Poesie d'Autore migliori


Scritta da: mor-joy
in Poesie (Poesie d'Autore)

Fantasia

Lascia sempre vagare la fantasia,
È sempre altrove il piacere:
E si scioglie, solo a toccarlo, dolce,
Come le bolle quando la pioggia picchia;
Lasciala quindi vagare, lei, l’alata,
Per il pensiero che davanti ancor le si stende;
Spalanca la porta alla gabbia della mente,
E, vedrai, si lancerà volando verso il cielo.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Chiedo silenzio

    Ora, lasciatemi tranquillo
    Ora, abituatevi senza di me.
    Io chiuderò gli occhi.
    E voglio solo cinque cose,
    cinque radici preferite.
    Uno è l'amore senza fine.
    La seconda è vedere l'autunno.
    Non posso vivere senza vedere che le foglie
    volino e tornino alla terra.
    La terza è il grave inverno,
    la pioggia che ho amato, la carezza
    del fuoco nel freddo silvestre.
    La quarta cosa è l'estate
    rotonda come un'anguria.
    La quinta cosa sono i tuoi occhi.
    Matilde mia, bene amata,
    non voglio dormire senza i tuoi occhi,
    non voglio esistere senza che tu mi guardi:
    io muto la primavera
    perché tu continui a guardarmi.
    Amici, questo è ciò che voglio,
    È quasi nulla e quasi tutto.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Lavandare

      Nel campo mezzo grigio e mezzo nero
      resta un aratro senza buoi, che pare
      dimenticato, tra il vapor leggero.
      E cadenzato dalla gora viene
      lo sciabordare delle lavandare
      con tonfi spessi e lunghe cantilene:
      Il vento soffia e nevica la frasca,
      e tu non torni ancora al tuo paese!
      Quando partisti, come son rimasta!
      Come l'aratro in mezzo alla maggese.
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        Scritta da: mor-joy
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        La Madre al Figlio

        Bene, figliolo, te lo dirò:
        la vita per me non è stata una scala di cristallo.
        Ci furono chiodi
        e schegge
        ed assi sconnesse,
        e tratti senza tappeti sul pavimento
        nudi.
        Ma per tutto il tempo
        seguitai a salire
        e raggiunsi i pianerottoli,
        e voltai angoli
        e qualche volta camminai nel buio
        dove non era spiraglio di luce.
        Così, ragazzo, non tornare indietro.
        Non fermarti sui gradini
        perché trovi ardua l'ascesa.
        Non cadere ora
        perché io vado avanti, amor mio,
        continuo a salire
        e la vita per me non è stata una scala di cristallo.
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          Scritta da: sagea
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Le Ragazze

          Contemplo
          lo stesso
          paralume
          da
          5 anni
          e s'è coperto
          d'una polvere da scapolo
          e
          le ragazze che entrano qui
          sono troppo
          indaffarate
          per pulirlo
          Ma io non ci bado
          anch'io sono stato troppo
          indaffarato
          per accorgermi
          finora
          Che la luce
          balugina
          fioca
          dietro questi
          5 anni
          di vita.
          Composta mercoledì 16 novembre 2011
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