Poesie d'Autore


Scritta da: Alessandro
in Poesie (Poesie d'Autore)

Il dono dell'amore

Era un giorno come tanti nel passeggiare sotto un cielo di nuvole bianche lucenti tale stelle cadenti ti abbandonasti in credula al cieco destino dell'improvviso apparire di un bagliore di luce che ti cinse e spinse fra le braccia dell'amore gioia di lacrime il tuo viso rigarono mentre nel petto l'inimmaginabile dono dell'amore stringevi. Al risveglio il frutto accarezzavi dell'amore tuo innocente sorriso di una tenera bambina.
Composta sabato 16 novembre 2019
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    Scritta da: Mauro Lo Sole
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Fiocchi di neve

    Fiocchi di neve scendono lentamente lentamente... posandosi uno dopo l'altro sul grande campanile della piccola chiesa rossa... colorandolo di bianco... rendendo l'atmosfera magica al suono delle campane... attorno alla suggestiva guglia imbiancata... dalla neve.
    Composta sabato 23 novembre 2019
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      Scritta da: Antonio Belsito
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      La mia carta di identità
      canta un inno stonato
      recita la storia di un'anagrafe
      in un combinato di numeri e lettere
      a ricordare che sono nato.
      La mia carta di identità
      è la solitudine di uno status
      l'apparenza di uno Stato
      la formale presenza
      di un'assenza.
      La mia carta di identità
      è già ciò che è stato
      di un bambino
      e di un adulto fottuto.
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        Scritta da: Cetty Cannatella
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Nessun bambino sceglie

        "E quando un bambino nasce in questo mondo, non ha la minima idea del colore della pelle in cui vive."
        Né in quale nazione o in quale Dio credere o non credere.

        Ecco che dico ai potenti...
        Ai popoli che guardano e permettono genocidi
        Ai razzisti...
        Ascoltate le voci degli innocenti, i pianti disperati dei bambini, sono trascorsi secoli e ancora piangono le guerre e i crimini dei malvagi.
        E se per caso volgete lo sguardo al cielo vergognatevi.
        Composta martedì 29 ottobre 2019
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Io unita di parole orrende
          ansante di clamore: io che conosco
          baratri e sonde per l'incalcolata
          nudità dei remoti Paradisi,
          sospirosa bellezza,
          driade dai fuggevoli pensieri,
          consanguinea dei pioppi, alle betulle
          forte mite sorella,
          io che cedo il mio nome alle natanti
          filiazioni dell'onde,
          nuda baccante delle mie paure
          e fulgore d'alloro ed inebriato
          lento corso di stelle, io sempreviva,
          segno zodiacale, da immane
          ira protetta, deità del grido:
          spietata ho verghe di incorrotta fama
          e superbi destrieri al mio cammino.
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