Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Marilù Rossi
in Poesie (Poesie d'Autore)

Nella nebbia

Strano, vagare nella nebbia!
È solo ogni cespuglio ed ogni pietra,
né gli alberi si scorgono tra loro,
ognuno è solo.
Pieno di amici mi appariva il mondo
quando era la mia vita ancora chiara;
adesso che la nebbia cala
non ne vedo più alcuno.
Saggio non è nessuno
che non conosca il buio
che lieve ed implacabile
lo separa da tutti.
Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è solitudine.
Nessun essere conosce l'altro
ognuno è solo.
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    Scritta da: Elisabetta
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Nozze

    Sposo beato, le nozze dei tuoi sogni
    sono compiute. È tua
    la fanciulla che ami.

    O sposa, tu sei
    tutta grazia: i tuoi occhi
    son dolci, il bel viso
    è tutto amore...

    O sposo,
    felice sposo,
    noi fanciulle canteremo
    questa notte,
    il tuo amore e la tua sposa
    profumata di viola,
    canteremo questa notte...
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      Scritta da: mor-joy
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Canzone d'Amore

      Per dire cos'hai fatto
      di me, non ho parole.

      Cerco solo la notte
      fuggo davanti al sole.

      La notte mi par d'oro
      più di ogni sole al mondo,
      sogno allora una bella
      donna dal capo biondo.

      Sogno le dolci cose,
      che il tuo sguardo annunciava,
      remoto paradiso
      di canti risuonava.

      Guarda a lungo la notte
      e una nube veloce-
      per dire cos'hai fatto
      di me, non ho la voce.
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        Scritta da: sagea
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        ... credevi che mille acri fossero molto?
        Credevi che la terra fosse molto?
        Ti sei esercitato tanto per imparare a leggere?
        Ti sei sentito superbo perché intendevi il senso
        delle poesie?
        Fermati con mè fermati questa notte, e tu capirai l'origine di tutte le poesie,
        Possiederai il bene della terra e del sole (sono rimasti ancora milioni di soli),
        Non riceverai più le cose di seconda, terza mano, non dovrai più guardare attraverso gli (occhi dei morti),
        né nutrirti di spettri nei libri,
        Non dovrai guardare attraverso gli occhi miei, né ricevere sensazioni per mezzo mio,
        Percepirai d'ogni parte suoni e li filtrerai attraverso te stesso.
        Composta mercoledì 24 marzo 2010
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          Scritta da: Marianna Mansueto
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Sete di te m'incalza

          Sete di te m'incalza nelle notti affamate.
          Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
          Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa.
          Sete di metallo ardente, sete di radici avide.
          Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano
          in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora.

          Sei piena di tutte le ombre che mi spiano.
          Mi segui come gli astri seguono la notte.
          Mia madre mi partorì pieno di domande sottili.
          Tu a tutte rispondi. Sei piena di voci.
          Ancora bianca che cadi sul mare che attraversiamo.
          Solco per il torbido seme del mio nome.
          Esista una terra mia che non copra la tua orma.
          Senza i tuoi occhi erranti, nella notte, verso dove.

          Per questo sei la sete e ciò che deve saziarla.
          Come poter non amarti se per questo devo amarti.
          Se questo è il legame come poterlo tagliare, come.
          Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa.
          Sete di te, sete di te, ghirlanda atroce e dolce.
          Sete di te, che nelle notti mi morde come un cane.
          Gli occhi hanno sete, perché esistono i tuoi occhi.
          La bocca ha sete, perché esistono i tuoi baci.
          L'anima è accesa di queste braccia che ti amano.
          Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo.
          Di sete. Sete infinita. Sete che cerca la tua sete.
          E in essa si distrugge come l'acqua nel fuoco.
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            Scritta da: Davide Bidin
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            In Lode Dell'Asino

            O sant'asinità, sant'ignoranza,
            santa stoltezza e pia devozione,
            qual sola puoi far l'anime si buone
            che umano ingegno e studio non l'avanza.
            Non giunge faticosa vigilanza
            d'arte qualunque sia o invenzione,
            né dei sapienti contemplazione,
            al ciel dove ti edifichi la stanza.
            Che vi val (curiosi) lo studiare,
            voler sapere quel che fa la natura,
            se gli astri son pur terra, fuoco e mare?
            La santa asinità di ciò non cura,
            ma con man giunte e in ginocchio vuol stare
            aspettando da Dio la sua ventura.
            Nessuna cosa dura
            eccetto il frutto dell'eterna requie,
            la qual ci dona Dio dopo le esequie.
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              Scritta da: Andrea De Candia
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              A mia figlia

              Cara, ti vorrei scrivere il mio amore;
              cara, ti vorrei dire che sei come
              un purissimo vaso che si incrina,
              ma se tu vuoi riuscire
              a guardarmi nel viso come Psiche
              fece nel tempo andato con Amore
              tu rimarrai delusa e poi ferita.
              No, non volgerti indietro, la vestale
              cammina adagio, lenta, a sé davanti
              guardando sempre; no, non ritornare
              su ciò che hai fatto, può essere morte:
              te lo dice un'antica profetessa
              che è una povera madre e ti vuol bene.
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                Scritta da: luna_n_354
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Ho bisogno di silenzio
                come te che leggi col pensiero
                non ad alta voce
                il suono della mia stessa voce
                adesso sarebbe rumore
                non parole ma solo rumore fastidioso
                che mi distrae dal pensare.
                Ho bisogno di silenzio
                esco e per strada le solite persone
                che conoscono la mia parlantina
                disorientate dal mio rapido buongiorno
                chissà, forse pensano che ho fretta.
                Invece ho solo bisogno di silenzio
                tanto ho parlato, troppo
                è arrivato il tempo di tacere
                di raccogliere i pensieri
                allegri, tristi, dolci, amari,
                ce ne sono tanti dentro ognuno di noi.
                Gli amici veri, pochi, uno?
                sanno ascoltare anche il silenzio,
                sanno aspettare, capire.
                Chi di parole da me ne ha avute tante
                e non ne vuole più,
                ha bisogno, come me, di silenzio.
                Composta domenica 8 gennaio 2012
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