Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Sotto un abietto salice

Sotto un abietto salice
non ti affliggere più, innamorato:
segua al pensiero rapida azione.
A che serve pensare?
La tua incessante prostrazione
mostra quanto sei freddo;
alzati, su, e ripiega
la tua mappa di desolazione.

I rintocchi che scorrono sui prati
da quella fosca guglia
suonan per queste ombre senza amore
che all'amore non servono.
Ciò che è vivo può amare: perché ancora
piegarsi alla sconfitta
con le braccia incrociate?
Attacca e vincerai.

Stormi di anatre in volo sul tuo capo
e sanno dove andare,
freddi ruscelli in corsa ai tuoi piedi
e vanno verso l'oceano.
Cupa e opaca è la tua costernazione:
cammina, dunque, vieni,
non più così tarpato
in preda alla tua soddisfazione.
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    Scritta da: mor-joy
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Fantasia

    Lascia sempre vagare la fantasia,
    È sempre altrove il piacere:
    E si scioglie, solo a toccarlo, dolce,
    Come le bolle quando la pioggia picchia;
    Lasciala quindi vagare, lei, l’alata,
    Per il pensiero che davanti ancor le si stende;
    Spalanca la porta alla gabbia della mente,
    E, vedrai, si lancerà volando verso il cielo.
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      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Chiedo silenzio

      Ora, lasciatemi tranquillo
      Ora, abituatevi senza di me.
      Io chiuderò gli occhi.
      E voglio solo cinque cose,
      cinque radici preferite.
      Uno è l'amore senza fine.
      La seconda è vedere l'autunno.
      Non posso vivere senza vedere che le foglie
      volino e tornino alla terra.
      La terza è il grave inverno,
      la pioggia che ho amato, la carezza
      del fuoco nel freddo silvestre.
      La quarta cosa è l'estate
      rotonda come un'anguria.
      La quinta cosa sono i tuoi occhi.
      Matilde mia, bene amata,
      non voglio dormire senza i tuoi occhi,
      non voglio esistere senza che tu mi guardi:
      io muto la primavera
      perché tu continui a guardarmi.
      Amici, questo è ciò che voglio,
      È quasi nulla e quasi tutto.
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