L'amore è un mistero
Un contorno sfumato
è la voce che accompagna
l'immutato sentire
di quel mistero
a cui il tempo s'inchina.
Composta giovedì 8 dicembre 2011
Un contorno sfumato
è la voce che accompagna
l'immutato sentire
di quel mistero
a cui il tempo s'inchina.
L'amore è un prato:
verde linfa che conserva
l'intensa fragranza
del magico divenire.
Perché mi chiedi cosa sia l'amore?
L'amore sei tu mentre mi chiami,
sono io nel momento in cui ci credo.
... È la tua voce schietta che sa di vento,
è nel mistero di un fiore che si schiude piano.
Perché mi chiedi cos'è l'amore, amore mio?
L'amore sei tu quando mi guardi,
sono io mentre sento il tuo respiro...
L'amore è l'aria, le stagioni, il tempo,
è nella parola ispirata che scrivo,
nella sinfonia segreta degli angeli
che il cuore sente solo se vola.
Ora dormi, amore mio
e sogna di me
e dell'amore che non potrei mai definire,
perché esso è Tutto, non lo puoi contenere
in una parola, neppure in quella più dolce.
Sogna amore mio
perché l'amore
è il sogno più bello che tu possa fare
ma la meraviglia che posso svelarti
è che si tratta di un sogno che ora si avvera.
Quando non c'eri avevo paura che non ci saresti mai stata. Adesso che ci sei ho paura di perderti.
Quando non mi consideravi avevo paura che non ti saresti mai accorta di me. Adesso che mi noti ho paura di tornare ad essere invisibile.
Quando il mondo ci separava avevo paura che niente ci avrebbe unito. Adesso che tutto ci unisce ho paura che gli altri ci dividano.
Quando non sapevo che mi volevi bene pensavo che non me ne avresti mai voluto. Adesso che me ne vuoi, ho paura che tu smetta di volermene da un momento all'altro.
Quando non mi cercavi avevo paura che non avrei mai contato niente per te. Adesso che qualche volta mi cerchi e forse qualcosa conto ho paura che la mia importanza per te svanisca.
Quando non mi notavi avevo paura di rimanere nell'ombra. Adesso che mi conosci ho paura di tornare nell'oscurità.
Quando fra tante era nessuna per te avevo paura di non poter mai essere qualcuno per te. Adesso che sono me stessa ho paura che tu torni a preferire una fra le tante.
Quando non ti avevo soffrivo perché mi mancavi, adesso che ti ho soffro per la paura di quanto potresti mancarmi.
Come cane randagio mi riconosco.
con occhi gialli di cane randagio
segui l'onda dei miei pensieri.
Oscuro.
In questo mondo onirico noi soli, liberi.
come cane randagio tremo.
con occhi liquidi di cane randagio
accogli le mie paure.
Freddo.
Noi soli, liberi in questo mondo vivo da scoprire.
Sento i tuoi passi ma è solo il battito del mio cuore.
Sento il tuo sguardo ma è solo il ricordo di te.
Sento l'aria mancarmi, soffocarmi ma è solo il collare della realtà
che costringe ad aprire i miei occhi.
Soli, liberi... un attimo: eri qui, a fianco me.
Solo.
Sto cercando di ricordare il tuo viso,
ma è un immagine sfocata,
rarefatta e indefinita.
Cerco di sforzarmi
nel ricomporre i tuoi lineamenti,
i tuoi occhi, il tuo naso, la tua bocca.
ma si dissolve nell'aria
quell'immagine di te
a me tanto cara.
Mi aggrappo all'idea
di riuscire a ritrovarti
in un tempo e luogo lontani,
perché solo così
avrò la certezza di rivederti,
di toccarti, guardarti
e amarti ancora... e... ancora.
Lì in quel luogo nascosto
della mia mente
che ormai troppo piena
di tante cose ti sta dimenticando.
Le tue labbra carnose sulle mie,
i tuoi sorrisi, il mio continuo giocare
con una ciocca dei tuoi capelli color corvino
che accarezzano il mio volto
mentre ti guardo assorta nei miei pensieri,
mentre mi chiedo se davvero sta succedendo a me,
se davvero sei tu vicino a me,
disteso al mio fianco e dolcissimo.
Credo sia stata quella frase di Moretti
o forse quella carezza per farmi addormentare.
Credo sia stata la sua passione per la politica
o forse la sua passione per i casi umani.
Credo sia stata la sua pazienza nei miei confronti
e quelle notti in tenda a parlare per ore.
Credo sia stato il fatto che non abbiamo mai parlato d'amore
ma abbiamo sempre parlato per ore.
Ecco.
Si.
Credo sia stato questo.
E adesso l'amo.
L'amo di un amore perfetto.
Fatto per tutto.
Ma non per il sesso.
Credo sia stato perché lui mi ha insegnato
con lui ho capito cosa cercavo.
E tutto è lì.
In quegli occhi.
In quelle mani.
In quele parole.
Ecco.
Credo che con lui parlerei davvero per ore
e non sentirei mai nemmeno per un attimo
il bisogno di fare l'amore.
Un giorno, nei giorni della grande meraviglia
una barchetta rossa solcava il mare a largo delle coste adriatiche
in direzione Est Sud Est, ma anche Est Nord Est...
Una notte senza stelle, nel pieno di una tormenta
uno dei due ufficiali a bordo venne inghiottito dalla tempesta
e volò via fra le onde del mare in burrasca...
Il mito volle che di questo ufficiale, poco si seppe...
forse divenne cieco, forse muto, addirittura sordo
alcuni frammenti restituitici dal mare.
Di quella favola restano i canti
intonati da alcuni pescatori della costa, che udivano da lontano
la musica di quei giorni...
E dell'altro ufficiale? Quello rimasto sulla barca per intenderci?
Ah! Anche di quest'ultimo poco si conosce,
probabilmente impazzì, ascoltando la voce delle sirene
ma questa, è un'altra storia...
Arriva
ad ogni esibizione
quell'angoscia improvvisa
stoccata d'ironia
nel piacere di una parte
trafigge, a nudo, lo spirito libero
che lacrima, da ipotesi emotive
Non può prescindere, l'acrobata - pagliaccio
dal salto mortale dell'allegria
lui raccoglie risate
mentre ha male a un dente
e continua a masticare
pezzi di filosofia.
Durante la mia vita,
ho incontrato diverse persone,
ma non mi era mai capitato
di conoscere dei
giocolieri di pensieri.
Sono individui,
che con tanta facilità,
spostano l'ago della bilancia,
dal cuore alla mente.
Alle volte sono incompresi,
ma il più delle volte geniali,
proprio perché non livellati,
come gli altri,
alle regole del vivere comune.
Stare con loro mi ha arricchito,
di storie, vite, parole,
che solo i bravi giocolieri,
riescono a mescolare insieme,
per ottenerlo stupore,
di chi è spettatore.
Grazie, per l'esperienza
che mi avete regalato,
l'augurio che vi faccio,
è di fare presto ordine
nei vostri pensieri,
senza rinunciare mai
ad essere giocolieri.