Poesie d'Autore


Scritta da: Cristina Metta
in Poesie (Poesie d'Autore)

Lettere mai scritte a un amore che verrà

Words are flying low my late night love
accarezzano l'aria come un corpo
che respinge il male per proteggere chi ama
sono mari dell'immaginario
mai adirati con gli innamorati strafottenti
dei loro abissi tesori

mi lascia senza fiato
l'aria in cui sento la tua presenza
ho come un fuoco
incensi come batuffoli d'oleandro alla scintilla del lungo sognare
una specie di cerchio che arde nella mia corsa verso l'alba
... lo attraverso
ed è come attraversare mondi di colori diversi
in cui il mio nome non è mai stato scritto per il tuo destino
attendo la notte
febbrile e gioioso
chiudo le palpebre col peso della mia fragile mortalità
col peso della impotenza contro i forti del plagio
o delle ostentazioni prive di bellezze
speranzoso ci sia una botte d'ambrosia
per quelli con fede nei sensi
qualcosa che ubriachi il cuore con miraggi di altre dimensioni
dove essere amanti immortali
mai sbranati dai denti della morte
però
tu non ti trovi in quel sogno
sparisci appena ti penso
appena accenno alla tua forma vicino al mio corpo
che mi sproni i battiti alzare il gomito fino a provocare
desiderio

therè s an angel sleeping in my bed tonight
a funny sexy moon is watching us
i'm so tired of being alone
need a rough lightning
so all my nightmares will swept away

words are flying low my late night love
finisco col vendermi alla musica per un boccone di batti
ogni refrain chiama dai cieli le entità non ancora risolte con la vita lasciata
cibo per i fantasmi
voglio essere
se da amante non io non ti scaldo
perché non ci sei
nemmeno al mattino quando apro gli occhi
nemmeno nelle canzoni dentro l'auto cucita al traffico
con idioti come ricamo delle giornate
che non hanno più neve
non hanno più piogge
ma solo fumi
neri scuri fumi sopra il cielo blu
dove sta la mia porta di brandeburgo aperta su un eden di poeti

ehi fatti dare un morso a quello sguardo che mi cerca
chiama i pompieri sto per incendiare la città
qui fa freddo c come dopo una guerra ma senza morti
chiama in aiuto la pioggia
ma sappi che resterà incastrata tra le nuvole
persino loro si schifano di bagnare il cemento...
ehi
sono sempre un animo fragile
sono carne cruda facilmente feribile...
ma quando chiami i miei occhi a salvarti
tutti gli inverni temono il passo che ti rincorre
nemmeno il tempo per una sigaretta
cammino veloce
volo quasi
sulla sensazione che se non lo facessi
ti perderei per sempre
...
uccidimi scappando
oppure aspettami
i'm so tired of being alone
need a rough lightning
so all my nightmares will swept away
dammi tutti i sogni con un bacio

ecco perché corro
nulla potrebbe fermarmi
... scappa e sentenzia la mia fine
oppure fermati al mio ti amo

... siamo solo altri due che occupano la via lattea di desio.
Composta giovedì 6 febbraio 2020
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    Scritta da: Fabrizio Tacconelli
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Amiamoci adesso - andrea g.
    Testo: (f. Tacconelli/c. Muti pascarelli)
    musica e arrangiamenti: (f. Tacconelli)

    adesso guardami
    non dirmi nulla che non sia
    esattamente qui
    in questa stanza con me
    adesso stringimi
    respiro insieme a te
    non dirmi perché sei qui
    e se resterai

    per sempre o sarà
    quell'attimo di noi
    che esploderà

    amiamoci adesso
    come due viaggiatori
    senza identità
    amiamoci adesso
    siamo noi i confini
    di questa nuova terra

    adesso muoviti
    non voglio nulla di più
    che sentirti
    intensamente
    adesso cadi giù
    tra queste lenzuola
    fammi sentire
    il sapore di noi

    per sempre o sarà
    il tempo di un momento
    che resterà

    amiamoci adesso
    stranieri in ciò che siamo
    tocchiamo la verità
    amiamoci adesso
    lasciamo graffi sulla pelle
    e dentro l'anima
    amiamoci adesso
    anche se tornerai
    dove non ci siamo noi
    amiamoci adesso
    e tutto ciò che resta
    è il senso di noi

    forse ci perderemo
    legati nei chissà
    e ci rincontreremo
    per l'eternità

    amiamoci adesso
    come due viaggiatori
    senza identità
    amiamoci adesso
    siamo noi i confini
    di questa nuova terra
    amiamoci adesso
    e tutto ciò che resta
    è il senso di noi.
    Composta domenica 2 febbraio 2020
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      Scritta da: Carmen Tessitore
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Piove, piove
      sento le gocce
      saltare sul davanzale.

      Piove, piove
      sento in lontananza
      delle ruote
      scivolare sull asfalto.

      Piove ancora
      salgo le scale
      con i miei calzini
      di lana.
      Il tonfo leggero
      di ogni passo
      sul marmo.

      Piove...
      ma mi nascondo
      sotto le coperte.

      Accendo una candela
      e apro un libro
      la luce soffusa
      mi coccola...

      piove piove
      e non smette più.
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        Scritta da: Carmen Tessitore
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Ricordi Sardi 2018

        Volano le api
        da un fiore all altro
        si apre un oleandro
        si infrangono le onde
        e tu lascia le tue impronte.
        Respira per prendere aria
        velocemente
        per ritornare ad immergerti
        tra sale e bolle
        in questo mare
        che sembra ti chiami.
        Allunga la mano
        e prendi un riccio di mare.
        Spalmati con la sabbia
        questo quarzo
        al profumo di mare,
        tra i capelli
        tra le dita
        tra le pelle.
        Fotografa, guarda le costellazioni
        mentre si riflettono nel mare.
        E la luna
        si ammira increspata dall alto.
        Inebriati di ogni attimo.
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          Scritta da: Carmen Tessitore
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Una donna con un lungo vestito nero
          la vedo fumare da un balcone
          in questa fredda notte di inizio ottobre
          affacciata guarda le macchine scorrere sotto casa
          che illuminano le strade
          mentre il suo fumo
          annebbia la sua vista e il suo volto.
          Io la vedo...
          chissà a cosa starà pensando.
          Io lo so...
          conosco i miei pensieri.
          C'è una musica soul che mi sta accompagnando
          come se ci fosse una band
          che suona di fronte a me.
          Mi godo questa campagna buia
          mentre un capannone
          illumina la sua insegna con luci intermittenti e la benzina
          sempre poca
          mi mette in ansia.
          Spero di arrivare a casa.
          Cambio traccia intanto
          questo gelo mi brucia la pelle
          questo semaforo
          mi brucia gli occhi
          i miei contorni da una luce
          di un telefonino...
          questo buio intorno che mi accompagna.
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            Scritta da: M. Gamba
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Vedo

            Vedo
            vedo la folla, che cammina e dice,
            e guarda, e parla, e fruscia in un più grande rumore;
            vedo uomini e donne, e ragazzi, e bimbi; loro soffrono, e gioiscono, e amano, nella loro unica ed irripetibile esistenza, di cui nemmeno loro sanno;
            vedo un'umanità confusa ed indistinta che piano, piano si distingue in uomini e donne, e ragazzi, e bimbi; cammina, e va, e cerca, un luogo che somigli alla felicità;
            vedo te, improvvisa apparizione, bella, e intensa, e fuggente che si porta via il mio sguardo. Io non cammino più, non vado più, non cerco più.
            Composta venerdì 10 gennaio 2020
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              Scritta da: Andrea De Candia
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Dove arriva il mio urlo di silenzio?
              Una catena di vuoto infinito,
              un cadere pesante illimitato
              ai piedi fissi del piombo del buio,
              ecco, non so più piangere la luce,
              le stelle sono la mia nostalgia,
              la luna, un preavviso di cadavere.
              Ma la sete mi allaccia alla salvezza:
              bevo allo stagno della mia preghiera,
              e tutti i fiori e i ciuffi d'erba attorno
              sono sussurri materializzati,
              e quando finalmente mi rialzo
              dalla pausa della contemplazione
              ritorna al labbro un gusto d'amarezza.
              Ciondolo sulla strada dell'insonnia,
              porto le mani al volto disperato,
              nessuno c'era e nessuno c'è ancora.
              Eppure so che mi potrei donare.
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                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Il tuo pilastro

                Mi trapassano i tuoi tristi occhi in queste intense giornate che sanno d'incertezza. Ci teniamo le mani, avvinghiandole l'una all'altra, come per sorreggerci, quasi a sollevarci da questo mondo malvagio. Ci serriamo in un abbraccio che parla di tutto e non ci diciamo niente, consapevoli che le parole spesso siano inutili. Ti prometto e mantengo, al di là di ogni confine spazio temporale, questa spalla, nuova, sconosciuta ma vera. Sei caduto troppe volte appoggiandoti su chimere. Adesso non ti attendono inganni o false verità, puoi appoggiarti a me, sarò la colonna che non hai ancora trovato, curerò e guarirò ogni tua ferita che ti hanno portato a tanta giustificata sfiducia.
                Composta mercoledì 15 gennaio 2020
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