Poesie d'Autore


Scritta da: Anonimo Me
in Poesie (Poesie d'Autore)

La mia donna

La mia donna è la nuvola,
che si trasforma nella pioggia.
In quella pioggia che bagna
il mio nudo corpo.
La mia donna è il sole
che si asciuga e si riscalda.
La mia donna è il vento,
che gonfia le vele
della mia barca, per condurmi
alla fine del viaggio
in un porto sicuro.
La mia donna è semplicemente
una donna.
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    Scritta da: Anonimo Me
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Avere sete

    Avere sete
    del sangue
    che scorre nelle tue vene
    e poterlo assaporare
    attraverso il calore
    del tuo corpo,
    raggiungere l'infinito
    con un lungo abbraccio,
    fare di un attimo l'eternità,
    restare accecati
    dalla luce
    del sole
    per vedere nella profondità
    della tua anima,
    inventare
    l'ottavo peccato capitale
    e scoprire che l'amore non ha giudici,
    non rimpiangere nulla del passato,
    se non il tempo perduto,
    scavare nella sabbia
    con le mani
    per trovare l'acqua
    che spenga la nostra sete
    e trovatala
    spegnere l'arsura
    che brucia le nostre labbra
    e alla fine scoprire
    che tutto questo
    è soltanto un sogno,
    mentre il vero amore
    è un banale incontro a due,
    che può durare il tempo di una vita.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Noi poeti, sovente, non siam noi che scriviamo,
      È il vento che fa un fremito correr di ramo in ramo,
      È una canzon perduta che pel capo ci frulla,
      È l'aroma d'un zingaro, è un'ombra, è tutto, è nulla,
      È un lembo della veste di persona sottile,
      È la pioggia monotona che scroscia nel cortile,
      È la poltrona morbida come sera d'estate,
      È il sole che festevole picchia alle vetrate,
      È delle cose esterne la varia litania,
      Che fa' rider Ariosto e pianger Geremia.
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        Scritta da: Umiltà
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        uomo

        Uomo
        Infido, cinico, superbo,
        non ti accorgi che la materia è niente
        sei come l'antico serpente.

        Nell'ambizione rotoli e
        spandi fluido veleno
        che inorgoglisce il tuo cuore
        nel possesso terreno.

        Scuoti l'anima
        da codesti frutti agresti
        e lascia che un raggio di luce
        maturi dentro di te.
        Composta lunedì 30 novembre 1987
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          Scritta da: Antonino Gatto
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Di amante l'amore e Diamante l'amare

          Di amante l'amore,
          non potrà mai fiorire,
          se si nutre di pianto
          è destinato a perire,
          dura un attimo appena
          per svanire in giornata
          come in mezzo al deserto
          un po' di sabbia bagnata.

          Diamante l'amare,
          è destinato a sbocciare,
          confidando nel tempo
          come il wisky sa fare,
          fu così che attirato
          dal tuo forte bagliore,
          ti ho voluta al mio fianco
          senza troppo timore.

          Hai forgiato i miei occhi
          dei tuoi tanti sorrisi
          hai saputo scavare
          il mio lato migliore,
          mi hai donato la luce
          che ora splende soltanto
          per vederti gioire
          invecchiandomi accanto!
          Composta martedì 8 gennaio 2013
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            Scritta da: Salvatore Orefice
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Vecchio muretto

            Solo sul bordo del vecchio muretto 
            lo sguardo gettato sull'orizzonte 
            si vede il mare, nitido, perfetto 
            lui che m'ispira, lui l'unica fonte 

            Non posso evitarlo, sono costretto 
            osservando con la mano alla fronte 
            uno scenario che m'entra nel petto 
            della bella poesia  vera sorgente 

            La mia sorgente di poesia e d'amore 
            quante carezze davanti quel mare 
            baci di cui sento ancora il sapore 

            Sul vecchio muretto resto a pensare 
            tutte le storie le gioie o il dolore 
            mille tramonti trascorsi ad amare.
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              Scritta da: Parolaio
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Befana d'altri tempi

              Quando ero piccino,
              appena mattino,
              facevo capatina
              laggiù in cucina:
              intorno scrutavo,
              circospetto avanzavo
              fino al focolare
              e senza esitare
              dalla nera catena
              che dal camino pendeva
              la calza afferravo
              e lesto arretravo
              sognando magari
              dorati denari.
              Delusione provavo
              se in fondo trovavo
              sol pochi dolcetti,
              noci e fichi secchi:
              desolato restavo
              se carboni palpavo.
              Composta domenica 6 gennaio 2013
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                in Poesie (Poesie d'Autore)

                L'ascensione

                D'ogni cosa deluso
                con le spine nel cuore,
                fra i libri del presente e del passato.
                Solo con il ricordo dell'infanzia
                guardo devoto il tuo ritratto.
                E ti rivedo la sulla montagna
                Ombra sempre fedele
                Del pensiero dei sogni di mia vita
                Con le stesse semiglianze
                D'uomo maturo e forte,
                In compagnia di un bimbo ancora ignaro
                A lui dicevi:
                "La su quella vetta La sopra i sassi grigi,
                Che strapiombo tetri sui dirupi.
                L'aquila sta con gli aquilotti attorno"
                Andiamo? Io ti chiedevo
                Sorridendo "Cammina" mi dicevi.
                "Cammina arriverai molto lontano"
                Mi precedevi allora, all'ascensione
                E sulla rotta via strideano i sassi
                Alle scarpe chiodate
                Del Padre che guidava
                Del figlio che seguiva
                Con l'aquila dipinta nel pensiero
                E tra sterpi e tra sassi
                proseguiva il cammino.
                Tra i castagni tra i faggi tra gli alberi
                tra le querci tra i lauri,
                Tra i cocomeri l'umile ginestre
                L'eriche verdi e spesse aridi ciuffi,
                Fra le mani dell'uomo e del fanciullo
                Che in cuore al monte sostenevano il passo.
                Ma la strada era lunga, lunga assai,
                E la vetta del monte ognor lontana;
                Invisibile l'aquila nel nido.
                Vana figura di pensiero vano
                Suonava la campana
                Della chiesetta di Maria del Monte
                "Torniamo Figlio è tardi" mi dicevi
                "E l'aquila E la vetta?"
                "L'aquila è la regina degli uccelli;
                Raramente si mostra a chi l'invoca;
                La vetta ' Non la meta di un solo giorno"
                E si tornava; L'aquila lontana
                La vetta più lontana,
                Ma l'una e l'altra erano vicine al cuore.
                Cosi passavan gli anni,
                E l'uomo e il fanciullo
                Attendevano ognuno la propria meta.
                Lungo il cammino sempre in ascensione.
                In ascensione dileguasti all'ombra
                Dei sogni di mia vita, o padre mio!
                in ascensione seguo il mio cammino
                Fra gli sterpi, fra i sassi,
                fra spine, fra dirupi.
                Alla sferza del vento e della pioggia
                Al caldo al gelo
                Sospirando la vetta!
                Sempre cosi cammino;
                E son tanti anni, ombra fedele, tanti
                Cammino, corro, anelo,
                e cado in terra e non raggiungo il cielo.
                "Fede senza tramonto o figlio mio,
                fede ti condurrà verso la meta"
                "Ho fede o padre ho fede,
                ombra fedele del pensiero mio,
                ombra fedele che mi guida a dio.
                Ma sempre crudelmente,
                Sempre la gente ingrata a me s'oppone!
                E mi sento deluso!
                Ma son momenti che, quando a ritroso
                Mi volgo a seguitar nuovo cammino;
                Ti sento padre mio, come una volta
                Parlami dolcemente in un sorriso.
                " Non sei solo hai fede,
                Hai la compagna della tua missione
                Di giustizia e di bene"
                Figlio avanti, ascensione.
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