Poesie d'Autore


Scritta da: Paolo Annibali
in Poesie (Poesie d'Autore)

Infinitemozioni

Io vorrei
tanto capire
perché, oh cara mia
quando i tuoi occhi
guardano i miei
sento sciogliere l'anima
in gocce d'infinito
oh sì... l'infinito!

L'Amore vive
In ogni palpito di gioia
E respira folate di Speranza,
con lui non esistono
tristezza e noia
nemmeno se si è Soli
chiusi una stanza.

danzano nel buio
le parole che ti ho detto
e le tue lacrime,
sparse su quel letto
sono il loro Sole,
una delicata luce
che dilegua ogni rimpianto,
mille tuoi sospiri:
ecco il più bel canto,

il mio cuore
sembra impazzito:
si commuove,
poi improvvisa
versa lacrime e risa,
e in un prodigio
assoluto di tenerezza,
sul tuo viso
s'invola una carezza
mentre s'accende
in uno sguardo d'Amore.

Per te, svanisce ogni rumore
Per te danza come un aquilone
questa mia canzone.
Per te, per te, per te
che sei innocente emozione.
Composta venerdì 1 agosto 2014
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    Scritta da: Ludovico Criacci
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Ora che te ne sei andata

    Busserò ad ogni porta perché tu mi apra,
    ora che te ne sei andata.
    Ti cercherò come il povero cerca il cibo
    come chi ama cerca chi è amato
    come chi piange cerca conforto
    come chi prega cerca Dio.
    Senza esitare ti cercherò,
    come il soldato cerca la gloria,
    e se non dovessi più trovarti,
    ora che te ne sei andata,
    care mi saranno quelle dolci parole
    sussurrate tra carezze e insonnie d'amore,
    tra respiri caldi e promesse di vita,
    sono tua mi dicevi, e lo sarò per sempre.
    Rammentale anche tu, solo una volta,
    mi basterà una volta sola,
    perché ora che te sei andata,
    io ho solo fretta di morire.

    Dal libro La settimana decisiva di Ludo (Ludovico) Criacci.
    Composta lunedì 28 luglio 2014
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      Scritta da: Marta Emme
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il potere della musica

      A chi della mente
      vuole conoscenza,
      a chi ricerca l'essenza,
      chi di assoluto
      ha l'esigenza,
      ai filosofi per eccellenza:
      gli abissi dell'animo
      si posson sondare
      con la musica
      senza neanche poterlo desiderare,
      essendo questa espressione purissima,
      distillato autentico
      dell'intimo Io.
      Questo si muove,
      come le note,
      in una dimensione universale,
      come le sfere nel cielo
      così coordinate e sensate
      che da un Entità
      sembran lì collocate,
      quasi alla vita predestinate.
      E la creatività,
      quando si può mirar,
      diventa elemento espressivo
      di un'efficace ingegnosità.
      Così, pur la mente sa operare
      e la musica
      ha la capacità di esplicitare.
      Allor la musica riesce
      l'essere a prefigurare
      grazie alla sua logica singolare,
      che taluno ha potuto illustrare.
      La musica
      ha così un grande potere:
      benessere e compiutezza
      permette di avere,
      quando all'ascolto ci si dispone,
      quando alla propria vita si propone
      come nel realizzare una composizione.
      Composta venerdì 11 luglio 2014
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        Scritta da: Carlo Bisecco
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Ascoltami cuore

        Ascoltami cuore,
        quando con paura
        ti chiedo di non amare.
        Ascoltami cuore,
        quando sussurri
        tra sogni e lacrime
        la notte.
        Ascoltami cuore,
        quando amo davvero
        e dimentico
        la mente.
        Ascoltami cuore,
        quando vuoto
        tra le onde
        lento mi cullo.
        Ascoltami cuore,
        quando urlo
        a gran voce
        la mia libertà.
        Ascoltami cuore,
        quando solo
        sbatto le porte
        e dentro me mi chiudo.
        Ascoltami cuore,
        sii mio rifugio,
        compagno di sventura,
        unico custode dell'amore.
        Composta lunedì 14 luglio 2014
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          Scritta da: Ardith
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          T'amerò
          su un letto scomodo,
          nei casali abbandonati,
          sulle strade di un paese,
          sui marciapiedi del mondo,
          in mezzo alla gente,
          ti fotterò nei venti dell'anima,
          nell'uragano e nelle tempeste,
          piangerai e godrai,
          vibrerai
          sotto il mio sguardo
          beffardo
          perché io sono
          il tuo maestro
          e tu la mia eresia.
          Composta martedì 19 marzo 2013
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            Scritta da: Ayesha
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Cuore notturno

            Dono asilo al silenzio
            nell’ampio ventre
            del mio tempio
            nell’acuto sentimento
            del piacere del nulla.

            Sono il niente e sono lieta
            come un girasole
            in vista del suo lume
            non aspiro nè ammiro
            non penso nè desidero.

            Resto qui in altomare
            dove posso vegetare
            in una barca taciturna
            dove il cuore contempla
            la luce notturna
            sulle acque cristalline.
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              Scritta da: dantino
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Non scrivo d'amore, non amo, non credo,
              io vivo infelice
              scioccamente, credetti alle anime in volo
              scioccamente amai e fui amato
              mi piegai al desiderio del cuore
              fui cieco d'amore e fui tutto un insieme di cose
              che adesso sto a dirvi:
              volavo, cantavo, correvo
              stringevo le mani, abbracciavo
              ridevo, ridevo, ridevo ed ero felice
              lei pure mi amava
              insomma! eravamo felici
              poi tutto cambiò come il tempo
              il sole scomparve
              e il buio si accese in un lento, noioso, supplizio
              la notte ci prese il coraggio
              e il freddo la voce
              il cuore divenne di ghiaccio
              e l'aria pesante
              noi ci guardammo, avremmo voluto capire
              parlammo e parlammo
              e fu bello spiegarci
              ma nulla, la notte aveva un vantaggio
              fu inutile accendere lumi
              così ci lasciammo
              oggi, ho i tanti ricordi
              che ancora mi abbracciano stretto
              ti amo, ti ho amata
              e questo, è ancor più di tutto
              che strano
              ho scritto d'amore
              ricordo, e sono felice.
              Composta giovedì 26 giugno 2014
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                Scritta da: Marta Emme
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Siam polvere di stelle

                Fin da piccolino iniziava il cammino:
                ogni sasso, ogni buca
                che incontravi sul selciato
                a dura prova metteva il tuo operato.
                Tutto era parte di un costrutto
                di cui coglievi sempre il frutto,
                ora bello ora brutto,
                ma se avanti potevi andare
                è perché nuovi orizzonti
                ponevi al tuo operare
                e non ti fermava dover far calibratura
                che in linea sempre stavi alla natura.
                Così eri forte senza discussione
                e centravi ogni previsione.
                Ma non si può prevedere
                ogni cosa che può accadere,
                così giunse un giorno cupo
                quando il male ti addentò
                con le fauci di un lupo,
                perché pietà non aveva
                e esser più tenace non poteva.
                Di fronte a quella fiera
                nessun effetto sortiva una preghiera.
                La forza morale solo ti poteva aiutare
                insieme a chi ti era solidale.
                Di ciò coglievi i frutti
                che lenivan quei momenti così brutti.
                La prova era assai dura,
                ma se il peso di tal disavventura
                piegava la tua figura
                la sfida accoglievi senza mostrar paura.
                Coraggio davi a chi ti era vicino
                perché fiducia ponevi nel destino,
                seppur sapevi birichino.
                Così ogni cura facevi
                per sanar le ferite che avevi,
                e più ti convincevi che vivere o morire
                era questione da definire,
                ma non ne avevi perciò a soffrire
                in un tempo in cui guardare avanti
                era un imperativo per tutti quanti.
                E se infine soccombevi alla creatura,
                ebbene, in linea sempre stavi alla natura
                perché era lei, ancora, a dettar la partitura,
                come per le stelle nel cielo,
                come per l'ostinata pianta del melo,
                così per te, confortato da un credo;
                giacché una legge dell'universo
                è racchiusa in questo verso,
                come dir che niente viene perso.
                Composta sabato 14 giugno 2014
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