Poesie d'Autore


Scritta da: alessia14
in Poesie (Poesie d'Autore)

A vortice s'abbatte

A vortice s'abbatte
sul mio capo reclinato
un suono d'agri lazzi.
Scotta la terra percorsa
da shembe ombre di pinastri,
e al mare là in fondo fa velo
più che i rami, allo sguardo, l'afa che a tratti erompe
dal suolo che si avvena.
Quando più sordo o meno il ribollio dell'acque
che s'ingorgano
accanto a lunghe secche mi raggiunge:
o è un bombo talvolta ed un ripiovere
di schiume sulle rocce.
Come rialzo il viso, ecco cessare
i tagli sul mio capo; e via scoccare
verso le strepeanti acque,
frecciate biancazzurre, due ghiandaie.
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    Scritta da: ANTONIO PISTARA’
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Il Buio e la Luce.

    Distesa con gli occhi chiusi, più bella di un angelo,
    lasci solo bagliori della tua immensa luce
    piccola fiamma fioca spenta dal freddo della morte
    il buio nei tuoi occhi spengono ogni fuoco
    nella mente  solo il tuo amore:
    di donna,
    di madre,
    di moglie,
    di figlia,
    Unica e sola.
    Il buio dei tuoi occhi mi raggelano l'anima
    posso solo mandarti un bacio al vento
    sperando che arrivi fin lassù
    tra gli angeli.
    Forse non sarà molto
    ma è l'unica cosa che mi viene da fare oggi che non ci sei più.
    Ma che importa oramai ...
    forse nulla,
    forse tutto.
    Questo non lo sapremo mai.
    Solo che non doveva andare così
    ed oggi siamo tutti un po più soli...
    Ti lascerò un fiore sulla tua tomba in questo giorno di pioggia
    guarderò lassù pensando che forse, adesso, raggiungerai la tua meta.
    Non doveva andar così...
    è per te Alessia,
    nel tuo ricordo indelebile di chi resta e ti porta nel cuore.
    Per sempre.
    Composta sabato 19 gennaio 2013
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      Scritta da: Marta Emme
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Bucolica spera

      Verso Spera, sul sentiero,
      si muove assorto un forestiero,
      lo conduce un pensiero:
      se quel che si racconta è veritiero
      che esiste in quel paese
      un essere sincero
      che ne è mentore e condottiero,
      che il poter non rende alieno
      perché è uomo in senso pieno.
      Assai rara è questa cosa,
      per il tempo assai preziosa.
      All'arrivo, da un cantuccio,
      gli va incontro un diavoluccio
      a mostrar grande il suo cruccio:
      per ognuno è avvilito
      perché dal ben così rapito
      che lui viene or lì bandito
      e non ha voce né partito.
      Così, ancor più curioso, vuol vedere
      quali frutti dà il sapere.
      Abolita è la vergogna,
      non ha posto la menzogna.
      In quel regno illuminato
      al primo posto c'è il creato
      che viene conservato
      come fosse immacolato.
      ma intere genìe ha sfamato
      ed è quell'operato
      il migliore risultato
      che in natura è concertato
      e lì ben consolidato.
      Ricchezze non ce n'è
      tranne quel che sono in sé.
      Sorprendente è per ognuno
      viver facendo e mai digiuno.
      Il gabello viene dato
      solo per volontariato,
      ma nessuno si lamenta,
      non è cosa che spaventa.
      Il forestiero ora pago
      si domanda: dove vado?
      Qui sto bene e son stimato
      perché un sogno ho realizzato:
      stare in pace col creato.
      Non è infatti un utopia
      guidar la gente con maestria
      se è natura a indicar la via.
      Composta mercoledì 23 gennaio 2013
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Ode al vino

        Ho coppe di cristallo, amore
        e baci nascosti nelle tasche,
        voglio inebriarmi
        di vino e di passione
        perdendomi nella luce
        del tuo sguardo.
        Mi hai fatto dono
        di una veste nuova,
        da te intessuta
        con carezze e sogni,
        la indosserò
        sopra il mio corpo nudo
        e sarò un'arpa
        sotto le tue dita.
        Dolce Dioniso,
        sarò la tua Arianna,
        cospargimi di vino
        e del tuo ardore,
        sarà delirio, ebbrezza,
        e rapimento, non far cessare
        questo nostro oblìo.
        Afferra il tempo
        e stringilo nel pugno
        perché l'incanto
        non debba mai finire.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Chissà se ci saranno ancora giorni
          profumati di spezie e di viole,
          se più intrigante il tuo sguardo sarà
          quando lieve si poserà su di me
          inondando di gioia i miei pensieri.
          Chissà se sarò capace di tenere
          ancora stretta in pugno
          un po' di scolorita fantasia
          per dar luce a quei giorni
          tristi e senza sole
          nascosti nelle pieghe della vita.
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            Scritta da: Eraldo Fenech
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Lasciami

            Lasciami
            svegliare i tuoi sentimenti addormentati
            con i miei versi e la mia musica di una speranza...
            Lasciami aprire il tuo cuore senza frapporre ostacoli
            mentre siedo sull'orlo del suo abisso senza fine

            Lascia risorgere le tue emozioni appassite
            attraverso le mie sciocche risate
            e le mie lacrime di luce ed ombra.

            Rivivranno così le tue sensazioni dimenticate
            con il mio stesso delirio, con la tua sensualità ed il tuo istinto...

            Lasciami invadere i tuoi giorni con questo amore lontano,
            senza promesse, senza alcuna meta
            che vive adesso nell'anima tua.
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              Scritta da: Eraldo Fenech
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Fiume

              Scende il fiume e corre e ride e canta,
              contento d'esser tanto corteggiato;
              tra tuoni e lampi, al sole è legato
              e la terra l'abbraccia e se ne vanta.


              Come al passaggio d'una reliquia santa
              dalla natura viene salutato,
              e par che tutto abbia generato
              un ruscel di poesia che l'alma incanta.


              Tu sei la stessa, fiume di bellezza:
              lampi sono i tuoi occhi che mi hanno abbagliato,
              terra questo mio cuore e tu sei la sua ricchezza...


              Tu santa ed io "devoto" inginocchiato,
              tu, fiume tutto amore e poesia,
              che vita dai al mio cuore assetato.
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