Poesie d'Autore


Scritta da: Ettore Grimani
in Poesie (Poesie d'Autore)

La condizione umana

Esistiamo
follia della memoria
equilibristi sul sottilissimo filo della vita
teso tra un arrivo e una partenza
senza sapere da dove arriviamo
senza conoscere dove andremo
senza comprendere perché siamo qui.
Il vento è impetuoso
portiamo dentro l'energia della creazione
ma il sangue è come l'acqua
e il nostro pensiero limitato
per questo abbiamo inventato i confini
i nostri occhi non contemplano l'infinito.
Abbiamo inventato un Dio
che ci elevasse dal resto degli animali
ma camminiamo confusi
ed inventiamo storie
per oscurare il dolore di una realtà deludente
dimenticando
che alla fine del viaggio nessuno ci accompagnerà.
La luce sarà fragile
e le fate, ombre nella nebbia.
Il rimorso delle stelle
oscurerà la notte
l'anima, fiore in un sospiro
danzerà nel silenzio
e ci ritroveremo soli e nudi
al cospetto della verità,
e la vita diventerà memoria
e la memoria diventerà ricordo
e del ricordo non rimarrà
che cenere caduta.
Composta venerdì 15 agosto 2014
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Ride la puttana Selvaggia

    Ride la puttana Selvaggia
    come una vecchia zitella
    Megera, ti vediamo, torna ancora
    alla mente
    Io mento come la febbre
    Danzando il tuo nubile zittìo
    desiderando di esser posseduto
    storie mai raccontate
    che gli indiani osino ribellarsi
    Calpestati come di pellerossa
    sacri prepuzi
    il cancro iniziò c/la crudele
    coltellata & la verga
    danneggiata è risorta
    all'Est
    come una Stella
    in fiamme.
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      Scritta da: Angela MORI
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Ti raggiungerei
      Tra verdi colli,
      E foglie d'ocra,
      Che formano boschi
      Smorte le mani
      Rallentano sul volante
      Mentre l'autostrada corre
      E come bambina
      Mi sento...
      Giocare con te
      Letizia del cuore acerbo,
      Sul corpo che prospera e osteggia.
      Verrei da te,
      Nella terra che il tuo mondo recinta,
      Bacerei te,
      Che natura rese perfetto,
      Sposerei il tuo nome,
      Ora che come donna mi sento.
      Amerei te,
      Con la passione femminile,
      E vivrei di te,
      Come l'eterno vive,
      Tra le onde del mare.
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        Scritta da: Oliviero Amandola
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Accordi

        Solo il mio respiro ed il bisbiglio delle foglie raccolte
        a mucchietti dal vento;
        a quest'ora, in questo luogo, assente è ogni rumore,
        e libero ogni ricordo nelle radici profonde si lega e si accorda.

        Nel loro misterioso silenzio si schiudono i fiori,
        come baci e carezze che si lasciano cullare
        da questa quiete, dove l'allegrezza, e di questo silenzio,
        la sua più incommensurabile eterna dolcezza.

        Lievi e leggeri sono anche stamani i pensieri,
        quasi nascosti, sembrano legarsi ai profumi, e ciò
        che di loro, accompagna attraveso sentieri nascosti nel tempo,
        ogni significato più intimo al cuore,

        E come una stanza aperta ad ogni passaggio,
        ecco questo paesaggio, così mesto e tranquillo,
        sembra raccogliere in un istante tutto il suo intero negli occhi,

        in questa valle che rivestita a tratti da aperta campagna,
        dove pendii, vertici e piccoli e, poco più grandi sentieri,
        riscaldano ai primi raggi la terra, ed ogni amarezza dall'anima portano via,

        Come se ogni pensiero ed ogni suo possesso,
        fossero sospesi su un balcone infinito del mondo,
        attendendo silenziosi il seme per il loro futuro raccolto.

        E pari a questa terra, anche te, nel mio cuore,
        di dolcezze ti nutri e ti schiudi illuminando
        negli occhi miei delicate e timide promesse,

        e son baci di petali nuovi, e gocce di fresca rugiada,
        quello di cui nel primo mattino, non trovando parola,
        si ricerca inseguendo ciò che nell'anima di nascosto, s'imbriglia

        e tra il profumo della resina e di fiori,
        (come il torrente, che sembra difendere questo quadretto di mondo )
        respiro perdendomi in questo paesaggio,

        dove della vita l'essenza, è l'amore stesso, che eterno e vero,
        colma di grazie e profumi, ogni musica e poesia,
        e l'anima bagna, portando via dal mio cuore, ogni tristezza ed ogni rancore.
        Composta martedì 12 agosto 2014
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          Scritta da: Brezza
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Mille e più vite mi appartengono
          donna fui e uomo divenni
          nuotai come un pesce
          volai da aquila

          Madre di molte anime fui e sono
          e figlia di altrettante
          bruciai gli amici e li maledii
          i nemici perdonai

          Mille e più strade ho perseguito
          vinta fui e vincente divenni
          una corona indossai
          e scalza camminai

          Padre di molti saggi fui e sono
          e figlia di altrettanti
          in me il sapere, come il sangue:
          fluisce e vive

          Mille e più occhi tengo aperti
          sempre fui e sempre divenni
          mia la colpa del futuro
          e di ieri l'innocenza

          Avo di molti sogni fui e sono
          ed erede di altrettanti
          canto la luce e il buio
          ballo in terra e in cielo.
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            Scritta da: Claudio De Lutio
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            A Enrico Caruso…

            Non fu che il primo canto fortunato
            quel del vagito che s'udì sì forte
            al primo piano e rimbombò alle porte
            d'ogni palazzo in via San Giovanniello.

            Fu il pianto del fenomeno ch'eri nato
            per porre fine a quella triste sorte
            che si accanì ben diciassette volte
            sferrando mortal colpo al tuo fratello.

            Enrico dei Caruso fosti chiamato:
            al fabbro Marcellin e sua consorte,
            Anna Baldini, le speranze tolte
            deiscenti fur con te, loro granello.

            Di umor mutevole e scatto sì immediato
            ma sempre dolce e di natur solerte
            benché apparisti puntiglioso a volte
            scritto sull'acqua il tuo rancor fu quello.

            Ancor bambino e già prodigio innato
            le prime basi della canora arte
            ti furon date dal mio bisnonno in parte,
            Raffaele, maestro di piano e ritornello.

            Da allor più forte al canto appassionato
            nei cori in chiese e nei teatri inoltre
            la voce tua sia giorno che di notte
            venne apprezzata a nome Carusiello.

            Allo "Strasburgo" a Napoli scritturato
            cantasti anche al "Gambrinus" note alte
            ma la tua fama dovea sconfinar oltre
            dall'Italia, finanche da Parigi con l'Othello.

            Così ti arrise il gran successo attuato
            grazie a quel timbro portato sino a corte
            e le attenzion di illustri autor rivolte
            ma nel tuo cuor restasti Carusiello.

            E se il più gran tenor di tutti i tempi
            ti decretaron unanimi i consensi
            a Napoli lasciasti la tua voce:
            rimbomba nel riposo a San Giovanniello.
            Composta mercoledì 27 novembre 2013
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              Scritta da: dantino
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Come un dramma senza fine

              Cade come un sasso
              la nuvola dentro la pozza d'acqua
              pare che salga umida come nebbia
              nel grigio sonnecchiare del mattino
              alcune barche ferme sembrano dormire
              altre insonni, per il greve pescare
              tornano meste a riva
              le prime ore diurne
              hanno l'abitudine di farmi pensare
              con stanche grinze di malinconia
              mentre una serpe d'acqua lotta con un pesce
              la vita riprende forma e torna a dominare
              come un dramma senza fine.
              Composta martedì 5 agosto 2014
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                Scritta da: Angela MORI
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Stretta a te

                Tienimi così,
                Che si son fermate le nuvole in cielo,
                Che i sospiri son diventati esuli
                Sul petto tuo.
                Tienimi così
                Che Il mondo sì e arrestato,
                Che il mare
                Ha smesso di ondeggiare
                E la brezza,
                Ha smesso il suo moto.
                Tienimi così,
                Che non esiste più lo spazio
                Che il tempo è solo un ricordo
                Che senza di te ho vissuto appena
                Gli ultimi giorni della mia vita.
                Ora potrei morire
                Semmai la morte esista
                Forse essa è solo,
                Un vivere in tua assenza;
                Una non vita,
                Acre e colma d'amarezza
                E se non vita sarà
                Non m'importa,
                Perché tu mi hai tenuto
                Dolcemente così,
                A te stretta!
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                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Non so diventar grande

                  Scusami,
                  se non so diventare grande,
                  se ho fatto della poesia un amante...
                  Il cuore mio è il mio padrone,
                  la mia condanna l'emozione.

                  Di poco io vivo
                  mi libro in volo quando scrivo,
                  ho vissuto l'amore come per i bambini è il gioco,
                  e so che per te è stato poco.

                  Scusami se a volte non ti ho cercato,
                  ma per me sei come stella del creato,
                  da lontano ti osservavo
                  e ti il cuore mio sussurrava piano.
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