In questo mondo di problemi grandi, grandi come il Sole che ogni giorno portan via un sorriso e una poesia se guarderai il cielo con lo sguardo del cuore scoprirai un grande, un grande amore.
Giovani e ragazze ad ascoltare una canzone e tu, mamma e papà a rivivere una dolce illusione. Se con lo sguardo dell'anima guarderai le stelle, allora scoprirai... mille e mille realtà più belle.
Un grande, grande amore nascerà e la poesia diventerà divina.
Intorno ad un giardino di Dio capolavoro giocano mille e mille bambini dai riccioli d'oro e nonnetti stanchi e dai capelli bianchi con il loro lucente sorriso prenderanno il volo verso il paradiso.
Un grande, grande amore nascerà un grande, grande amore nascerà e la poesia diventerà divina.
Beato Luigi Guanella, beato Luigi Guanella, ora tu sei una grande stella che brilli per sempre lassù, nell'immenso regno di Gesù e ancora fai il girotondo come un buon samaritano intorno al mondo, donando pane e paradiso, tanta gioia e lucente sorriso.
Tu che nell'arca di Noè non hai voluto essere re ma servo della carità per aiutare l'umanità.
Tu hai detto ai buoni figli voi siete bravi e belli come gigli. Tu hai detto a orfani e anziani, io vi prendo tutti per le mani e vi faccio volare con il cuore fino al regno del Signore, fino al regno dell'amore.
Tu hai detto ai tuoi "servi della carità", abbiate un cuore grande come una città, tu hai detto alle tue figlie della provvidenza, abbiate un cuore grande e un po' di scienza per risolvere ogni giorno mille e mille problemi che si presentano intorno.
Oggi ho osservato una rosa scorgendo mamma ancor sposa ma c'erano anche le spine dono di persone divine.
Non sapevo ancora parlare e già mi insegnava ad amare. Il suo ideale più vero, volermi bambino sincero.
Spesso veniva il mattino e gioiva a starmi vicino, m'indicava col dito le stelle dicendomi come son belle.
Fra i primi passi dai riccioli d'oro m'indicava di Dio il ciel-capolavoro dicendomi non renderlo vano col tuo amore profano.
Quando con la tua poesia e la tua dolce fantasia prenderai il volo verso il cielo scoprirai Dio che si nasconde dietro un velo.
Ma se toccherai la pace e la guerra tieni sempre i piedi per terra aiuta anche i fanti. Ma prega molto i santi, spesso tu farai il girotondo come un angelo intorno al mondo. Ma se diventerai povero io sono sempre mamma per te.
Giovane amico italiano tu senti il sangue bollire tu vuoi per la patria morire ma il tuo cuore dov'è?
Privo d'idea sincera fai guerra senza bandiera. Lontano dai grandi amori tu cadi per terra e muori senza un ricordo per te.
Tu devi cercare la vita tu devi scoprire la gioia tu devi sentirti felice nella tua patria vera.
La guerra senza bandiera ricorda le grandi follie che laggiù nel buio mortale s'ode ancora il lamento di chi non più ritornò.
La guerra senza bandiera ricorda le grandi follie. Oggi questo triste pensiero non vale, tu ascolti le canzoni e le dolci poesie chi veramente t'amò.
La guerra senza bandiera lasciala sola nel vento ad osservare il dolce sorriso di chi vola verso il paradiso nelle braccia di nostro signore vero re di gioia e d'amore.
Il poeta è come un angelo che gioca con un fiore. Il poeta è come un angelo che gioca con l'amore. Il poeta è come un angelo che gioca con la poesia. Il poeta è come un angelo che gioca con la fantasia. Il poeta è come un angelo che gioca con la libertà. Il poeta è come un angelo che gioca con la felicità.
Poi prende il volo verso il settimo cielo per scoprire Dio che si nasconde dietro un velo.
Il poeta è come un angelo che gioca con le rose. Il poeta è come un angelo che gioca con mille spose. Il poeta è come un angelo che gioca con le stelle. Il poeta è come un angelo che gioca con mille realtà più belle. Il poeta è come un angelo che gioca col destino. Il poeta è come un angelo che gioca come un bambino.
Poi prende il volo verso l'immensità per vivere con Dio per l'eternità.
Il poeta è come un angelo che fa il girotondo, per giocare felice con il mondo. Il poeta è come un angelo, che gioca con il mare e insegna piano piano ad amare. Il poeta è come un angelo che gioca con monti sovrani. Il poeta è come un angelo che stringe mille e mille mani.
Poi prende il volo verso l'infinito per attingere poesie sublimi dal divin dito.
Ho luoghi dispersi in me diffusa sfumata dai contorni frastagliati come una costa mi riverso in un mare interiore ch'è tempesta e morte di vascelli che s'imbattono nelle mie acque straripo nel tumulto dell'onda più alta inghiottita tra le mie braccia in_difesa.
Ho albe che sono più buie dei miei tramonti ché i rintocchi che fan spazio alla luce mi tagliano adiacente all'inquietudine perpendicolare alle mie solitudini imposte lasciandomi espressioni disabitate di fragile donna curva di spalle e colpita tra gli anelli delle vertebre che a stento mi sorreggono scheletrica mi faccio carne e polpa tra le tue mani ché sei l'unica notte che m'avvolge da dietro senza percosse strenua carezza pronta a lambirmi d'assoluto.
Se mi scoppiasse nel petto il senso dell'immenso angelicato e di scheggia di luce squamassi la mia pelle a generare corazza di nuova purezza e rifarmi vita attraverso un parto sacro di madonna prescelta - ed io nuova Maddalena - disperderei i profumi spurgati di giglio all'altezza dei polsi impregnerei di gelsomino i seni e calle ad ornarmi i polpastrelli per evaporare d'ogni essenza ed il mio passo con la robusta caviglia calcherei sul bianco della terra generato da un cielo che cade a pezzi bianchi ibernando di forza fredda le mie vene e decantando il nuovo sangue come mosto novello in calici di pensiero vivo acini schiacciati d'un passato di morte vendemmia di nuovo nettare dissetare la gola arsa.