Poesie d'Autore


Scritta da: Carlo Bisecco
in Poesie (Poesie d'Autore)

Lo scheletro d'una barca

Nascosto
tra la sabbia
e gli scogli,
lo scheletro d'una barca
riposa da tempi
immemorabili
ricoperto da burrasche
e poi silenzio,
nella tomba
dei ricordi
benedetti dalla pioggia
e chiamati dal fuoco
all'inferno,
l'anima va
verso la pace eterna,
il corpo corre
verso l'eterno dolore.
Composta martedì 12 febbraio 2013
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Il tempo scivola
    via come la sabbia tra le dita,
    restano granelli di ricordi incastrati fra cuore e anima.
    Nel suo passare via ne comprendi li senso;
    a volte con sollievo, spesso con tormento.
    Si intrecciano passato e presente,
    i sogni belli con quelli brutti.
    Conta i granelli, sono davvero tanti.
    Trafiggono il cuore, feriscono l'anima.
    Portano sollievo e qualche rimpianto.
    Poi ne guardi il cuore, ne senti il profumo.
    Volta pagina, non è finita.
    Tra i ricordi ieri e quelli di domani
    vivi il presente.
    Composta venerdì 30 novembre 2001
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      La pelle impregnata
      nel sapore di te,
      la voglia ancora accesa
      nell'infinito piacere.

      Sogni tangibili
      consumati ad amare,
      esausti ma mai stanchi
      del saziarsi l'uno dell'altro.

      In questa candida notte d'amore
      senza tregua, colma di sensi.
      Nello scivolare dentro di me
      l'unione delle nostre anime
      consuma la notte
      mentre pelle contro pelle
      accogliamo l'alba.
      Composta martedì 1 gennaio 2013
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Nello Maruca
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        CLXXXVI

        Calpestio di passi sono all'orecchio,
        fruscio di veste, mormorio di bocca
        e mentre dieci l'orologio scocca
        tutti i presenti danno a porta l'occhio

        allorché s'apre con leggero crocchio
        e vecchia suora dalla gamba stracca,
        indosso larga e misera casacca
        si ferma ai piè di letto e forma cerchio.

        S'inchina riverente in ver duchessa
        e poscia col suo far mesto e commosso,
        a testa china e con la voce bassa:

        A voi porta con me nostra Badessa
        triste nuova, che nostr'Ordine ha scosso:
        Suora Brunetta da due giorni è cessa.

        Nulla valse d'erbe lunga mistura
        ché compiersi dovea fosca ventura.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Nello Maruca
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          CLXXXIV

          Or lo cervello mio è lucido e sveglio
          e son l'orecchie attente ad ogni dire
          e gl'arti sollevati dal patire,
          soltanto peso tengo ancor su ciglio.

          Lo corpo tutto va incontro al meglio
          che libero ora tutt'è nel suo agire
          e nessun membro più sento soffrire,
          ma ancora sol vista creami scompiglio.

          Tra carezze di possidente nobil
          donna e mamma, ancora a lungo resto
          ad occhio chiuso, ma a mente aperta

          cui forte volontà ciglia disabil
          spinge alzarsi, onde lasciare scoverta
          vista, desiosa il dolce volto mesto

          mirar di nutrice, d'ansia coverta,
          qual etere di nubi tetre attorta.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Nello Maruca
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            CLXXXIII

            Accanto a mamma dal pallor mortale
            raffinata siede donna spartana
            degna figur di nobil castellana,
            con occhi dolci e dal volto ovale.

            Due suore a destra man del capezzale
            che al suon di tocchi di bronzea campana
            che a raccolta chiama gente nostrana
            in chiesetta di palagio ducale,

            s'alzano a recitare l'avemaria.
            La manca mano in quella di mamma
            pongo e con mia la sua lacrima scorre.

            Concluso appena hanno terribil dramma,
            infra le steppa d'Argentina e serre,
            zii ch'an vissuto in quelle nobil terre.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Umiltà
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La nonna ed io

              Mano nella mano la nonna e io andavamo.
              Le spalle curve dagli affanni
              mostravano i suoi anni.
              Narrava d'ogni strada la sua storia
              ed io imparavo a memoria.
              Nelle sere estive, dalla collina,
              Morgana, magicamente
              ci mostrava uno scenario imponente.
              Reggio, al di la del mare
              la si potea toccare.
              Dietro i monti calabri
              la luna faceva capolino
              alzandosi pianino.
              Vedendo il mio stupore, diceva dolcemente:
              "E la gente, che con lunghe forcine
              alzano l'astro d'argento su nel firmamento".
              Poi lampade barcaiole,
              la cara madonnina;
              che incanto!
              La brezza marina batte sul mio viso
              socchiudo gli occhi,
              sono in paradiso.
              Nel pensier tacito e silente
              torno a vederti accanto sempre
              bianca, dolce, delicata,
              eri tu nonnina tanto amata.
              Composta venerdì 30 novembre 1979
              Vota la poesia: Commenta