Se mi scoppiasse nel petto il senso dell'immenso angelicato e di scheggia di luce squamassi la mia pelle a generare corazza di nuova purezza e rifarmi vita attraverso un parto sacro di madonna prescelta - ed io nuova Maddalena - disperderei i profumi spurgati di giglio all'altezza dei polsi impregnerei di gelsomino i seni e calle ad ornarmi i polpastrelli per evaporare d'ogni essenza ed il mio passo con la robusta caviglia calcherei sul bianco della terra generato da un cielo che cade a pezzi bianchi ibernando di forza fredda le mie vene e decantando il nuovo sangue come mosto novello in calici di pensiero vivo acini schiacciati d'un passato di morte vendemmia di nuovo nettare dissetare la gola arsa.
Commenti