Poesie d'Autore


Scritta da: SalMessina
in Poesie (Poesie d'Autore)

Il Cantico delle Creature

Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue sò le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se confano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mì Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato sì, mì Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato sì, mì Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato sì, mì Signore, per sor'aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato sì, mì Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato sì, mì Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato sì, mì Signore, per quelli che perdonano per lo tuo amore
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli che'l sosterrano in pace,
ca da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato sì, mì Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente po' scappare:
guai acquelli che morrano ne le peccata mortali;
beati quelli che trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
ca la morte secunda no'l farrà male.
Laudate e benedicete mì Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.
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    Scritta da: SergioGlauco
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Candida luna

    Candida diletta luna!
    Come sono grandi
    i tuoi occhi.
    Com'è largo
    il tuo naso.
    Com'è vorace
    la tua bocca.
    Candida diletta luna!
    Sorridi ogni qualvolta
    bacio la mia compagna.
    Chiudi un occhio
    se dico una parola vergognosa.
    Nelle notti buie e profonde
    guidi sempre il mio cammino.
    Candida diletta luna!
    Quando scompari
    divento triste ed infelice.
    So che ritornerai
    ad allietare della tua presenza
    il cielo scuro e torbido:
    aspetto con ansia
    il tuo gradito ritorno!
    Composta lunedì 14 maggio 1990
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      Scritta da: Mariella Buscemi
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Custodiscimi.

      Legami la caviglia al tuo polso
      ch'io resti anche nella fuga

      ho promesse nude sulla bocca
      e tiepidi respiri
      e lunghe attese
      di liquidi battesimali

      lasciami impronte primitive
      sulla carne pastosa
      e sfiancami

      l'indugio sia fame
      e le tue mani cibo

      posami parole
      come schiaffi
      e pause
      come carezze
      ché mi sei discorso intimo e profondo
      sottovoce.
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        Scritta da: Mariella Buscemi
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Io sia mareggiata
        di questo tuo abisso
        e fammi uscire di guizzo
        dal desiderio scambiato

        Impugnami come coltello
        e lama in aria
        a scarnificare le reticenze
        e tagliami il pudore
        ché ti sono Donna
        piena
        vasta
        densa

        Frugami!

        Con l'urlo formidabile
        di noi
        semidei
        brandiscimi
        pornografica
        e violenta

        Tu sii corollario
        attorno alla mia corolla
        e gustala
        nella sua rugiada
        frescacalda.
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          Scritta da: Claudio De Lutio
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Il perdono dei "Giuda"

          Ogni croce portata dall'uomo
          è una croce sulle spalle di Dio
          che sottrae ogni volta all'oblio
          il peccato di Adamo dal pom (o).

          Anche Giuda sarà l'Ecce Homo
          da quel ruolo che ebbe sua vita
          essa stessa dal trader tradita
          per la colpa e per l'Alto Perdon.

          Ci saranno altri Giuda per questo
          altri uomini donne fratelli
          or la croce dei tristi ribelli
          è passata dal Cristo ai fedel.

          Qual chiamati al perdono dei Giuda
          a ciascuno diran: "non temere,
          non siam qui per vederti morire,
          senza prima salvarti dal fuò!".
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            Scritta da: Angela MORI
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Hai bisogno solo di me

            Lascia che i tuoi miraggi si avverino,
            Lascia ce le mie mani ti sfiorino.
            Non hai ricordi di quel che è stato
            Perché navighi in acque scure
            E se ce li hai, li scompigli ancora
            Perché vuoi sempre vagare.
            Lascia che la tua vela si allarghi
            Ed io enfatizzi su di essa il mio respiro,
            Abbandonati al volere dell'amore
            E che sia lungo,
            Poiché non siamo più bambini.
            E ti so tra quelle acque stanotte,
            Ti so in un altro mare
            Come devo stare? Io sto male!
            Tu dici di non temere,
            Io pavento tu possa affondare.
            Se la tua cupida bocca
            Bevesse altra acqua,
            Se il tuo corpo accaldato
            Si saziasse d'altra linfa?
            Smettila di viaggiare,
            Stai con me, cedi solo a me
            Il tuo cuore sfregiato
            E la tua virilità ormai navigata,
            Che la notte non mi farà paura.
            Illuminerò io le tue serate,
            Sarò io l'oceano che hai sempre voluto,
            Il faro più splendente,
            La stella maestra,
            L'ancora più sicura,
            La sabbia più calda.
            Fermati e rimani,
            Rammenterai appena le tue viaggiate.
            Non hai capito ancora
            Che hai bisogno della terra
            Ed io qui ferma ti aspetto ancora!
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              Scritta da: Antonino Gatto
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Profumo di pane

              Dorati capelli ed occhi di mare
              "buon giorno" mi disse: "la posso aiutare?"
              Ed io tumefatto del suo dolce sorriso
              restai a bocca aperta senza torcere il viso.

              Non so se fu il fato o il profumo di pane
              a condurmi al suo banco senza nulla esitare
              e così da quel giorno con un po' di appetito
              del suo sguardo mi nutro e del suo pane squisito

              ma pochi euro non bastano per potermi saziare
              paghi solo un istante, ed il profumo scompare
              per questo mi porto dentro casa ogni giorno
              il suo pane sul tavolo, ed i suoi occhi nel sogno!
              Composta domenica 16 febbraio 2014
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                Scritta da: Mariella Buscemi
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Ho piantato fiori d'acciaio
                nella mia anima di cemento
                e ne ho fatto colonna
                ai bordi della vita sterrata

                Ho lavato le mani
                con cocci di vetro
                scendere a cascata
                dai ruscelli asciutti dei rimpianti
                strofinare gl'occhi
                generare rivoli cremisi
                e lacrime secche

                Impietosita
                per il mio stesso Dolore
                mi sono stretta
                e mi son vista orribile e magnifica
                persa e rinchiusa.
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                  Scritta da: Michele Gentile
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  In frantumi

                  Una fiaba
                  scivola nei respiri,
                  ancora.
                  Poi
                  questo mare
                  si alzerà,
                  correrà
                  a svegliare il faro.
                  Le rose
                  torneranno a pregare
                  le spine
                  a conoscere altre corone.
                  La cura di una carezza
                  senza dolore.
                  Questo cielo poi
                  piangerà,
                  correrà a cullare
                  la vacuità del vero
                  e noi
                  non avremo più
                  sogni da ordire.
                  Già reca silenzi
                  la stagione dei sorrisi,
                  in frantumi giace
                  questa nostra terra.
                  Composta martedì 15 aprile 2014
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