Poesie personali


Scritta da: Manuela
in Poesie (Poesie personali)

Dedica

La dedico alla nostra strana ed incredibile amicizia,
alle tue insicurezze,
all'amore che sento,
alla tristezza di doverlo soffocare poiché non ricambiato,
al tuo sorriso e ai miei occhi trasparenti,
a quell'uomo che si accende e mi prende fino a togliermi il respiro, alle risate in compagnia di un amico sincero,
a un futuro migliore per entrambi.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    Cantico d'amore

    Quando t'incontrai... fosti come il sole che sorse all'orizzonte!
    La luce mi avvolse e inabissai in quell'oceano di chiarore,
    tra quei flutti profumati capii l'essenza della mia vita. Così debole, così fragile.

    Dove l'aquila forma il suo nido, il capriolo salta su rupi e precipizi,
    nel ripido burrone solcato da un torrente spumoso
    che scende leggero tra i sassi.

    Il volto accarezzato dall'aria frizzante in quel dì così terso,
    scosse l'animo da indistinta commozioni, profonde, durature,
    aiutando il lume e la ragione nel distinguere il bene dal male.

    Fosti come un vulcano in eruzione la lava mi raggiunse e fu salutare,
    mi sfiorò il respiro e capii il significato di cibo e bevanda.
    Un vago spavento trasparì in quella gioia.

    Come un onda improvvisa del mare in burrasca
    che coglie di sorpresa, mi trascinò con la sua forza
    nel turbinio, rombando e spumeggiando verso riva.

    Il canto dell'allodola salutò il nuovo giorno
    mentre la luccicante brina scivolò lentamente,
    come un vezzo, per strappare baci e carezze.

    Un vento impetuoso scosse i rami delle querce secolari e i faggi
    gli occhi tuoi mi coprirono con la sua dorata e trasparente luce,
    tra il mormorio del torrente nascosto nell'umbratile bosco romito.

    Con sguardi d'amore e cantici di gioia rispecchiavi l'infinito firmamento.
    Una grande e malinconica solitudine mi assalì, sforzò l'anima mia immergendola nella tua,
    rivelò misteri e l'aprì ad aspirazioni sante.

    Nel silenzio della notte ti chiamavo, rispondevi colmando il mio cuore di te.
    Discreto e silenzioso, mi raccogliesti dal nulla.
    E le gioie della creazione si riflessero come in una sorgente.

    Il dolce tocco di una campana pareva scendere dall'alto, come un celeste prodigio abbracciò cielo e terra.
    Mentre nell'empireo con festa solenne, gli angeli con tranquilla ebbrezza, contemplavano
    l'ente supremo, che alitava su di loro la sua splendente intelligenza.

    Quando tutto pare grave e misterioso è tenero osservare la neve che cade a larghe falde,
    fiocchi candidi e puri, coprono ogni cosa, nascondendo i peccati di tutti.
    Non senti più opprimere il cuore da una mano di ghiaccio.

    Mio soccorso, mio rifugio, fascino dolce, penetrante, sfibrante,
    più dell'incanto di un tramonto d'autunno, virtù eletta dello spirito,
    immacolato velo che avvolge il creato: Jesus.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Grazia Finocchiaro
      in Poesie (Poesie personali)

      Fratelli d'Italia

      Tutt'attorno si spandeva oblio
      di separate terre,
      di percorsi privi d'unione,
      di attorciate tegole,
      di gatti al buio che miagolavano ribellione.

      E nel sorgere radioso del mattino
      via via si pacava il passo
      dapprima guerriero,
      unite labbra intonavano Inno Italiano
      a ritmo cardiaco pulsante tra gloria.

      Moltitudine intingeva a perdifiato
      in limpida acqua di sorgente,
      voci di gioia inneggiavano amor patrio,
      alla movenza del vento
      bisbigliavano risanate fronde.

      Dalla sponda
      bianco piumaggio di gabbiani
      trasvolava al tingersi dell'aurora,
      che si amalgamava all'italico canto
      intonato da mille fratelli in alto coro.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Grazia Finocchiaro
        in Poesie (Poesie personali)

        La mia città

        È di te nostalgia profonda
        che mi morde l'anima
        quando il pensiero
        mi sospinge per antiche strade
        e il mio sorriso consola
        la scia cesellata dentro pietre.

        Ho il cardine della città
        varcherò il passaggio
        per dipanare la malinconia
        quando s'aggroviglia tra la zagara.

        Per te scrivo il mio verso
        che per vicoli di menta scorre lieto
        mentre m'avvolge il giardino d'onde
        che ha cullato il primo pianto.

        Finestra sempre schiusa al sole
        è guida al mio vagare,
        maestrale si svela dai monti al mare
        muove parole salate
        allevia il mio palpitare.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Ilaria Rizza
          in Poesie (Poesie personali)

          Al mio fianco

          Il letto è caldo,
          e al mio fianco
          sento un tenue sospiro
          che mi avvolge
          e mi protegge.

          Il profumo del caffè
          invade la stanza e
          con se i primi albori
          del mattino,
          mentre il tuo respiro
          si fa leggero.

          I tuoi occhi si aprono
          con la voglia di veder
          la luce del sole,
          e lentamente
          la mia bocca sfiora
          le tue labbra.
          Composta lunedì 28 marzo 2011
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie personali)

            Tutto tace

            Dietro persiane socchiuse
            i miei occhi scrutano tra le fessure
            strade deserte
            e assolate,
            prive di uomini
            di vegetazione...
            Il tuo silenzio
            è ciò che tutto avvolge
            il mio paesaggio,
            è quel vuoto
            che percorro
            a piedi nudi
            su freddi marmi.
            Composta giovedì 11 agosto 2011
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie personali)

              La casa finale

              E poi magari
              pur di non ammettere che ci ha delusi l'esser noi stessi
              e l'essere perdenti,
              medicati dalla follia
              due volte al giorno,
              daremo colpa al tempo e ai tempi,
              daremo colpa ai fatti,
              a tutto ciò che abbiamo avuto intorno,
              e sarà chi ascolta a giudicare,
              ma non lo capiremo la sentenza,
              meglio per noi,
              morire pazzi,
              che grande fortuna.
              Composta martedì 29 novembre 2011
              Vota la poesia: Commenta
                in Poesie (Poesie personali)

                Giornario

                È stata una buona giornata,
                sono arrivato indenne a sera,
                ciò non significa che oggi non ho aggiunto nessun male ai mali di sempre,
                ed il nulla al mio poco.

                È stato un giorno normale
                come dovrebbe essere la vita,
                ma un giorno non la rappresenta la vita.

                Forse
                è stata una buona giornata,
                sono arrivato a sera,

                È stata una brutta giornata,
                come sempre è la vita,

                Ma è la vita che conta,
                non un solo giorno...
                Composta martedì 29 novembre 2011
                Vota la poesia: Commenta