Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)
I ricordi,
nel passar dei giorni
lentamente vanno.
vanno come bianche vele
dal vento sospinte e,
leggere, verso l'orizzonte
s'allontanano,
ove mare e cielo s'uniscono.
così, lentamente,
vorrei lasciarti andare,
verso l'orizzonte
sempre visibile,
come visibili sono
i ricordi che
a te mi legano.
lasciarti andare,
come forma indistinta
nella bruma che,
nel grigio tutto avvolge.
lasciarti andare,
col cuore colmo di ansia,
con la mente che ricorda,
la paura di non ricordare,
la tristezza di momenti,
la gioia di averti avuta accanto,
e sono questi sentimenti
che a te mi legano
a farti, lentamente,
lontano andare,
ma sempre a me vicina.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Appunto... Signore

    Appunto Signore.
    Questo è il punto del problema da risolvere
    non so capire dove piazzare virgole e punteggiature
    per il futuro del mio domani.

    Non so ma io vorrei vivere in un istante nell'avere
    il dono, malgrado tutto al di là del tempo per sapere,
    anche se il dopo è già vissuto l'imparato da programmare,
    la vita al fine per chi? Sarà offerta Bella!

    Ahimè!

    Pur di corsa nella fretta nulla trapeli di niente se ci è
    concesso viverla la vita eterea sarà liscia fasulla ooh Dio,
    indesiderabilmente vuoti fantasmi in tre Dementi scemi
    per navigate fantasie sui siti internet, saranno i disabili...

    Della letteratura sulla terra poi esclusi
    rimaniamo al limitare come le mele mangiate
    dal paradiso terrestre come un sogno morsicato
    all'occhiello prelibato.

    Sentimenti di gusto al piacere delle emozioni
    con il tono della mia voce ti scrivo cercando
    l'effetto delle parole per dare giusta universalità.

    Al mio dolore arreso all'infinito eterno errore
    del mio vivere questa vita che triste alla noia
    tu non hai nascosto alla morte per le care emozioni.

    Signore!... Ci penso io sensatamente
    per me
    gravando il mio algido amare l'amore.
    Composta martedì 7 febbraio 2012
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      Scritta da: Elisabetta R.
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      Notte dell'Angelo

      Notte, oh notte fredda!

      Duole la testa, gli occhi,
      la schiena e le mani.
      Non è arrivato stasera
      mentre la nebbia passeggia
      tra gli alberi bui.

      Passano scene di sogni,
      di film, di gesti andati.
      Rivedo i passi, le suole,
      le corse.
      Sento l'eco delle risate.

      Riscopro gli abbracci per
      quel vetro
      che affaccia sul retro.
      Duole la testa
      in questa notte dell'Angelo
      dove scappare da Dio
      riporta a Lui.

      Notte, oh notte
      di stanche speranze!
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        Scritta da: Luigi Principe
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        Rituali e pavimento

        Saresti forse più libera
        con qualche giorno in più di pace
        abituata al tuo destino quotidiano
        con la speranza a profanare questo tempio del dolore.
        Il futuro è fatto d'attimi
        messi in fila uno dopo l'altro
        fanno il resto degli anni.
        Senza rituali e pause
        contrasti e notti passate sul pavimento
        senza attimi memorabili
        i nostri anni sarebbero infiniti.
        Composta giovedì 22 settembre 2011
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          Scritta da: Terry Di Vetta
          in Poesie (Poesie personali)

          Pensiero

          Pensiero,
          ti scaccio via
          dalla mia mente.
          Ricordi e nostalgia,
          andate via!
          Nel buio della notte,
          porte e finestre aperte...
          Ti sogno...
          Il sogno non lo puoi gestire,
          non chiede permesso,
          entra prepotente,
          pretende,
          non vuol morire.
          Allora come adesso,
          tutto è concesso!
          Pensiero,
          mi hai rubato l'anima,
          non posso più mandarti via,
          fai parte della vita mia!
          Composta venerdì 3 febbraio 2012
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            Scritta da: Marilena Aiello
            in Poesie (Poesie personali)

            Istanti

            Colleziono quei pochi preziosi istanti in cui mi lascio cullare dall'illusione di averti
            mani solitamente calde che, incredule, tremano dall'emozione di essere fredde
            sorrisi accennati, subito rubati dalle tue spalle che si allontanano, nuca desiderata dal mio respiro
            brevi abbracci che vendo a me stessa come eternità e sei già sparito
            torna la pioggia, ma io non la sento più
            torna il sole, ma chi lo vuole.
            Composta lunedì 6 febbraio 2012
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