Poesie personali


Scritta da: Ilaria Daolio
in Poesie (Poesie personali)

Lo scrigno

Cingeva forte a se quel Cuore rosso rubino,
colmo d'amore batteva all'impazzata di felicità sfrenata.
All'improvviso.
Tu orgoglioso di egoismo, hai forzato il destino.
A poco a poco quel Cuore si esaurì,
mutando di forma e colore.
Quasi si spense.
Rinchiuso in quella tetra armatura,
avvolto da un gelido e duro manto,
continuò a battere,
come se fosse imprigionato tra un'incudine e un martello.
Divenne sorgente di lacrime
e lentamente nel tempo si logorò.
Lei, inconsapevole del tesoro,
possiede ora nel petto uno scrigno tutto d'oro.
Il destino sapeva.
Era suo dovere proteggere quel Cuore.
Come un abile fabbro,
da un umile metallo arrugginito,
ha creato e forgiato uno scrigno dorato.
Il destino sapeva.
Quel Cuore andava preservato per chi l'avrebbe veramente Amato.
Composta domenica 11 dicembre 2011
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie personali)

    Il dubbio voluto

    Se sono fuori penso sia meglio farlo dentro,
    al chiuso,
    in mezzo alle cose care.

    Se sono dentro penso sia meglio fuori,
    in un posto nascosto,
    e penso a dove, a come, a quando,
    ma il problema non è il posto,
    il mio è solo un prendere tempo,
    in realtà ho solo una grande paura del gesto.
    Composta domenica 4 dicembre 2011
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie personali)

      Giorno di paga

      Oggi è giorno di paga,
      sono tutti in fila davanti a me.

      i miei creditori
      I miei anni
      i miei sogni traditi
      mio figlio
      i miei genitori
      quelli che ho deluso
      quelli che ho illuso
      i miei insuccessi
      la parte di me che non ho fatto rispettare.

      Oggi è giorno di paga per tutti,
      ma io ho già pagato troppo per troppi
      ho le tasche vuote.
      Composta domenica 4 dicembre 2011
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie personali)

        La soffitta piena d'aria

        Osservo i miei gesti con un occhio diverso,
        sono gli ultimi.

        Ho estratto le mie carte dai bauli,
        le ho sparse per terra,
        ho aspirato le parole per far prima,
        ma le ho confuse.

        L'aria le sta ricomponendo,
        quando saranno pronte
        per farsi leggere e capire
        allora io sarò pronto per sparire.
        Composta martedì 29 novembre 2011
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          La resa

          Non so tendere la mano per stringerla a nuovi alleati,
          ne chiudere il pugno per difendermi,
          o aprirla per avere.

          Non so alzare il braccio a pugno chiuso o mano aperta per adeguarmi ad un colore.

          So soltanto usare le mani per lavorare ed asciugarmi il sudore,
          forse il meno redditizio degli usi.
          Composta martedì 29 novembre 2011
          Vota la poesia: Commenta