Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Marilù Rossi
in Poesie (Poesie d'Autore)

Nella nebbia

Strano, vagare nella nebbia!
È solo ogni cespuglio ed ogni pietra,
né gli alberi si scorgono tra loro,
ognuno è solo.
Pieno di amici mi appariva il mondo
quando era la mia vita ancora chiara;
adesso che la nebbia cala
non ne vedo più alcuno.
Saggio non è nessuno
che non conosca il buio
che lieve ed implacabile
lo separa da tutti.
Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è solitudine.
Nessun essere conosce l'altro
ognuno è solo.
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    Scritta da: Francesca Piras
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Oh Dio, quando presto attenzione alle voci degli animali, al fruscio delle foglie, al mormorio delle acque, al gorgheggio degli uccelli, al sibilare del vento o al fragore del tuono, in esi percepisco una testimonianza della tua unità. Sento che Tu sei il supremo potere, l'onniscenza, la suprema sapienza, la suprema giustizia.
    Oh Dio, Ti riconosco nelle prove che sto affrontando. Concedimi, oh Dio, che la tua soddisfazione sia anche la mia. Che io sia la tua gioia: quella gioia che un padre prova alla vista di un figlio. E che la mia mente si rivolga a Te con serenità e determinazione, anche quando è difficile dire: "Ti Amo"!
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      Scritta da: Elisabetta
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Nozze

      Sposo beato, le nozze dei tuoi sogni
      sono compiute. È tua
      la fanciulla che ami.

      O sposa, tu sei
      tutta grazia: i tuoi occhi
      son dolci, il bel viso
      è tutto amore...

      O sposo,
      felice sposo,
      noi fanciulle canteremo
      questa notte,
      il tuo amore e la tua sposa
      profumata di viola,
      canteremo questa notte...
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        Scritta da: Paul Mehis
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Lo trovarono che camminava lungo l'autostrada
        tutto rosso
        sul davanti
        aveva preso un barattolo arrugginito
        e si era tagliato l'organo
        sessuale
        come a dire:
        visto cosa mi avete
        combinato? Tanto vale che vi prendiate
        il resto.

        E un pezzo lo mise
        in una tasca
        un pezzo
        in un'altra
        e fu così che lo trovarono,
        mentre
        tirava di lungo.

        Lo affidarono
        ai dottori
        che cercarono
        di ricucirgli
        i pezzi
        ma i pezzi stavano
        benissimo
        così
        com'erano.

        Io penso certe volte a tutta la gran
        figa
        abbandonata
        ai mostri
        della terra.

        Forse era la sua protesta
        contro questo
        o la sua protesta
        contro
        tutto.

        Una Marcia alla Libertà
        fatta da un uomo solo
        che non ha mai trovato posto
        tra
        le critiche dei concerti
        e le classifiche
        del baseball.

        Dio, o qualcuno,
        lo
        benedica.
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          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Amore

          Amore, disse, gas,
          dammi un bacio d'addio,
          baciami le labbra,
          baciami i capelli,
          le dita,
          gli occhi il cervello,
          fammi dimenticare.

          Amore, disse, gas
          aveva una stanza al secondo piano
          respinto da una dozzina di donne
          35 editori
          e una mezza dozzina di agenzie di collocamento,
          ora non voglio dire che valesse
          qualcosa.

          Aprì tutti i beccucci
          senza accenderli
          e andò a letto.

          Qualche ora dopo un tizio diretto
          alla stanza 309
          accese un sigaro
          nella hall
          e un sofà volò fuori dalla finestra
          un muro venne giù come sabbia bagnata
          una fiamma purpurea divampò fino a 12 metri d'altezza.

          il tizio a letto
          nulla seppe e di nulla si curò
          ma oserei dire
          che quel giorno
          si mostrò piuttosto in gamba.
          Composta giovedì 26 settembre 2013
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            Scritta da: Andrea De Candia
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            C'era una manciata di semi odorosi
            nelle mie mani per te,
            e un ricordo lontano di cose accadute
            ma senza sentimento.
            Pensavo che tu fossi la mia strada,
            e ho messo calzature leggere
            perché tu mi credessi un'ombra.
            Ho vagato solitaria con te dentro la mia stoltezza.
            Non ti dissi che ero innamorata
            fino al pudore,
            finché non vidi sangue nella mia mente:
            come se partito da me
            mi avessi rapito il fulgore degli anni.
            E così ho aspettato che tu rinverdissi
            e che da erba diventassi un altare;
            ma come tutti gli altari
            ti sei fatto pietra.
            Composta sabato 11 aprile 2015
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