Scritta da: Parolaio

Compagna per la vita

Era il mese di giugno,
non era un miraggio:
t'incontrai solinga,
ti seguii un istante;
a richiesta galante
esitasti repente.
Il piè lesto voltai,
vèr casa tornai;
in sogno tornasti,
più pace non ebbi:
a cercare tornai,
per giorni vagai;
alfin ti trovai,
oltremodo gioii.
Tua dimora conobbi,
familiare mi parve;
fu mio il tuo mondo,
tornò così il conto.
I mesi volarono,
i fatti parlarono:
all'altare salimmo,
uniti restammo
tra gioie e dolori,
tra sogno e realtà.
Gerardo Canini
Composta mercoledì 14 aprile 2010
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    Scritta da: Parolaio

    Befana d'altri tempi

    Quando ero piccino,
    appena mattino,
    facevo capatina
    laggiù in cucina:
    intorno scrutavo,
    circospetto avanzavo
    fino al focolare
    e senza esitare
    dalla nera catena
    che dal camino pendeva
    la calza afferravo
    e lesto arretravo
    sognando magari
    dorati denari.
    Delusione provavo
    se in fondo trovavo
    sol pochi dolcetti,
    noci e fichi secchi:
    desolato restavo
    se carboni palpavo.
    Gerardo Canini
    Composta domenica 6 gennaio 2013
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      Scritta da: Parolaio

      Inizio 2013

      Un sospiro di sollievo,
      non sembrerebbe vero
      dopo le dolenti botte,
      si sprigiona a mezzanotte
      dalle bocche cucite
      per violenze subite
      nel periodo passato
      che sovente fu amaro.
      Con i soliti auguri
      bene è fare gli scongiuri
      che il desiato neo anno
      non arrechi altro danno
      alle genti già provate
      per le grane passate.
      Gerardo Canini
      Composta martedì 1 gennaio 2013
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        Scritta da: Parolaio

        Fine 2012

        Il passato anno bisestile
        per tanti è stato difficile:
        finisce il duemiladodici
        ma non sovverte i pronostici
        il cambiamento improvviso
        che a troppa gente è inviso.
        Il futuro assai incerto
        mette in seno lo sconcerto,
        non si può sdrammatizzare,
        tanto c'è da meditare:
        il temuto anno novello
        sia per tutti un po' bello!
        Gerardo Canini
        Composta lunedì 31 dicembre 2012
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          Scritta da: Parolaio

          Giallo mais

          Non è questa una leggenda
          che facilmente si inventa,
          del passato io posso narrare
          perché testimone oculare.
          Di pelle gialla era la gente
          che possedeva un bel niente,
          gialla pure era la mensa:
          pane, focaccia, polenta;
          il granturco imperava
          ma talvolta non bastava
          a sfamar tutte le bocche
          con tante porzioni ridotte.
          Come al collo un gingillino
          dal fuligginoso camino
          il paiolo pranzo e cena
          penzolava alla catena
          per la solita polenta
          che faceva casa contenta,
          sotto la cenere bollente
          del magro focolare ardente
          la focaccia alla mattina
          affumicava la cucina,
          a finire il forno in pietra
          pane azzimo mal cuoceva
          alimentato da fuscelli
          veramente inconsistenti:
          questo era il mio tempo
          scarseggiante di frumento.
          Gerardo Canini
          Composta mercoledì 12 dicembre 2012
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            Scritta da: Parolaio

            Ruscello Carpello

            Di fiume Fibreno
            fresca sorgente
            in aspro terreno
            sgorga insistente;

            sinuosa scende,
            calma e silente,
            al Sole risplende
            in piana ridente.

            Endemico carpione
            in anse ghiaiose
            le uova depone
            assai copiose.

            Lamprede immote
            su fondali bassi,
            gamberi e trote,
            anguille tra sassi.

            Spinarelli tanti,
            barbi, alborelle;
            fritti abbondanti
            in ampie padelle.

            Merlo acquaiolo
            lesto s'immerge,
            un attimo solo,
            con preda riemerge.

            Ballerina gialla
            con volo radente
            insetti a galla
            ghermisce repente.

            Farfalle a schiera
            alte si librano,
            da mane a sera
            leggiadre volano.

            Martin pescatore,
            mostra suo piumaggio,
            sgargiante colore,
            tal prato in maggio.

            Acqua più pura
            è raro trovare,
            se ne abbia cura,
            mai inquinare!
            Gerardo Canini
            Composta mercoledì 28 settembre 2011
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              Scritta da: Parolaio

              Don Chisciotte

              Perché un po' fuori di senno,
              per lasciare il suo segno
              Don Chisciotte della Mancia
              col fedele Sancio Panza
              intraprese un viaggio
              di villaggio in villaggio.
              Investito cavaliere
              onorò il suo mestiere
              che sembrava gloria vera:
              ogni dì da mane a sera
              cavalcava Ronzinante
              per davver poco scattante,
              e Sancio Panza poverino
              lo seguiva sul suo ronzino
              tra campagne desolate
              di fantasmi infestate.
              Avanti al grande periglio
              mai il prode battè ciglio;
              or di quel cavalier errante
              c'è chi prende le sembianze
              per vagare a tarda età
              in assoluta libertà.
              Gerardo Canini
              Composta giovedì 20 settembre 2012
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                Scritta da: Parolaio

                Menenio Agrippa

                All'Aventino salì Menenio
                e un suo apologo narrò
                alla plebe ivi adunata:
                "Se le mani alla bocca
                di portar cibo rifiutano,
                il corpo tutto perirà,
                pur le mani comprese.
                I patrizi sono lo stomaco,
                voi plebei siete le mani:
                quelli là che sono dritti
                da voi traggono profitti,
                ma se andranno in rovina
                per voi anche sarà la fine.
                Lor che sono proprio inetti
                sembrano affatto afflitti:
                aspettando vostro ritorno
                tanto si danno ai bagordi.
                Non si può sempre tacere,
                anche giusto è il contestare,
                però cotanto or può bastare,
                da scacciar è la storia nefanda;
                da parte si metta ogni fantasia,
                con calma andiamo tutti via".
                La platea seguì il consiglio,
                la plebe scansò il cipiglio
                e vèr Roma fè ritorno
                a testa bassa meditando
                come riaver il posto lasciato.
                La situazione non mutò,
                ancora il più forte la spuntò;
                alle genti restò in retaggio
                il sagace monito di Menenio:
                sopportar le prepotenze
                per evitare complicanze.
                Gerardo Canini
                Composta mercoledì 22 febbraio 2012
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                  Scritta da: Parolaio

                  Robin Hood

                  Robin Hood sempre diceva:
                  "Serve qui giustizia vera";
                  di Sherwood la foresta
                  ricettava gente mesta
                  che in Nottingham contea
                  era come bestia nera
                  per quel burbero sceriffo
                  che pensiero aveva fisso
                  di snidare la "marmaglia"
                  che celava la boscaglia,
                  di cui Robin Hood capo
                  era il più ricercato
                  per quei suoi scherzetti
                  a favor dei poveretti:
                  quasi gioco era per lui
                  depredar ricchezze altrui
                  per sfamar i derelitti
                  ch'eran privi di diritti.
                  I Robin Hood moderni
                  hanno istinti differenti:
                  rubano al mite indigente
                  per dare al ricco prepotente.
                  Gerardo Canini
                  Composta martedì 20 dicembre 2011
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