Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Donna

Donna,
potranno spezzarti le ali
ma non potranno
impedirti di volare.

Donna,
potranno ferirti
ma non fermeranno
i tuoi sogni.

Donna,
potranno seppellirti
sotto cenere e fango
ma tu continuerai
il tuo canto.

Donna,
umiliata e offesa
ti rialzerai,
calpestata e ferita
risorgerai,
SEMPRE RISORGERAI
perché la vita è in te.

Come la terra
accogli il seme,
dentro il tuo ventre
custodisci la vita,
amore e nutrimento
dona il tuo seno
effimero messaggio
per l'uomo di domani.

Crocifissa hai spezzato
i confini del mondo
squarciando il cielo
con il tuo sguardo.
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La valigia

    Un viaggio, cambio la mia vita, con coraggio riempio la valigia
    Metto cose per me preziose
    cose che magari sembrano inutili
    il tempo che mi è costato pensare e cercare di partire
    un fiore che hai lasciato appassire
    un profumo che è stato sempre difficile sentire
    per quei momenti, sempre pochi che mi hai voluto regalare
    eppure ti ho amato da morire
    e quel mio aspettare dietro ai vetri appannati, cercando di capire
    ora dormi, non voglio svegliarti, un ultimo bacio e potrei ripensare
    meglio uscire dalla tua vita senza farmi sentire.
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      per non dimenticare

      Il segno su ogni porta
      come fossimo carne da macello
      pronta ad essere scuoiati
      colpevoli solo di esser nati
      ammassati senza chiedere il nome
      con intere famiglie
      sopra camion sgangherati.
      Poi il treno, senza piangere e senza fermate
      il freddo intenso per intere giornate.
      poi le voci di soldati, senza capire
      la discesa dal treno
      Separati, questo forse il più grande dolore
      pronti a morire.
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        Scritta da: Anna De Santis
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Io sono

        Sono un otre in cui Eolo rinchiuse il vento
        sono l'urlo che rimase in gola prima dello spavento
        sono quella nuvola piena di pioggia che da un fulmine aspetta d'essere colpita
        per liberarsi e piangere finalmente sulla sua vita.
        Sono la corda che viene tirata
        da uguali forze e mai caduta
        sono la sabbia che brucia al sole
        e non si riesce a tenere nelle mani quando si vuole.
        Sono la pietra che sempre hai lanciato
        colpendo lo specchio d'acqua come un disperato
        disegnando un cerchio che si è propagato.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          A piedi nudi

          In questa sera che timida scolora
          m'avvolge, come un manto,
          la tristezza
          e tu, amore mio,
          sempre al mio fianco,
          mi porgi la tua mano
          e mi consoli, aspettando
          di nuovo il mio sorriso.

          Rovi pungenti
          ho messo alla mia porta
          prigioniera di sogni
          a tinte forti.

          A piedi nudi
          dovrò adesso camminare
          ma, prima ancora,
          che spuntino ferite,
          per rendermi più facile il cammino,
          fra le tue braccia mi solleverai.

          Regalami carezze tra le ciglia
          per frantumare lacrime e pensieri,
          in questa sera che timida scolora.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Nel respiro delle stelle
            Ti ho cercato
            e nel languore del cielo
            quando il cielo è ancora
            assonnato,
            nelle limpide aurore
            dei mattini d'estate.

            Ancora Ti cerco
            nel fragore del mare
            che sullo scoglio
            s'infrange
            e nelle gocce di rugiada
            su petali e prati adagiate
            come lacrime ridenti
            ad acquietar l'arsura.

            Così si dilata il desiderio,
            nostalgia incandescente
            di Te.

            Non fa rumore la pena
            nell'arcano silenzio della
            notte.
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Hacuna Matata

              Conosco uomini che percorrono
              strade tortuose, sospese
              tra terra e cielo,
              come equilibristi sulla corda tesa
              camminano carezzando gli ostacoli.
              La luce del sole, nei loro occhi,
              racchiudono e nelle tenebre della notte,
              in silenzio, tengono il cuore in mano.
              Conosco uomini che sanno volare in alto
              ben oltre le cime dei baobab,
              non stringono in pugno diamanti
              ma il loro nudo sorriso regalano al mondo
              per dar luce alle aurore
              di quest'oscuro millennio.
              Ripetono un grido sommesso
              di speranza soffuso, come tatuaggio
              nell'anima inciso:

              "HACUNA MATATA"
              "NON C'È PROBLEMA"

              "Hacuna matata" è questo il tam-tam
              che trasmettono al mondo,
              è questa la loro bandiera,
              vessillo iridato di pace e d'amore.

              Ed è là, dove il sole all'orizzonte s'inchina
              a baciare la terra africana
              e la memoria sanguina e grida
              lo strazio di un travaglio
              che ha sconquassato la vita,
              dove il vento culla il pianto dei bambini
              dagli occhi immensi come la loro fame,
              là, questi uomini hanno lasciato
              il loro sorriso scolpito nel sogno
              di un mondo migliore.
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                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Vorrei.....

                Vorrei regalarti
                arcobaleni lucenti
                intrisi di pioggia
                or, ora cessata
                e scaglie di sole,
                e spicchi di cielo,
                fragranti di terra
                ancora bagnata.

                Vorrei regalarti
                il soffio del vento
                affinché giocando
                nei tuoi capelli
                possa portarti
                le mie carezze.

                Vorrei illuminare
                i tuoi occhi stanchi
                sfogliando il velo
                di malinconia
                asciugar la rugiada
                che li bagna
                e specchiandomi
                nel tuo sguardo limpido
                carpirne la sua tristezza.
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