Poesie personali


Scritta da: Samuele Scagliarini
in Poesie (Poesie personali)

Freddo

Vesto canovacci davanti a specchi
io io io sempre io che non sopporto
quel morbido silenzio della mente
"a cosa pensi?" giuro lo stesso
"non penso a niente".

Giorni a tessere parole, giorni ad indossarne
te le regalo come il maglione per l'inverno,
perché io le getterei nel fuoco del bidone all'angolo
per tanto che bruciano le mie notti e le mie tempie.

Merito favole perché so che all'alba non restano.
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    Scritta da: Samuele Scagliarini
    in Poesie (Poesie personali)

    So, here we are tonight, you and me together

    Crepitava la legna
    E con lei il silenzio.

    Non rimandare il disco.

    Al fuoco, la luna
    ed ambra la sua pelle.

    Mogano!

    Mogano tra i capelli,
    attorno le pupille.

    Fuoco lieve e dita
    sui miei contorni.

    Soffiavo sogni
    e respiravo quei mondi
    dove pulsano ventri
    e la gioia delle maree
    dai polpastrelli.

    -Hai mai sentito quei colpi? -

    La bellezza ha orecchini rossi
    E labbra affilatissime.

    Dolce e crudele sorride
    scostando i capelli
    ogni volta che mi prende.

    Crollo supino
    ed il soffitto
    impazza di gemme.
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      Scritta da: Samuele Scagliarini
      in Poesie (Poesie personali)

      Devo smettere di ubriacarmi

      E se fossi fermo a letto con il collo rotto,
      sai le fatalità della vita - e della guida -
      a cui ci sentiamo immuni nelle nostre notti.
      Se stessi come lui adesso e per i prossimi sei anni...
      Verresti a trovarmi? Dovresti pensarmi?
      Ma anche stasera butterò giù il tuo ricordo in un sorso,
      anche stasera tornerò a casa solo, senza rimorso
      per le strade basse delle nostre campagne
      ingoiando la lingua, masticando falangi
      tra quella nebbia che scioglie gl'occhi...
      Tranquilla, non ti chiederò più perché piangi.
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        Scritta da: SERENAQ.
        in Poesie (Poesie personali)

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        I like the way you look at me
        in the glimpse of a soft light
        in the intimate atmosphere of the night
        with so much intensity and penetration.
        I know that we would like it.

        You like the way I look at you,
        when a malicious force grows
        and slowly our fantasy flows,
        making us approach and smile.
        I know that I would like it.

        The gift of a sweet kiss
        becomes a tornado of desire
        which winds us in a fire,
        making us touch and embrace.
        I know that you would like it.

        Caressing our sweaty skin
        Breathing quickly in the heat
        Moving wildly, our heart-beat
        is rising with excitement.
        I know we would like it.

        Mi piace il modo in cui mi guardi
        nel barlume di una luce soffusa
        nell'intima atmosfera della notte
        con così tanta intensità e penetrazione.
        So che ci piacerebbe.
        Ti piace il modo in cui ti guardo
        quando una forza maliziosa cresce
        e lentamente la nostra fantasia vola,
        facendoci avvicinare sorridendo.
        So che mi piacerebbe.
        Il dono di un dolce bacio
        diventa un tornado di desiderio
        che ci avvolge in un fuoco
        facendoci toccare ed abbracciare.
        So che ti piacerebbe.
        Accarezzando la nostra pelle sudata
        respirando velocemente nel caldo
        muovendo selvaggiamente, il nostro battito
        aumenta con eccitazione.
        So che ci piacerebbe.
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          Scritta da: libellula60
          in Poesie (Poesie personali)

          Ti cerco

          Ti cerco
          fra la gente...
          so che esisti, ma non so dove sei,
          né se mai t'incontrerò.
          Fugaci attimi
          e sembra sfiorarti
          poi resti irraggiungibile...
          ... un sogno
          un volo della fantasia.
          Lo straniero dei miei sogni rimani,
          lo sconosciuto
          che dentro me
          tante volte ho incontrato,
          l'impervio sentiero
          che alle alte vette conduce.
          E se dovessi, un giorno incontrarti
          e non riconoscerti,
          tu prendimi la mano,
          mio sogno divenuto realtà...
          e il buio dell'attesa dissolverai
          quando i tuoi occhi
          si fermeranno nei miei
          e il tempo
          e il mondo attorno si fermeranno...
          ... In quel momento saprò
          che per volare così in alto
          era di te che dovevo cercare
          e tu di me.
          Altro, alla vita, non chiederò.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Giusta vendetta

            Dike la dea non fa da tempo il suo lavoro,
            non amministra la giustizia,
            non evita il disordine,
            se può lo crea
            ci vive dentro.
            Si è spogliata della tunica,
            fatta cadere a terra sulla spada.
            Qualcuno saggiamente le ha raccolte,
            ha avvolto la spada nella tunica
            ed ha nascosto tutto
            in attesa della nemesi.
            L'elmo e la bilancia sono nelle mani di chi le ha vinte ai dadi a dike,
            tutti si stanno tassando e ne trattano il riscatto,
            nel frattempo la vendetta ha dato il cambio alla giustizia inerme e latitante.
            Intanto i giustizieri si muovono col buio e nel silenzio,
            nessuno sa chi sono ma fanno bene quel lavoro
            C'è chi propone di giocarsi a dadi anche la tunica e la spada,
            pur di perderli e far si che tutto resti come adesso.
            Composta domenica 27 novembre 2011
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              in Poesie (Poesie personali)

              La camera da lotta

              Non ti parlo più d'amore,
              ti penso d'amore, forse,
              tutto nasce e muore in me.

              Che senso avrebbe parlarti mentre guardi la tv
              o cucini con molta fretta e poca voglia,
              quando si alternano i tuoi mal di testa alla mia stanchezza.
              Accettiamo il nostro agonizzare chiamandolo di volta in volta col primo nome che ci viene in mente,
              ma meglio non parlarne,
              argomento tabù.

              E poi ognuno girato dalla sua parte, che dorma veramente
              o faccia finta,
              sperando venga presto domattina.

              Intanto questo primo passo dell'uno verso l'altro
              si è ormai scocciato di aspettare
              ed è andato da solo a camminare
              in cerca di coppie più sicure.
              Composta domenica 27 novembre 2011
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                in Poesie (Poesie personali)

                Visitaparenti

                Nel cimitero straniero ho pregato i miei cari
                sulla tomba scelta a caso.

                E gli occhi adesso vanno verso le fornaci,
                messi in allarme dal cielo scuro,
                sento un rumore sordo,
                di tuoni,
                un urlo,
                forse è la rabbia dei vinti
                o forse i lamenti degli abitanti del cimitero.

                La zingara fa il suo mestiere
                da faccia di bronzo,
                disturbare chi prega,
                chiedere soldi con insistenza,
                falso dolore in casa del vero dolore.

                A fine giro si ferma.
                accende una candela,
                lascia una elemosina,
                forse spera che il padrone di casa chiuda un occhio
                sulla sua presenza.

                Ed uscendo,
                un sole freddo
                che spacca le pietre come la vita,
                come la vita che ha spaccato il culo a troppi.

                Il sole è color primavera,
                la temperatura no,
                è indietro di mesi.
                Composta domenica 27 novembre 2011
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