Poesie personali


Scritta da: Alan Pakistan
in Poesie (Poesie personali)

Poesia di niente

L'uomo camminava sempre spalle al sole
Macinava kilometri macinava parole
Kilometro dopo kilometro
Parole dopo parole
Sole dopo sole dopo sole dopo sole
Ho udito un uomo che gridava
Gridava al mondo ciò che provava
Ma il mondo passa senza vedere
Non c'è nessuno che lo stia a sentire
Ti porto dentro ovunque vado
Questo non lo puoi cambiare
Ti porto dentro ovunque vado
Non so se puoi capire
Son come vento nella sera
Son come l'alba che è sorpresa dall'arrivo della gente
Poesia di niente
l'uomo stava quasi a cadere
Vuoto intorno vuoto senza fine
Vuoto dentro, vuoto senza ritorno
Cupo ricordo di uno strano giorno
Ho visto l'uomo che gridava
Per una donna che non c'era
Ma il mondo passa senza vedere
Quell'uomo nessuno lo può sentire
Ti porto dentro ovunque vado
Questo non lo puoi cambiare
Ti porto dentro ovunque sono
Non so se puoi capire
Son come pioggia, primavera
Son come un fuoco che galleggia
Sotto la linea della gente
Poesia di niente.
Composta giovedì 31 ottobre 1996
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Alan Pakistan
    in Poesie (Poesie personali)

    Notte di vetri

    Sarà che le grida non giungono agli occhi
    e le immagini sono disperse dietro agli specchi
    Sarà che ogni nome è un segreto
    e ogni segreto è diverso ma poi è lo stesso
    Sarà che il mio nome ti ho detto
    Sarà che il segreto è già perso
    Dietro il sole dello sguardo tuo brillante e terso
    Sono il figlio della pioggia
    Sono il re dello stagno del cuore degli occhi
    Questo è il mio regno
    Sarà che la storia è già scritta ma ogni giorno può cambiare
    Sarà che il silenzio si può toccare e mangiare e far sanguinare
    Sarà che non c'è niente di vero accanto al mistero
    Sarà che non c'è nessuno qui accanto a bagnarmi le spalle di pianto
    Sarà che la neve ti scotta se il cuore ti ghiaccia
    Sarà un giorno diverso
    Sarà un giorno ormai perso
    Sono il figlio della pioggia
    Sono il re dello stagno del cuore degli occhi
    Questo è il mio regno
    Sarà che tu non mi guardi e non sai cosa dire
    Sarà che è troppo tardi per non farti soffrire
    Sarà un inverno diverso in questo morire
    Sarà sole avrò freddo
    Sarà pioggia e dormire
    Sarà che la terra è bagnata dalla pioggia che cade
    Sarà che la notte è già stata e più nulla ti accade
    Sono il figlio della pioggia
    Sono il re dello stagno del cuore degli occhi
    Questo è il mio regno
    Sarà quello che sento ma non lo ricordo
    Sarà che il futuro si è perso e non sa ritornare.
    Composta lunedì 21 novembre 1994
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Alan Pakistan
      in Poesie (Poesie personali)
      Tu hai il diritto di non parlare
      Hai il diritto di non capire
      Hai il diritto di non sapere
      Hai il diritto di non godere
      Dei frutti del tuo lavoro
      Del tempo, del tuo destino
      Dei giorni e del tuo cammino
      Tu hai il diritto di non essere vivo
      Hai il diritto allo sfruttamento
      Di te stesso e del tuo tempo
      Hai diritto all'infelicità
      Hai diritto alla povertà
      Hai diritto di essere ucciso
      Dalla guerra e dal lavoro
      Hai il diritto ad essere scacciato
      Dai paesi che ti hanno sfruttato
      Hai il diritto di non ribellarti
      Hai il diritto di non aiutarti
      Hai il diritto a non avere niente
      Di non essere presente
      Hai il diritto alle malattie
      Infezioni od epidemie
      Hai il diritto di non curarti
      Hai diritto di comprare armi
      Per uccidere i tuoi fratelli
      Hai diritto all'ipocrisia
      Di chi dice che è la sola via
      Il capitalismo col suo sviluppo
      Hai diritto ad essere distrutto
      Sul mercato dove tutto ha un prezzo
      Hai diritto ad essere truffato
      Diritto di essere dimenticato
      Hai diritto alla miseria
      All'indigenza e all'invidia.
      Composta mercoledì 28 ottobre 1998
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Marco Bartiromo
        in Poesie (Poesie personali)

        Il lago dei sogni

        Il sole si spegne
        il rosso accende la fantasia
        rigoli di fumo
        si specchiano sull'acqua
        si avvolgono e si ritraggono
        ... come tornadi lontani...
        formano figure strane
        disegni della mente
        onde sinuose
        ricordi lontani
        forme di oggi
        percorsi del domani
        corpi sconosciuti
        volti mai visti
        una magia di colori
        e di poesia
        con gli occhi incantati
        mi perdo
        in un quadro della mia fantasia.
        Composta giovedì 19 novembre 2009
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Marco Bartiromo
          in Poesie (Poesie personali)

          Il viaggio

          Rimango lì, immobile
          con gli occhi fissi,
          osservo incantato,
          questo video continuo,
          che non finisce mai...
          verdi distese, case, strade, ponti,
          immagini che passano veloci,
          lasciano ricordi,
          speranze, desideri,
          illuminate dal sole o dalla luna,
          bagnate dalla pioggia o...
          ingrigite dalle nuvole...
          all'improvviso,
          l'immagine si annerisce,
          piccoli tratti ma molto intensi,
          provo a collegare la mente
          e lo sguardo si abbassa,
          pensieri... solo pensieri,
          la pellicola è logorata, provata,
          un po' consumata...
          adesso riparte, torno a guardare,
          attraverso un vetro, guardo me stesso,
          la mia ombra, la mia anima.
          Composta martedì 17 novembre 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: GIUSEPPE CASSANO
            in Poesie (Poesie personali)
            Quante cose vorrei fare
            se potessi rivederti
            più del tempo che mi dai

            Quante cose vorrei dirti
            se potessi ricambiare
            quello sguardo che mi fai

            Quante cose perdute
            nei giorni più belli
            le potessi ritrovare

            Andavamo su ciottoli asciutti di sale
            lambiti da onde
            per boschi bagnati dove cicale in orchestra
            cantavano le ore
            si faceva tardi e correvamo mano nella mano
            con le nari aperte a sentire gli odori
            nei vicoli chiusi a tutti i rumori
            ti sfioravo il vestito
            mentre ti baciavo piano
            piano
            per tener lontano il momento
            che mi davi un bottone, una capello
            un merletto e sussurrando
            Fino a domani - dicevi -
            solo fino a domani
            per ricordar di me.
            Composta domenica 8 novembre 2009
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Antonello Di Leo
              in Poesie (Poesie personali)

              Siamo, cerchiamo, abbiamo l'infinito

              Sono qui, a fare domande e a cercare di afferrare, anche per un solo attimo, l'infinito.
              Siamo granelli di sabbia dentro una clessidra.
              Siamo gocce d'oceano.
              Siamo lampi di luce nella notte del mondo.
              Siamo tanti attori truffati.
              Siamo deserti spazzati dal vento del tempo che va.
              Cerchiamo l'illusione nel buio delle città.
              Cerchiamo l'amore tra i neon delle periferie.
              Cerchiamo le fate per non morire.
              Abbiamo le anime bagnate dalla pioggia.
              Abbiamo i sogni incastrati sotto la roccia.
              Vota la poesia: Commenta