Poesie d'Autore


in Poesie (Poesie d'Autore)

Io non ti chiedo

Io non ti chiedo di portarmi
una stella celeste,
solo ti chiedo di riempire
il mio spazio con la tua luce.
Io non ti chiedo di firmarmi
dieci fogli grigi per poter amare,
solo chiedo che tu ami
le colombe che amo osservare.
Dal passato non lo nego
ci arriverà un giorno il futuro
e del presente
cosa importa alla gente
se non fanno altro che parlare.
Io non ti chiedo.
Segui quest'attimo colmandolo di motivi per respirare, non concederti, non negarti
non parlare solo per parlare.
Io non ti chiedo di andarmi a prendere
una stella celeste
solo chiedo che il mio spazio
sia pieno della tua luce.
Composta venerdì 18 gennaio 2013
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    Scritta da: Salvatore Orefice
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Amore vero

    Bello l'amore che ti prende in pieno
    Che non ti dà nemmeno il respiro
    Amore vero non più prese in giro
    Che ti contamina come veleno  

    Viverlo senza che alcun metta freno
    Questo è l'amore che da sempre aspiro
    Legato a te mentre emetti un sospiro
    Abbandonato sull'offerto seno  

    Fino alla fine del resto dei giorni
    Il tuo sapore  vorrei percepire
    Intrappolato a quel dolce sorriso  

    Davanti a me solamente il tuo viso
    Una speranza un amor da carpire
    I nostri sogni da rendere eterni.
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      Scritta da: Anonimo Me
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Dove è la terra

      Dove è la terra
      degli antichi dei
      e dei bambini dalla risata allegra
      nella miseria nera?
      Dove è la terra
      della mia fanciullezza
      e dello sguardo malizioso
      ed invitante delle fanciulle,
      gemme sull'albero della vita?
      Dove è quella terra,
      se non nella memoria
      di chi è stato confinato
      nell'isola del vivere quotidiano.
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        Scritta da: Anonimo Me
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Chi è quell'uomo

        Chi è quell'uomo
        dallo sguardo severo,
        manifestazione di un antico dolore?
        Ha l'aspetto di uno straniero,
        ma vive tra noi,
        si può dire da sempre.
        "Vieni qui! Siediti con noi!
        Bevi il nostro vino,
        assaggia il nostro pane.
        Ma non raccontarci nulla di te.
        Siediti con noi e canta
        le nostre canzoni.
        Se non conosci le parole
        Te le suggeriamo noi."
        Un sorso di vino
        tira l'altro;
        il pane diventa più buono;
        le canzoni seguono la loro musica
        e lo sguardo severo
        si trasfigura in un sorriso
        fino a sublimarsi
        in una gioiosa risata.
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          Scritta da: Anonimo Me
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Oltre i confini

          In quella zona del giorno,
          che qualcuno confonde,
          per il colore rosseggiante,
          con il partorire del Sole
          dal ventre del Cielo;
          in quella zona del giorno,
          dove il tramonto si avvia
          a cedere il suo posto
          alla prepotente sera,
          preludio della serena
          e violenta notte,
          si intravede il fantasma
          di un'ombra, di quell'uomo che fu
          forse un ladro, forse un assassino,
          o semplicemente un povero cristo,
          come ce ne sono tanti.
          E l'ombra cammina in dolce compagnia,
          come se fosse meno amaro
          il sapore del proprio dolore,
          quando ci illudiamo
          di non essere soli.
          E le due ombre, fantasmi
          Di quello che furono Adamo ed Eva,
          a passi striscianti giungono
          dove ormai l'albero del frutto
          proibito è secco e dimenticato
          e il serpente si morde la coda
          con ancora l'illusione di essere
          il simbolo dell'eterno male.
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            Scritta da: Anonimo Me
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            L'onda

            Ho plasmato con sabbia
            e l'acqua del mare
            un simulacro:
            ballerina nuda
            con lo sguardo rivolto
            in direzione del cielo.
            Ma un'onda gelosa
            dei sogni altrui,
            l'ha investita
            con tutta la sua rabbia.
            E la statua è ridiventata sabbia;
            la sabbia fango
            e il sogno si è annullato
            in una lacrima dell'infinito.
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