
        cadono
        come lacrime
        cadono
        continuamente incessantemente costantemente
        cadono
        senza tregua

        e i poveri esseri che vedono
        lo spettacolo uranico
        si gettano ispirati nel mondo del sogno
        anch'essi cadono
        aspettando sconsolati una possibilità
        di dominio sulla realtà
        un desiderio solitario espresso da milioni
        di creature stanche di vivere
        in un universo non proprio
        Atlanteo castigo
        nessuno vedrà la propria richiesta
        trasformarsi in atto
        poiché la volontà dell'uomo
        difficilmente trova compimento

        e le lacrime di questo fallimento
        cadono
        come le stelle
        cadono
        come le gocce ondinee
        cadono
        speranza infranta
        senza scopo
        senza fine
        senza meta
        cadono
        gli epitaffi son sabbia che è roccia per pochi battiti di ciglia.
        Composta martedì 11 agosto 2009
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          Scritta da: Marco Garavelli
          in Poesie (Poesie personali)

          Amore e dolore

          Ricordo il primo giorno al mare
          eri un viso da esplorare
          gli occhi dolci e poi severi
          la mente assorta né tuoi pensieri

          Ti parlavo incuriosito
          poi... conobbi il tuo sorriso
          un'anima aperta all'improvviso
          che brillava più del sole estivo.

          Ti vidi piccola e preziosa
          timida e poi curiosa
          prima schiva e poi coinvolta
          una bambina dal gioco tolta

          Sapere di non potere
          controllarsi e abbandonarsi
          la ragione non ha mai vinto
          la passione ha il sopravvento
          in guerra come in amore
          entrambi intrisi di dolore.
          Composta domenica 23 agosto 2009
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            Scritta da: mikele74
            in Poesie (Poesie personali)

            Se solo potessi...

            Impulso che freme nella completa perdita di controllo.

            Brama di prendere e sentire il sapore di quel frutto tra il dovuto e il proibito.

            Mente offuscata ed ingolosita che perde per un mentre la sua dote più distintiva.

            Respiro affannato che cresce per il pensiero che corre oltre,
            verso il durante ambendo al calore umido e travolgente di quel corpo che diventa oggetto.

            Animo animale, gusto salato che ha l'effetto di sangue per il leone che aggredisce
            ritmo furente, crescente, verso il culmine, diviso tra lingua labbra e ancora labbra.

            Sobbalzo per la stretta dello smalto ma sadicamente cresce il trasporto.

            Scivolosi come serpi ci si perde in incroci e strette al limite del rispetto,
            ma il rispetto è assecondare il gemito, il piacere.

            Allora ancora ed ancora ed ancora sino a quando
            la vetta è raggiunta nella deflagrazione del nostro intimo.

            Precipito dalla trance al risveglio, a valle distesi e cullati dal dolce scorrere del tempo.

            Respiro profondo e comprendo quanto ciò non vuol essere utopia ma senso del mio volere
            ma intanto aspetto ed accetto. Oggi!
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              Scritta da: BrutalBruzzi
              in Poesie (Poesie personali)

              Tempi Persi

              A cosa è servito
              Guardare i tuoi occhi
              Ascoltare la tua voce
              Pensarti tutto il giorno?
              A cosa è servito
              Sperare nel tuo aiuto
              Cercarti nella notte
              Chiamare il tuo nome?
              A cosa è servito
              Incontrare i tuoi destini
              Conoscere i tuoi desideri
              Sentire il tuo profumo?
              Questo mi chiedo
              nella mente
              e nel cuore non trovo risposte...
              Tempi persi,
              passati ad inseguire sogni che non si sono mai realizzati...
              Tempi persi,
              passati ad inseguire amori che non sono mai stati corrisposti...
              Tempi persi,
              passati in compagnia dei ricordi del passato!
              A cosa è servito?
              L'anima ancora si domanda,
              non si stanca mai di cercare la risposta...
              a cosa è servito?
              La mia mente è in totale rovina,
              la decadenza è lì sul ciglio della sua porta...
              aspetta ad entrare nell'anticamera del mio cervello...
              aspetta un mio cedimento, il crollo nella fine della mia coscienza!
              A cosa è servito?
              Aspettare un segnale, aspettarti...
              Aspettare l'amore, o l'apatia...
              a cosa è servito?
              E ancora una volta
              La mia vita è segnata dai tempi persi!
              Composta sabato 14 settembre 2002
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                Scritta da: BrutalBruzzi
                in Poesie (Poesie personali)

                Tu sei la mia tentazione...

                Come onde del mare,
                i tuoi capelli s'increspano in una cascata dorata,
                mentre i tuoi occhi penetrano nei miei,
                ti guardo come in estasi e mi perdo nei miei pensieri dove la tua immagine si riflette,
                i contorni del tuo volto fanno da cornice alla tua bocca e nella mia io chiamo i tuoi baci,
                tu sei la mia sirena,
                la mia musa, la mia amata tentazione...
                Composta giovedì 3 aprile 2008
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                  Scritta da: BrutalBruzzi
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Anima e Corpo

                  L'Anima prese per mano il corpo
                  In un lontano giorno della Storia.
                  Si sarebbero sposati.
                  Avevano così deciso,
                  di camminare insieme sul lungo
                  selciato della Vita.
                  Poi venne la Morte,
                  gelosa e perversa,
                  che per dispetto strappò
                  il corpo all'Anima e lo portò via
                  con sé.
                  Spiegaci o Morte:
                  Noi siamo l'Anima che sale
                  Al cielo?
                  O siamo forse il Corpo
                  Che subito imputridisce?
                  Composta giovedì 10 agosto 1995
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