Poesie personali


Scritta da: Antonello Di Leo
in Poesie (Poesie personali)

Amore

Amore, mai parola più dolce fu creata;
Amore, breve ma intensa.
Donna, passione, tu che tramuti il sonno... nella ragione
Tu che di sole scaldi e tutt'intorno è passione.
Ogni giorno è sempre gradito come questa pioggia
Tu la trasformi in miele. È sempre domenica.
Amore, mare che tra onde trascini me e il mio cuore.
Tu che dai tanto e tutto trasformi.
Tu che mi fai sentire in sintonia con l'infinito.
Tu che porgi questo calice di aceto e lo trasformi in vino.
Composta lunedì 9 novembre 2009
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    Scritta da: Jack Newhouse
    in Poesie (Poesie personali)

    Malinconia autunnale

    Profumo di foglie
    rosse
    Terriccio, aghi, erba umida

    Giocattolo in cortile
    Aspetta, per un'altra volta
    Occhi
    Ingenui, guardano il prato
    Nella mano incosciente
    Una formica

    deve liberarsi, lo sa già

    piogge di novembre, non affogatela
    ti tengo stretta

    Ha già capito:
    non sono come gli altri

    Correre

    Il prato

    corro ancora
    Non mi volto
    Mai l'ho fatto

    Alcuni mi hanno sentito, pochi di loro ascoltato
    Ho ancora fiato, non ho paura

    Il bambino si volta, un attimo
    riapre la mano
    Una formica

    La pioggia continua a scendere
    ma ancora dolcemente
    La mano, è grande ormai

    Sono ancora li
    sono rimasto a guardare
    Come quella formica.
    Composta domenica 15 novembre 2009
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      Scritta da: marghetex81
      in Poesie (Poesie personali)
      È impossibile descrivere ciò che sei,
      perché se il nettare degli dei è il miele,
      non è abbastanza dolce per essere come te.
      Perché se guardando il cielo
      c'è il rischio di accecarsi,
      non è comunque sufficiente
      per eguagliare il tuo splendore.
      Perché l'acqua sorgiva dei ghiacciai
      non è sufficientemente fresca e pura
      se paragonata a te.
      Perché la luminosità della stella polare
      è insignificante se paragonata
      a quella dei tuoi bellissimi occhi.
      Perché la sinfonia più bella del mondo
      suona stonata se paragonata alla dolce melodia
      della tua voce e alla musica che risuona nel tuo cuore,.
      Composta giovedì 19 novembre 2009
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        Scritta da: marghetex81
        in Poesie (Poesie personali)
        Ora siamo sulla soglia d'ingresso.
        Finora questo mio mondo
        l'hai solo potuto vedere dall'entrata.
        Tieni stretta la mia mano.
        Ora entriamo e tu sarai sempre con me,
        Ad ogni mio passo ci sarà sempre
        un passo tuo che segue il mio.
        Nel percorso della vita ci potranno
        essere delle difficoltà, o dei periodi meno rosei.
        L'amore a volte mette alla prova,
        ma tu non lasciare mai quella mano.
        Qualsiasi cosa accada, perché se succederà
        sarà come dare un calcio all'amore
        e uno al destino che ci hanno sorriso,
        e sarebbe un peccato imperdonabile,
        un vero sacrilegio.
        E una volta separati con le mani disgiunte,
        un vento freddo ci spazzerebbe via,
        allontanandoci per sempre.
        Io non voglio questo.
        Mai e poi mai.
        Composta giovedì 19 novembre 2009
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          in Poesie (Poesie personali)

          Passione

          Brucia l'anima dentro a corpi caldi.
          Manto di gocce come
          nemmeno la rugiada
          respiri e sospiri
          gioco di mani che
          si perdono per poi ritrovarsi,
          sorrisi dolci e maliziosi
          parole sussurrate... urlate.
          Brucia l'anima dentro a
          corpi caldi,
          una corsa contro il tempo
          senza meta ne direzione.
          Un tuffo in acqua salata,
          che disseta corpo
          e spirito.
          Arde l'anima e la voglia
          nello sguardo perso
          dentro ai nostri occhi.
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            Scritta da: Vincenza De Ruvo
            in Poesie (Poesie personali)

            Ti rivoglio

            Ho spogliato la tua casa padre
            e con essa il mio cuore.
            Su ombre di luce
            disegno il tuo profilo
            e lembi di storia sbocciano
            nell'anima in pena.
            Ho spogliato i tuoi ricordi padre
            e con essi la mia vita.
            Ho vestito i miei occhi di illusione
            per venirti a cercare
            ma sbadiglia il cielo
            dinanzi al mio sgomento.
            Ho spogliato il mio dolore padre
            ho vestito i miei pensieri di vento
            e ci ho soffiato sopra
            ma non fa rumore il male
            e mi si nasconde nel petto
            e mi si strofina addosso come crine.
            Io ti rivoglio indietro padre
            per rivestirti ancora
            io ti rivoglio!
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              Scritta da: Vincenza De Ruvo
              in Poesie (Poesie personali)

              Per non morire

              Ti abbraccio col pensiero
              per non morire
              all'ombra sottile
              di un fremito leggero
              che mi prende la mano
              quando
              tra le pieghe dei ricordi
              il tempo mi toglie
              l'ultimo respiro.
              Tra i fili d'argento
              che mi coprono il capo
              si perdono i sorrisi rubati
              ed il mondo tace
              sulle ali silenziose di un giorno
              che sta per finire.
              Per non morire
              poso la mano sui battiti del cuore
              che lacerano il petto
              e solo tra le ciglia ti penso...
              Per non morire
              conto i fili d'erba del mattino
              nella penombra di un risveglio
              i brividi della luna
              nel buio della notte,
              e in ogni mio gesto
              catturo ogni angolo di pensiero
              specchiando il mio cuore
              nel tuo cuore
              ancora una volta
              per non morire.
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                Scritta da: Vincenza De Ruvo
                in Poesie (Poesie personali)

                Oltre l'altrove

                Dimmi che ci sarai,
                tra i rami delle ginestre
                a levigare le ferite del dopo,
                quando le foglie dei pensieri
                voleranno tremule nel vento
                a rincorrere
                i ricordi scarni del mio passato.
                Dimmi che ci sarai
                sotto il bianco lenzuolo dei rimpianti
                a dissetare la mia voglia d'amare,
                tra i giacigli della mia solitudine
                all'alba del mio tramonto.
                Dimmi che ci sarai amore mio
                a intrecciare le tue dita nelle mie
                parlandomi di te,
                quando la luce del mio cammino diverrà fioca
                e più non sentirò il tuo respiro,
                quando chiuderò gli occhi per sempre
                sui guanciali dell'infinito.
                Dimmi che ci sarai amore
                oltre l'altrove vicino a me.
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