Poesie personali


Scritta da: Francesca Zangrandi
in Poesie (Poesie personali)
Ho un cane che a 5 anni ha vissuto già il doppio.
Ho un cane che a 5 anni è stato felice il doppio.
Ho un cane che a 5 anni ha abbaiato il doppio.
Ho un cane che a 5 anni è agitato il doppio.
Ho un cane che a 5 anni ha amato il doppio.
Lo stesso cane che ha il cuore come se avesse 10 anni o più.
Non riesco a spiegare.
Ha amato il doppio... Ha amato per due vite.
Composta sabato 11 febbraio 2012
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: cucciola75
    in Poesie (Poesie personali)

    Italia mia

    Ho girovagato per parecchie nazioni, ho visitato posti incantevoli, ma credetemi, l'Italia è unica, splendida, non ha eguali la nostra nazione, mentre scrivo è forte l'emozione. La gente qui ha un grande cuore, aiuta il prossimo con amore. La cucina dal nord al sud è favolosa tu, Italia mia sei una rosa preziosa. Con orgoglio in alto sventolo la nostra bandiera gridando a gran voce sono Italiana e ne sono fiera sono Italiana e ne sono felice è, il mio cuor che ve lo dice.
    Con semplici parole voglio dire al mondo quanto è grande l'amore che sento per la mia nazione che non cambierei per nessuna ragione, non dimentichiamo poi la nostra squadra di pallone che ci regala gioia ed emozione. Italia Italia mia, sei grande, sei la vita mia.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: catlan
      in Poesie (Poesie personali)

      Italia? No, grazie!

      Italia, paese dal bel territorio e dalla grande ricchezza
      rovinato da gente disonesta e di notevole bassezza.
      È grazie a questo tipo di gentaglia
      che in Europa siam considerati rantumaglia.
      No, no, mi dispiace, ma io...
      Non voglio esser paragonato ai mafiosi
      non voglio esser mischiato coi collusi.
      Non voglio esser schiavo della delinquenza
      voglio esser libero e non fare penitenza.
      Non voglio esser chiamato "mandolino"
      strumento musicale canzonatorio, invece che culo di donna sopraffino.
      Non voglio esser chiamato "spaghetti"
      ho tanti pregi e non solo dei difetti.
      Non voglio esser considerato nullafacente
      oltre a me, c'è un sacco di brava gente.
      Non voglio esser considerato uno zimbello
      ma voglio che uno straniero mi consideri un fratello
      e non un pericolo da evitare
      solo perché da noi vige il malaffare.
      Permettetemi di dissociarmi da questo stato
      e sperare che dir ciò che mi sta sul gozzo non sia reato.
      Qui c'è gente che è molto di più
      gente di grande onestà e parecchie virtù.
      Gente che lavora da mattina a sera
      gente che vorrebbe che lo stato non fosse una chimera.
      Qui c'è gente di notevole spessore e grande intelletto
      gente che meriterebbe comprensione e rispetto
      e non esser presa in giro
      perché, a causa di alcuni, il mondo ci tiene sotto tiro.
      Abitare in questo stato è come portare un vestito stretto
      lo dico con sincerità e non per dispetto.
      Lasciatemi urlare la mia impotenza
      e lasciate che questo grido non passi nell'indifferenza
      perché a volte mi sento un cane con la rogna...
      perché esser italiano mi sembra quasi una vergogna.
      Composta venerdì 10 febbraio 2012
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: margherita1
        in Poesie (Poesie personali)

        Nascosti nel tempo

        La nostra casa è in cima al monte
        perché nessuno ci possa trovare,
        distesi tra fronde del bosco
        sulla mia bocca sussurra più piano
        così che nessuno ci possa sentire.
        Guarda stanotte che notte lassù
        non serve la luce col chiarore che c'è,
        anzi spegni l'ultima stella
        così che nessuno ci possa vedere
        tra bianche lenzuola disfatte
        ferma quest'attimo, fallo per me,
        così che il tempo ci passi vicino
        senza rubarci l'alba che verrà.
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          Amaro ricordo

          Adesso seppellisco questo mostro,
          l'odio che hai sortito,
          l'amaro che hai lasciato in bocca,
          il disgusto di un cattivo ricordo.
          Non mi rialzerò facilmente
          da queste ondate di tormenti
          e gusterò la rabbia fino all'ultimo
          frammento custodito
          per poi lasciare che canti neri
          di usignoli inferociti
          mi travolgano
          e rimangano trafitte da lame
          nel più tenebroso dei tuoi crudeli fendenti.
          Rimarrai senza fiato al momento del mio risveglio
          ed io negherò la tua esistenza,
          i tuoi occhi lucenti
          per poter trovare riparo
          nei miei che hanno speso in barili
          di lacrime ghiacciate.
          Adesso ho le redini di questo
          passato ubbidiente.
          Sarà come sotterrare gioielli,
          rubini
          e diamanti di un ricco tormentato.
          Composta venerdì 5 agosto 2011
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: L. Orlandi
            in Poesie (Poesie personali)

            Poesia per la mia voce

            Ora è piccola, ma crescerà.

            Ora è bassa e calma
            onde marine in un giorno di sole
            chiaccherano della luna che verrà,
            bramose di tempesta,
            desiderose di essere aquila.

            Dalle nuvole,
            scattante arriva a terra
            per afferrare un topolino.

            Un sasso blocca il flusso,
            pesante macigno
            accanto al mio cuore,
            si smuoverà
            con alito di vento.
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie personali)
              È una creatura assurda
              ha bisogno di molta sofferenza
              e poi ancora non gli basta
              ha bisogno di odio e amore,
              in alternanza,
              come se questa piccola tensione verso l'alto
              fosse l'unica a mantenerlo desto.
              Appena s'accende la coscienza del mostro
              si desta in lui la rabbia
              ma poi di nuovo ricade
              in questo gioco strano, in questo destino umano.

              Noi possiamo tagliare la corda del dolore
              perché non siamo fatti per soffrire
              ma per gioire.
              Vota la poesia: Commenta