Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

L'oscura brama

Oh quegli occhi,
portentosi orbite
dall'azzurro di mare,
avevo tentato di
nuotarci solo per
pochi respiri,
tutte le volte
rischiavo di annegare,
tra folgore e profumo,
le onde di passione
travolgevano
tutti i miei sensi,
in quei mancati respiri,
tra oblio ed estasi
io conobbi l'amore
nelle sue svariate
forme.
In quei sospiri,
dove l'anima
assapora il paradiso
e la terra disperde
la sua gravità
i nostri corpi
come in un eclisse
perdevano
la loro luce
agguantati
dall'oscura brama.
Composta giovedì 14 marzo 2019
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    Scritta da: ANTONIO PISTARA’
    in Poesie (Poesie personali)
    Non ci sono più scuse che possano essere scambiate con la verità,
    nessuna parola può levare questo dolore,
    il nostro silenzio non poteva essere una scusa.
    Deludere o ingannare: infallibile.
    Tutto il resto è quello che già sappiamo.
    Più facile vivere un dolore che dover lasciarlo andare,
    trascorrere i ricordi della vita in modo da non dimenticare mai;
    momenti preziosi diventano tesori perduti,
    quando non riesci a ricordarli.
    Tutti continuano a chiedere se sto bene.
    La verità è che noi non siamo ciò che crediamo di essere,
    al resto non so rispondere.
    Composta giovedì 28 marzo 2019
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Seguo le note silenziose di un piano
      nel mattino di un febbraio freddoloso
      mentre il mio cane fiuta il mattino
      che s'apre nell'orizzonte della vita.

      Cammino ringraziando Chi mi dà la vita
      mentre il silenzio della notte si nasconde
      dietro ombre di alberi con poche foglie
      cadute a terra giocando con il vento.

      Seguo la scia di un aereo militare in volo
      penetrando in nuvolette piene di candore
      mentre il rombo del motore tuona dopo
      quando l'aereo si trova ridendo altrove.

      L'eco della musica del piano si perde nell'aria
      il cane corre dietro un coniglietto sulle zolle
      la mia radiolina tace perché le pile sono morte.
      Resto solo sul ciglio della strada meditando.
      Composta lunedì 31 dicembre 2018
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        Scritta da: Daniela Cesta
        in Poesie (Poesie personali)

        Il respiro di primavera

        Emozionante il respiro della nuova stagione
        arriva con passo deciso, scintilla di luce
        come un abbraccio caldo e confortante
        come un sorriso benevolo che circonda il cuore
        la primavera è il cuore allegro del Dio creatore
        frizzante e gioioso nel disegnare i fiori,
        carezza dolce che riempie di sensazione
        persone e pensieri nella mente
        brezza leggera che aleggia negli occhi
        profumo di poesia che esce dall'anima.
        Composta martedì 26 marzo 2019
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Abbiamo inventato la plastica
          per avvolgere la vita e la morte
          in borse piene di spazzatura.
          Resti delle mense, cibo sano
          potrebbe sfamare molti poveri,
          invece viene chiuso in borse
          gettandole nei prati o nel mare.

          Quante tonnellate di plastica
          riempiono le nostre spiagge
          quanti pesci muoiono affogati
          nel nostro azzurro sporco mare.

          Quanti come noi ancora vivi
          sono morti guardando la vita
          sparire dentro buste a colori
          di plastica mortale?

          Dovremmo avere più rispetto
          per la terra in cui viviamo
          condividendo la bellezza,
          la pulizia, il rispetto
          di tutti gli esseri viventi
          che con noi condividono
          il cielo, i mari e la terra.
          Composta lunedì 31 dicembre 2018
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Girovagare per le strade di questo mondo
            è assaporare la bellezza e l'amara tristezza
            di uomini e donne lanciati alle avventure
            per sfuggire al proprio dolore e amarezza.

            Vedo stendere la mano chiedendo monete
            altri dormendo stesi sui banchi dei parchi
            per uccidere sogni che sbocciano lontano
            con bottiglia di vino e cuore nelle mani.

            Nei loro occhi spenti leggo pagine umane
            di un romanzo non scritto ma vissuto male
            in capitoli senza titoli, umidi di calde lacrime
            dove si nascondono pochi ricordi e tanti volti.

            Poveri non sono coloro che non hanno soldi
            ma chi ha perduto dignità o è senza più sogni.
            Non si sceglie per caso la vita dura di randagi
            ma chi non ha ali non ha voglia di ritornare.
            Composta lunedì 31 dicembre 2018
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Uccidere le illusioni della gente
              è far morire il profumo dei fiori
              che liberi germinano nei prati
              come le stelle in notte chiara.
              Far morire gli orizzonti umani
              è uccidere la speranza.

              La vita umana è un dono d'amore
              dove maturano illusioni e speranze
              giocano la vita e la morte
              i sogni sbocciano liberi
              in attesa che l'essere intelligente
              sappia ascoltarne i messaggi.

              Ballare leggeri su note musicali
              ascoltare un pianoforte nel silenzio
              di un pomeriggio di pioggia
              è come il ramo di fiori
              che si stringe al cuore e poi si lancia
              in attesa di essere sposa.
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                Scritta da: criscri
                in Poesie (Poesie personali)

                Omaggio a Silvan

                Dolce, appagato ostaggio
                di mani addestrate a stupire,
                che digitazioni di dispettosa,
                eppur carezzevole illusione,
                si scorgono ogn'ra infuocate demiurghe.
                Eccovi
                moto instancabilmente perpetuo
                di carte che frusciano
                al docile richiamo di falangi complici
                prestigio ch'a truccarsi dispettoso s'adopra
                del nome mai svelato di poesia;
                sim sala bim
                onomatopea sempiternamente fulgida
                d'invenzioni ribollenti,
                magie che guisa possiedono
                di preghiera tenue ma fiera
                alla scienza dell'inconsueto.
                Freschezza di inviolabili bimbi
                Hanno questi conigli sbarazzini
                che dal cilindro emergono
                ad atavico fascino s'abbevera
                stupefacente e arcano
                l'illusionismo di un fendere
                che mai sarà real fendere
                divini corpi di assistenti
                racchiuse in un rilucente baule.
                qui siamo e resteremo
                sul palco indiavolato e amabilmente vergine
                a invitar a cena di fantasmagorie mai cesellate
                voi e lo stupore che ci è padre e figlio.
                Sim sala bim
                su velivolo di fantasia incantata si vola.
                Composta martedì 26 marzo 2019
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