Poesie d'Autore


Scritta da: Ludovico Criacci
in Poesie (Poesie d'Autore)

Ora che te ne sei andata

Busserò ad ogni porta perché tu mi apra,
ora che te ne sei andata.
Ti cercherò come il povero cerca il cibo
come chi ama cerca chi è amato
come chi piange cerca conforto
come chi prega cerca Dio.
Senza esitare ti cercherò,
come il soldato cerca la gloria,
e se non dovessi più trovarti,
ora che te ne sei andata,
care mi saranno quelle dolci parole
sussurrate tra carezze e insonnie d'amore,
tra respiri caldi e promesse di vita,
sono tua mi dicevi, e lo sarò per sempre.
Rammentale anche tu, solo una volta,
mi basterà una volta sola,
perché ora che te sei andata,
io ho solo fretta di morire.

Dal libro La settimana decisiva di Ludo (Ludovico) Criacci.
Composta lunedì 28 luglio 2014
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    Scritta da: Marta Emme
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Il potere della musica

    A chi della mente
    vuole conoscenza,
    a chi ricerca l'essenza,
    chi di assoluto
    ha l'esigenza,
    ai filosofi per eccellenza:
    gli abissi dell'animo
    si posson sondare
    con la musica
    senza neanche poterlo desiderare,
    essendo questa espressione purissima,
    distillato autentico
    dell'intimo Io.
    Questo si muove,
    come le note,
    in una dimensione universale,
    come le sfere nel cielo
    così coordinate e sensate
    che da un Entità
    sembran lì collocate,
    quasi alla vita predestinate.
    E la creatività,
    quando si può mirar,
    diventa elemento espressivo
    di un'efficace ingegnosità.
    Così, pur la mente sa operare
    e la musica
    ha la capacità di esplicitare.
    Allor la musica riesce
    l'essere a prefigurare
    grazie alla sua logica singolare,
    che taluno ha potuto illustrare.
    La musica
    ha così un grande potere:
    benessere e compiutezza
    permette di avere,
    quando all'ascolto ci si dispone,
    quando alla propria vita si propone
    come nel realizzare una composizione.
    Composta venerdì 11 luglio 2014
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      Scritta da: Carlo Bisecco
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Ascoltami cuore

      Ascoltami cuore,
      quando con paura
      ti chiedo di non amare.
      Ascoltami cuore,
      quando sussurri
      tra sogni e lacrime
      la notte.
      Ascoltami cuore,
      quando amo davvero
      e dimentico
      la mente.
      Ascoltami cuore,
      quando vuoto
      tra le onde
      lento mi cullo.
      Ascoltami cuore,
      quando urlo
      a gran voce
      la mia libertà.
      Ascoltami cuore,
      quando solo
      sbatto le porte
      e dentro me mi chiudo.
      Ascoltami cuore,
      sii mio rifugio,
      compagno di sventura,
      unico custode dell'amore.
      Composta lunedì 14 luglio 2014
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        Scritta da: Ardith
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        T'amerò
        su un letto scomodo,
        nei casali abbandonati,
        sulle strade di un paese,
        sui marciapiedi del mondo,
        in mezzo alla gente,
        ti fotterò nei venti dell'anima,
        nell'uragano e nelle tempeste,
        piangerai e godrai,
        vibrerai
        sotto il mio sguardo
        beffardo
        perché io sono
        il tuo maestro
        e tu la mia eresia.
        Composta martedì 19 marzo 2013
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          Scritta da: Ayesha
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Cuore notturno

          Dono asilo al silenzio
          nell’ampio ventre
          del mio tempio
          nell’acuto sentimento
          del piacere del nulla.

          Sono il niente e sono lieta
          come un girasole
          in vista del suo lume
          non aspiro nè ammiro
          non penso nè desidero.

          Resto qui in altomare
          dove posso vegetare
          in una barca taciturna
          dove il cuore contempla
          la luce notturna
          sulle acque cristalline.
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            Scritta da: dantino
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Non scrivo d'amore, non amo, non credo,
            io vivo infelice
            scioccamente, credetti alle anime in volo
            scioccamente amai e fui amato
            mi piegai al desiderio del cuore
            fui cieco d'amore e fui tutto un insieme di cose
            che adesso sto a dirvi:
            volavo, cantavo, correvo
            stringevo le mani, abbracciavo
            ridevo, ridevo, ridevo ed ero felice
            lei pure mi amava
            insomma! eravamo felici
            poi tutto cambiò come il tempo
            il sole scomparve
            e il buio si accese in un lento, noioso, supplizio
            la notte ci prese il coraggio
            e il freddo la voce
            il cuore divenne di ghiaccio
            e l'aria pesante
            noi ci guardammo, avremmo voluto capire
            parlammo e parlammo
            e fu bello spiegarci
            ma nulla, la notte aveva un vantaggio
            fu inutile accendere lumi
            così ci lasciammo
            oggi, ho i tanti ricordi
            che ancora mi abbracciano stretto
            ti amo, ti ho amata
            e questo, è ancor più di tutto
            che strano
            ho scritto d'amore
            ricordo, e sono felice.
            Composta giovedì 26 giugno 2014
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              Scritta da: Marta Emme
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Siam polvere di stelle

              Fin da piccolino iniziava il cammino:
              ogni sasso, ogni buca
              che incontravi sul selciato
              a dura prova metteva il tuo operato.
              Tutto era parte di un costrutto
              di cui coglievi sempre il frutto,
              ora bello ora brutto,
              ma se avanti potevi andare
              è perché nuovi orizzonti
              ponevi al tuo operare
              e non ti fermava dover far calibratura
              che in linea sempre stavi alla natura.
              Così eri forte senza discussione
              e centravi ogni previsione.
              Ma non si può prevedere
              ogni cosa che può accadere,
              così giunse un giorno cupo
              quando il male ti addentò
              con le fauci di un lupo,
              perché pietà non aveva
              e esser più tenace non poteva.
              Di fronte a quella fiera
              nessun effetto sortiva una preghiera.
              La forza morale solo ti poteva aiutare
              insieme a chi ti era solidale.
              Di ciò coglievi i frutti
              che lenivan quei momenti così brutti.
              La prova era assai dura,
              ma se il peso di tal disavventura
              piegava la tua figura
              la sfida accoglievi senza mostrar paura.
              Coraggio davi a chi ti era vicino
              perché fiducia ponevi nel destino,
              seppur sapevi birichino.
              Così ogni cura facevi
              per sanar le ferite che avevi,
              e più ti convincevi che vivere o morire
              era questione da definire,
              ma non ne avevi perciò a soffrire
              in un tempo in cui guardare avanti
              era un imperativo per tutti quanti.
              E se infine soccombevi alla creatura,
              ebbene, in linea sempre stavi alla natura
              perché era lei, ancora, a dettar la partitura,
              come per le stelle nel cielo,
              come per l'ostinata pianta del melo,
              così per te, confortato da un credo;
              giacché una legge dell'universo
              è racchiusa in questo verso,
              come dir che niente viene perso.
              Composta sabato 14 giugno 2014
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                Scritta da: Michele Gentile
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Come la nebbia

                Ci racconteranno
                come si raccontano
                inverni
                di piene e di risvegli,
                di carezze in riva al fuoco.
                Torneranno ad amarci
                come si ama quel sole
                che non si mostra.
                Quando
                come la nebbia,
                sulle sponde del giorno
                ci poseremo
                e ci abbandoneremo
                alla pietra in tumulto,
                accarezzeranno la chioma
                di parole mai nate.
                Ogni istante sarà
                già
                istinto di memoria,
                sulle spente labbra
                di un tempo che non perdona.
                Composta mercoledì 11 giugno 2014
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