Poesie d'Autore


Scritta da: Ayesha
in Poesie (Poesie d'Autore)

Da una conchiglia

Di porpora raggeli
sotto le onde del vento
e giaci
sotto una coperta di stelle
raccolta nella nicchia
dei tuoi sinuosi pensieri.

Al riparo dagli universi
ti accolgo in una conchiglia
dove avvolgi il sogno
che ti attende negli abissi
inesplorati dell'oceano
che la casa dove dimori
custodisce e rievoca
echeggiandone memorie
tra le perle e la spuma
di chi s'addentra dal mare.

Le maree oscillano
nella messa che reciti
all'alba smeralda
delle tue incredulità
lei paziente attende
l'umiliazione delle tue acque e
il coraggio degli orizzonti
che timorosa osservi
dalla tua conchiglia
guardando lassù
superficie soleggiata
dalla quale
un giorno emergerai.

Mai nata
sempre esistita
nella bellezza
delle forme senza forma
forgiata dalle acque
e dal seno
della tua casa
senza dimora.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Ayesha
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Svevo aveva ragione

    Svevo aveva ragione
    Fuori dalla penna non c'è salvezza
    diceva Svevo
    e io m'accorgo
    c'aveva ragione
    se questa è l'unica maniera
    che m'è rimasta di vivere
    ben venga tale splendore
    ornato di pezzi di carta
    e parole venute dal cuore,
    un cuore di plastica
    che scioglie al sole,
    auto combustibile
    e pieno di vapore -
    costretto a evaporare
    senza alcun pudore,
    lasciare il mondo
    cacciato dall'amore.

    Svevo aveva ragione
    che quando scrivo
    sento vita fluire
    nient'altro in questo paradiso
    mi allieta al punto da dire
    che vi sia qualcosa di meglio
    di migliaia di pagine da riempire,
    con svaghi di realtà e di orrore
    che paion fantasia
    all'occhi del lettore
    e che in verità
    son più reali
    di qualsiasi attore
    che impara a memoria un copione
    per compensare un vuoto interiore.

    Siamo attori di noi stessi
    e ci perdiamo tra i riflessi
    di una falsa ambizione
    costruita sulla notte
    e se mi chiami per nome
    allora posso dire
    che mi è concesso l'onore
    di portare vibrazione
    un vuoto d'emozione
    che parla più del sole
    un'assenza, una canzone
    una presenza priva di parole.

    Svevo aveva ragione
    non c'è salvezza senza penna
    senza un cuore lacerato
    che si apra alla vita
    e le faccia da antenna.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: prosdocimo
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Come potrei

      Come potrei trattenerla in me,
      la mia anima, che la tua non sfiori;
      come levarla oltre te, all'infinito?
      Potessi nasconderla in un angolo
      sperduto nelle tenebre;
      un estraneo rifugio silenzioso
      che non seguiti a vibrare
      se vibra il tuo profondo.
      Ma tutto quello che ci tocca, te
      e me insieme
      ci tende come un arco
      che da due corde un suono solo rende
      Su quale strumento siamo tesi,
      e quale grande musicista ci tiene nella mano?
      O dolce canto.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Ayesha
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Le spalle del cielo

        Io sono irraggiungibile per loro
        come Lui è per me -
        Essi son turbati dalla mia lontananza,
        tale ch'a lor paio una Stella.
        Ma non sanno
        ch'io Bramo - insonne
        quella più Lontana,
        che si volge alle Galassie
        dimenticando chi per loro
        fu sempre la più bella.
        Composta lunedì 5 agosto 2013
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Alessandro Rossini
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Usanza dell'isola di Ceo

          La morte più volontaria è la più bella.
          La vita dipende dalla volontà altrui; la morte dalla nostra.

          Montaigne

          Se Cristo volle scegliere di vivere,
          perché non potrei scegliere di s-vivere?
          La libertà di amare il suo Natale
          si specchierà nel mio giorno Mortale
          scelto attraverso Santa Eutanasia,
          nostro natale, auto-eucarestia.
          Composta venerdì 30 maggio 2014
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            I colori del tempo

            Splende un silenzio
            inciso di malore
            della serpeggiante carreggiata
            nelle cariatidi marmoree
            e telamoni
            di questo mausoleo ferito
            dalle ingiurie del tempo,
            un silenzio che parla alle rovine
            con la voce pesante
            come una montagna
            sospesa sui pensieri,
            i giganti si sciolgono nell'onda
            vivendo ciò che resta dopo il giorno
            dove la notte vince sulla luce...
            la morte non è morta,
            si aggira sonnolenta
            negli intervalli di deserti di frotte
            l'aria impregnata
            di sapore che antico si rompe
            sgranocchiata dal passo dei motori.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: arsiom42
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Sensazioni autunnali

              Il rumore delle foglie è lo sfrusciare lieve
              di parole sussurrate.
              Il fruscio del vento
              è una parte di me stesso.
              Il cinguettio degli uccelli
              è un presagio per varcare confini
              sempre più belli.
              L'acqua del fiume che scorre impetuosa
              raggiunge la foce con pace armoniosa.
              Il rumore del mio pensiero,
              il chiacchierio della mia mente
              non mi spaventa, ne mi sorprende.
              Come le foglie anche i mie capelli
              iniziano a cadere, è il presagio autunnale
              che è tutto da vedere.
              Composta martedì 11 ottobre 2005
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Antonio Belsito
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Ore
                di sere vere
                di solo sole;
                il mare che è sale
                e non si ferma il sudore.
                Amore
                senza amaro:
                la luce di un faro.
                Raro
                è come caro;
                si vede poco
                e io gioco.
                Fuoco.
                Arde, morde
                vibra come corde.
                Sentimento
                perché io non mento.
                Sento,
                conto il tempo,
                campo.
                In un lampo
                mi addentro
                mi scontro
                lo affronto.
                Stringo
                perché non fingo
                l'abbraccio.
                Bacio,
                mi avvicino,
                torno bambino.
                Mi batte il cuore,
                fragore,
                stringo il mio rossore.
                Fremo
                temo
                tremo.
                Ore
                di sere vere
                di solo sole.
                Di vita e di ardore.
                Colore.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: dantino
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Capita

                  capita, che il respiro indugi
                  sopra anime che prendono fuoco
                  chine sopra figure senz'ali
                  e il Fumo di bare sorprese in attesa
                  sono, le solitudini di piangenti candele di cera
                  "mai osservai il cielo senza colori";
                  "mai una barca lasciò il mio porto senza un caro saluto";
                  "mai un treno, prese comodo posto nella mia stazione senza un rituale, gentile benvenuto"
                  Capita che anche oggi,
                  il respiro indugi sopra anime senza suono
                  imbellettate di finzione
                  tormentate, come barche in secca
                  dico: "Non vedete l'alito dei buoi scavare
                  tra le cortine di nebbie create?";
                  "Non udite il silenzio della rassegnazione?"
                  capiterà che pur io mi rassegni
                  e la mia voglia di vento
                  capiterà che s'acquieti la mia anima sudata
                  nulla, è mai più come ieri
                  correvo, ed oggi che siedo...
                  ho ancora del bimbo il profumo
                  e rughe, intagliate di metallo.
                  Composta lunedì 12 maggio 2014
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: SalMessina
                    in Poesie (Poesie d'Autore)

                    Il Cantico delle Creature

                    Altissimu, onnipotente, bon Signore,
                    tue sò le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
                    Ad te solo, Altissimo, se confano,
                    et nullu homo ène dignu te mentovare.
                    Laudato sie, mì Signore, cum tucte le tue creature,
                    spetialmente messor lo frate sole,
                    lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
                    Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
                    de te, Altissimo, porta significatione.
                    Laudato sì, mì Signore, per sora luna e le stelle:
                    in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
                    Laudato sì, mì Signore, per frate vento
                    et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
                    per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
                    Laudato sì, mì Signore, per sor'aqua,
                    la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
                    Laudato sì, mì Signore, per frate focu,
                    per lo quale ennallumini la nocte:
                    ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
                    Laudato sì, mì Signore, per sora nostra matre terra,
                    la quale ne sustenta et governa,
                    et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
                    Laudato sì, mì Signore, per quelli che perdonano per lo tuo amore
                    et sostengo infirmitate et tribulatione.
                    Beati quelli che'l sosterrano in pace,
                    ca da te, Altissimo, sirano incoronati.
                    Laudato sì, mì Signore, per sora nostra morte corporale,
                    da la quale nullu homo vivente po' scappare:
                    guai acquelli che morrano ne le peccata mortali;
                    beati quelli che trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
                    ca la morte secunda no'l farrà male.
                    Laudate e benedicete mì Signore et rengratiate
                    e serviateli cum grande humilitate.
                    Vota la poesia: Commenta