Poesie d'Autore


Scritta da: Oliviero Amandola
in Poesie (Poesie d'Autore)

Notturno

Notturno,
tutto tace,
tutto profuma di te.

Ti vedo li,
seduta sul dondolo che dormi,
tutto si è fermato per farti sognare tranquilla.

Notturno,
che di stelle la sera colora,
due anime avvolte all'unisono, nel tempo in cui siamo,

tutto è silenzio,
nulla si muove,
solo leggeri sguardi volano nel vento.

Siamo aria nascosta tra le labbra,
baci strisciati tra i sentieri del cuore,
labirinti di riflessi tra i passi di due maschere,

corpi che si raccontano tra il sapore della pelle,
fiori nascosti,
tra il buio e gli stormi.

Siamo soli,
sottomessi in un gioco di silenzi,
ci allontaniamo, nell 'attesa che trasudi sulla nostra pelle
un fresco sapore di pioggia,

bevendo la stessa luce che flebile scende dalla luna
accennato chiarore
mentre tacciono gli sguardi.

Notturno in mezzo a noi,
sottovoce crolla la notte,
tutto è silenzio,
e tutto tace.
Composta mercoledì 6 novembre 2013
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Pasqua

    Pasqua ritorna
    alberi sommersi in questo mare
    di pellegrini spogli
    riprendono le foglie,
    canto di fiori conduce gli auguri
    dove il sole
    promette alla natura
    una stagione nuova.
    Le campane si fermano
    un momento
    per dare spazio alle riflessioni.
    Ora son deste
    spandono la gioia,
    ma il pensiero
    che ha toccato le piaghe della Croce
    incontra ancora il sangue
    che scorre sempre a fiotti...
    non si lava le mani
    lascia i peccati all'onda
    di questo tempestoso andirivieni.
    Composta lunedì 14 aprile 2014
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      Scritta da: Oliviero Amandola
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Vivere e amare

      Vivere e amare,
      e tenersi per mano
      apprestandosi ad viaggio che ci porti lontano,
      ad d'un bacio, o forse, a quella carezza velata,
      in una notte che insiste
      e traghettare un attimo insieme
      con le mani intrecciate ad una stretta comune,
      per non lenire un cuore nel buio,
      ed osservare piano la voce che trema,
      uno sguardo, un attimo solo,
      un attesa, chiusa e sicura,
      che chiede perdono e sorvola
      una domanda che ancora
      si chiude dentro un recinto
      e attende sospesa
      di sentire risposta
      su quel volto amato,
      e saper d'aver voluto un'amore
      trovando un nome che dentro il cuore,
      riempie un assenza.
      Composta sabato 5 aprile 2014
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        Scritta da: mritath
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Aidèe ultimo miraggio

        Vacillo piano nel gioco
        e appare lontano,
        fiato sulle radure, inevitabile.
        Quello che è stato
        è ciò che ho avuto,
        rovina di questo tempo finito.

        L'impronta sulla sabbia
        non ha lasciato calco
        alle spalle. Fuggire,
        miraggio fra le correnti,
        cuore,
        batti più forte
        del sogno.

        In viaggio,
        acqua dentro l'orizzonte
        giorni e notti consumati nello sforzo,
        sotto il sole. Fermo il mare,
        più di questa fronte solcata di
        sudore e sangue.

        Dentro a un guscio vuoto
        il tempo si è fermato,
        aridi solchi le labbra,
        muti scogli nella deriva.
        Dissolto il miraggio,
        i gabbiani si alzano in volo.

        Oscilla piano, lucente rosa del deserto
        ora so che la speranza
        è un'oasi dissetante e profumata,
        dove riposare,
        la sera.
        Composta sabato 31 agosto 2013
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          Scritta da: Angela MORI
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Bambino solo

          Lui piangeva:
          Il suo cuore da bambino amava e perdeva.
          Lui tremava:
          La paura era più forte dei gemiti
          Che nel cuscino affogava.
          Non sentire voleva
          Quei fragori della vita,
          Che lo circondava senza affetto,
          Ma nelle sere il vento della solitudine
          Si tramutava lento
          Nella sua voce;
          Lei gli mancava!
          Solo al buio rimaneva
          In quel tetro degli anni, cresceva.
          Chissà cosa pensava
          Quando la individuava tra i vetri appannati,
          Nella notte che il cielo riversava
          O nei sorrisi falsi di chi lo ingannava,
          Al rosso dei tramonti
          Che il tempo aumentava.
          Chissà come la vedeva,
          Nei suoi sogni mentre la cingeva
          E il suo cuore da bambino sperava
          In un rientro che mai sopraggiungeva.
          Cresceva e amava
          Senza forza ormai di sperare,
          Adulto diventa e solo rimane
          Senza di lei cha tanto amava.
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            Scritta da: Mariella Buscemi
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Parola che mi guardi
            nel trionfo dell'indicibile
            - ultima confessione -
            traghettata a sponda di fiume inumano
            da artigli di corvo
            _congiunge l'esalazione
            alla non vita
            _misticanza
            tra il plumbeo dell'anima
            e ventuno grammi di cielo
            oltre l'orizzonte
            come taglio di lama
            sugli umori liquidi ed inconsistenti
            mi spacco in millimetri sferici di rena
            in nome della sacra investitura.
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              Scritta da: Michele Gentile
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              I luoghi di un poeta

              Ci sono terre
              così lontane
              aride
              che solo la solitudine
              di un poeta
              riesce a coltivare.
              Antichi canti
              sepolti
              dalle smanie della memoria,
              giovani ferite
              sanate dall'esilio,
              verità derise
              lungo splendide tragedie.
              Sono quei luoghi,
              logore acque inquiete,
              dove la parola
              è pane
              è madre,
              è ancora di salvezza.
              Composta lunedì 31 marzo 2014
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