Poesie personali


Scritta da: alyssa
in Poesie (Poesie personali)

La potenza di un abbraccio

Così spegni tutto il negativo che c'è in me.
Sento il corpo tuo nel mio,
sento l'energia che vuoi trasmettermi.
Nulla mi può fornire una sensazione così forte.
Un abbraccio sincero sprigiona tutto
il calore che si vuole donare.
Tu riesci a donarmi tutto quello che hai
a costo di rimanerne senza.
Riporti il cielo azzurro davanti ai miei occhi,
ridoni il sereno al mio cuore.
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    Scritta da: Bruno Centomo
    in Poesie (Poesie personali)

    Mentendo alle paure

    Mentendo alle paure
    ai tanti medici, angeli in terra di guerra

    Mentendo alle paure, cucio le braccia,
    una gamba, bendo un occhio,
    riattacco quel che penzoloni
    s'attarda un po' più in là del corpo.
    Sono le bugie distratte
    che ciascun angelo nasconde nella mano,
    provvedendo a ricovero per i timori,
    conforto per le grida che scuotono i muri,
    preghiera attardando nell'aria.
    Amore non è il mio dire,
    non è il mio fare,
    ma è affanno il mio ostinato restare,
    rabbia il mio vivere,
    dolore il mio vedere.

    Questo bimbo che saltella
    sull'unico arto salvato dal disastro
    mi sorride nonostante.
    È il suo, l'unico amore rimasto,
    l'ingenuo annaspare nel domani.
    Persino l'angelo non ha futuro da donare:
    basta mi tenga ben salda la mano
    e asciughi assieme al sudore sulla faccia,
    la lacrima lenta.
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      Scritta da: Enrico Caruso
      in Poesie (Poesie personali)

      Quarant'anni

      Caro amore,
      non cercherò altrove un dono per il nostro anniversario perché ciò che ho da offrirti è in me...
      la mia anima, sarà tua per sempre.
      Toccati, toccherai me...
      Respira, alimenterai la mia vita...
      Ascolta, è il mio cuore che batte,
      perché io sono in te.
      Ti amo
      Felice anniversario.
      Composta domenica 4 dicembre 2011
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        Scritta da: Marzia Ornofoli
        in Poesie (Poesie personali)

        Brucia l'amore

        Arde la legna nel camino,
        brucia
        l'anima mia
        come il tuo respiro
        mentre sfiora il mio collo.

        Ardono di magia le lucciole,
        come scintille scoppiettanti,
        brucia
        l'anima mia
        e sulle labbra ardenti
        i baci miei muoiano per accendersi.

        Arde la fiamma delle candele,
        sprigionando essenze di fiori e di sandalo,
        brucia
        l'anima mia
        come le tue mani sulla pelle mia.

        Ardono le stelle,
        nel profondo manto della notte
        brucia
        l'anima mia
        nel profondo desiderio di te.

        Brucia
        l'anima mia
        infuocando il cielo
        lasciando che il tempo si fermi,
        in quell'attimo in cui
        il grido del desiderio
        si sprigiona negli occhi.

        Brucia l'amore
        Ardano i corpi,
        al centro di quella fiamma
        senza tempo.
        Composta domenica 11 dicembre 2011
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          in Poesie (Poesie personali)
          Questa sera parleremo,
          questa sera finalmente ci vedremo,
          i miei occhi potranno saziarsi di te. Loro lasciamoli amare.
          Questa sera vorrai sapere. Vorrai chiarire la situazione.
          Una situazione a se stante
          che è nata consumandomi nelle viscere.
          Questa sera sarò chiara. Farò uno sforzo,
          raccoglierò i pezzetti del mio cuore,
          tenterò di attaccarli malamente e darò voce al mio silenzio.
          Questa sera mi dichiarerò.
          Aprirò una piccola porticina e ti mostrerò l'imponente sentimento
          che mi sta portando alla catastrofe.
          Questa sera dirò addio.
          A te che mi hai fatto vivere. Ti lascerò libero
          strappando ferocemente questo piccolo cuore che implora pietà.
          Questa sera non potrò fare a meno di piangere.
          e di compiangermi del suicidio che commetterò.
          Questa sera sarà nostra, di nessun altro.
          Fermeremo il tempo,
          non ci sarà più futuro, non ci sarà più passato.
          Questa sera vorrei cancellarla.
          Tornare indietro nel tempo,
          incontrare me stessa e cercare di salvarmi.
          Questa sera è troppo vicina,
          non sono pronta ad affrontarla,
          l'armatura si è distrutta, la mia vulnerabilità sarà evidente.
          Questa sera non so cosa farai. So solo che ti vorrò amare,
          ancora, fermare il tempo, baciarti, per l'ultima volta,
          sognare per un altro istante, sperare in una fine diversa e poi lasciarti andare.
          Ciao amore mio.
          Composta martedì 22 novembre 2011
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Ho scoperto l'amore nel tuo viso,
            come il fiore i colori dell'aurora.
            Ho visto nascere i tuoi sogni
            insieme ai miei funghi nel bosco.
            Abbiamo nascosto il nostro amore
            negli occhi limpidi della figlia.
            In tre costruiamo le ore del tempo
            sfogliando la margherita della vita.
            Scorre sul fiume la nostra barca
            carica di maschere e lune piene.
            Un fagotto carico dei nostri anni
            ci ricorda l'Africa e le sue stelle.
            Ci siamo scoperti camminando
            su spiagge tropicali e conchiglie,
            acque limpide e fiori di coralli.
            Abbiamo letto insieme i tatuaggi
            cicatrizzati sui volti africani.
            La nostra bisaccia, ricca di doni,
            è la sapienza appresa lontano,
            dove il cuore avvolto in reti
            conosce orizzonti di diamanti.
            Abbiamo scoperto l'amore insieme
            rileggendo le rughe dei nostri volti,
            la gioia e il dolore degli altri,
            negli occhi azzurri della figlia.
            Si avvicina al porto del vero amore
            la nostra barca piena di speranza.
            Composta domenica 11 dicembre 2011
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie personali)

              Sera novembrina

              Buio novembrino,
              che scende presto,
              e oscura la città,
              il paese, e ogni dove;
              non fai tempo ad uscire,
              è già notte,
              e arriva la tristezza e
              la malinconia d'un inverno,
              che torna ogni volta,
              a rompere le balle,
              coi suoi silenzi,
              i suoi freddi,
              i suoi stati letargici,
              la natura sopita,
              e anche la gente,
              che è più pigra,
              e ha meno voglia di uscire,
              e di lavorare,
              e tutti scappano a casa,
              per sfuggire al gelo e
              alla brina;
              e l'edificio, si svuota repentino,
              rimangono pochi ritardatari,
              quiete,
              pace,
              esco e rincaso,
              pensando alle mie cose.
              Composta mercoledì 30 novembre 2011
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                Scritta da: Ilaria Della Queva
                in Poesie (Poesie personali)

                Pensieri

                Nel silenzio della notte più fredda,
                i miei pensieri volano lontano,
                dove solo pochi possono immaginare.
                E poi si disperdono nell'infinito,
                toccando il cuore di ogni persona.
                Un pensiero a chi è vicino e a chi è lontano,
                un pensiero a chi mi conosce e chi no,
                un pensiero a chi mi ama e chi mi odia,
                ma soprattutto un pensiero a chi mi ascolta.
                Nel silenzio della notte più buia,
                quando le speranze cadono,
                addormentate nel pozzo della nostra anima,
                quando perdiamo il cammino,
                e come polvere ci disperdiamo nel vento;
                voglio solo far sapere dal profondo,
                che nulla è semplice nel mondo,
                ma che dopo esser caduti, bisogna rialzarsi ridendo.
                Composta mercoledì 30 novembre 2011
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  La stazione dei fermi

                  Le cinque di mattina,
                  arrivano ai primi treni,
                  hanno le borse del supermercato
                  con dentro i vestiti della notte,
                  vistosi ed attraenti.

                  Facce ripulite
                  da truccare di nuovo stasera,
                  per una offerta convincente.

                  Aspettano, occhi bassi,
                  la spavalderia si è esaurita,
                  tornerà domani notte.

                  Ed intorno a noi
                  vagano quelli che non ce l'hanno fatta,
                  quelli che dormono per terra,
                  nelle sale d ' attesa,
                  sulle panchine,
                  quelli che strisciano lungo i muri a testa bassa,
                  quelli ai quali il vino e la paura
                  danno ormai un perenne identico tremore,
                  quelli che convivono col dolore e la vergogna,
                  quelli che per non pensare perdono la testa,
                  e quelli che non sanno urlare,
                  quelli vittime di tutti e tutto.

                  A loro va il pensiero.

                  Ma perché ho detto... intorno a noi...,
                  se io sono con loro,
                  uno di loro.
                  Composta martedì 29 novembre 2011
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