Poesie d'Autore


Scritta da: dantino
in Poesie (Poesie d'Autore)
E la stanchezza mi prese di corsa, e mi condusse veloce al mio destino,
cercandomi il riposo dalla guerra, per ritrovarmi finalmente solo.
Che poi, io mi conosco, nel cammino, un'infermiera è capace che mi trovi, per medicarmi il cuore e ricomporlo, uguale a quand'ero bambino
Io ci sapevo fare con l'amore, amavo tutto e tutti, d'altronde, com'è naturale, non come adesso che ho sentimento usato e fiato corto, acido e vecchio, con i pensieri stanchi in cerca di riposo, sopra ad un malinconico cuscino.
Composta martedì 31 dicembre 2019
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    Scritta da: Bernardo Panzeca
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La fine dell'anno

    Solo a guardar dall'alto
    si intravede
    Chi corre fori
    e chi ascolta gli amori.
    Da dietro un cristallo rigato
    da pioggia e foglie bianche
    C'è sempre chi silenzioso
    ritorna al tempo giocoso.
    Quando dentro l'occhi
    Non vi era che neve a fiocchi
    e al mattino della fine
    non ci si trovava
    Mai al confine.
    Perché per chi è piccino
    Non vi è futuro che sia vicino.
    E anche i pensieri bruti
    non sono altro
    che Simpatici beccuti.
    Chi invece corre fori
    ansioso e frettoloso
    Dimentica che ai cori
    Po' esser assai fatale
    E tanto più tanto brutale.
    E nient'altro che odori
    riesce a percepire
    al cospetto dei fiori,
    Quando in realtà
    A dirla proprio tutta
    se si domanda al core,
    Il più grande degli amici,
    È sempre stato il fiore!
    Sempre pronto ad ascoltare
    abbracciare, confortare
    Chi con esso
    In silenzio si è voluto confidare.
    La fine dell'anno
    Non fa proprio per i piccini,
    È un giorno per vecchi animi
    sguardi nostalgici
    e ricordi magici.
    La fine dell'anno
    è com'è per come è nata,
    una fredda e veloce giornata.
    Composta lunedì 30 dicembre 2019
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      Scritta da: dantino
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Non chiamarmi

      Possiedo una scusa per vivere ed una scusa per dormire. La memoria debole che non insegna. Sono un guerriero di pace. Piove sopra ad ogni mio passo, la solitudine degli scontenti. Un albero fa da confine, al mio pensiero che si perde. Chiamami di più di quanto mi chiami, mi accontento di te, che non mi hai mai chiamato.
      Composta domenica 22 dicembre 2019
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        Scritta da: dantino
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Uomo

        Quale cosa più triste, d'avere il bisogno d'amare e non poterlo fare? Oh uomo che divori il tuo tempo nelle stanze comuni, non avrai che il bisogno d'avere bisogno, nei corridoi del tuo continuo torto. Camminerai a testa china per non aver la forza di guardare, il tempo lento della vigliaccheria che per comodità ti assale.
        Composta domenica 22 dicembre 2019
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          Scritta da: dantino
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Madre

          Prese la mia mano e dall'oblio mi trasformò in un principe destinato ai draghi. Madre, tu mi facesti forte del tuo amore, affinché potessi affrontar le insidie e la condanna d'essere mortale. Mi preparasti all'odio ed all'amore, alla sconfitta finale, ch'oggi devo sopportare.
          Composta domenica 22 dicembre 2019
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            Scritta da: Oriella Beretta
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Ho riconosciuto

            Ho riconosciuto le tue braccia,
            mentre mi stringevano forte,
            ogni volta che mi sentivo persa.
            Ho riconosciuto le tue mani
            quando le sentivo
            accarezzarmi il viso
            ed asciugarmi le lacrime.
            Ho riconosciuto il tuo cuore
            quando intorno a me
            c'era solo il buio.
            Ed ho riconosciuto il tuo sorriso
            ogni volta che credevo
            di essere rimasta sola.
            Composta venerdì 20 dicembre 2019
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              L'insieme di me

              Ti osservo scorgendoti fra le soffuse luci notturne, mentre dormi tranquillo, nel sonno di un bambino che pecca d'innocenza. Mi avvicino ammirandoti nel morbido respiro, ti venero estasiato, quasi incredulo che noi umani spesso disumani si possa arrivare a tanto, a creare la nostra ragione di vita. Accarezzo gli angelici capelli biondi, scovo in te molto di me, abbozzo un sorriso e avverto i miei occhi traboccare d'amore. Sei il punto fermo che mi nega la solitudine, il centro di un mondo che mi si è sgretolato attorno, del quale evito le macerie, andando avanti consapevole che potrei ferirmi ancora. Ho riposto speranze in un sogno che oggi sta diventando un incubo, dove non ci sono vincitori o vinti ma un'ingiusta giustizia. Ho frammenti polverizzati di quello che è stato un cuore, mi sento smarrito nel sentiero dell'esistenza, tante domande e nessuna risposta, se non la tua essenza, la promessa che saremo per sempre. Oltre ogni confine invalicabile scaleremo le montagne della vita, un giorno scenderemo a valle e tutto sarà più semplice. Mi accoccolo vicino e ti stringo a me, daniele sei la parte di me che non mollo, che mi rende forte e mi ha reso l'uomo che sono.
              Composta venerdì 13 dicembre 2019
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                Scritta da: P. Metallo
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Nel buio immenso

                Un buio immenso e tanti suoni nella testa,
                lei impara a distinguerli e non protesta.
                Con i suoi occhi vede un mondo diverso
                ed ogni giorno ci nuota controverso
                C'è chi nel buio più immenso e profondo
                immagina dai suoni e ci vede un mondo.
                C'è chi contro i pronostici ci lotta ogni giorno
                perché se ne frega delle persone attorno.
                Chi giudica senza conosce il passato,
                in questo mondo non ha mai lottato.
                Non ne conosce il vero significato,
                perché di qualcosa gli è stato privato.
                C'è chi abbatte i propri limiti con forza,
                e chi nemmeno sa di averli e non si sforza.
                Chi giudica dalle apparenze non sa neppure,
                che potrà guardare il mondo solo dalle fessure.
                Non notando che il loro muro sta cadendo,
                perché ad altre chiacchiere stanno credendo.
                Mentre chi ha imparato a non sentir il parere altrui,
                sa benissimo come affrontar i periodi bui.
                Composta giovedì 12 dicembre 2019
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