Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Valeria S
in Poesie (Poesie d'Autore)

È oggi

È oggi: tutto l'ieri andò cadendo
entro dita di luce e occhi di sogno,
domani arriverà con passi verdi:
nessuno arresta il fiume dell'aurora.
Nessuno arresta il fiume delle tue mani,
gli occhi dei tuoi sogni, beneamata,
sei tremito del tempo che trascorre
tra luce verticale e sole cupo,
e il cielo chiude su te le sue ali
portandoti, traendoti alle mie braccia
con puntuale, misteriosa cortesia.
Per questo canto il giorno e la luna,
il mare, il tempo, tutti i pianeti,
la tua voce diurna e la tua pelle notturna.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Il vento è un cavallo:
    senti come corre
    per il mare, per il cielo.

    Vuol portarmi via: senti
    come percorre il mondo
    per portarmi lontano.

    Nascondimi tra le tue braccia
    per questa notte sola,
    mentre la pioggia rompe
    contro il mare e la terra
    la sua bocca innumerevole.

    Senti come il vento
    mi chiama galoppando
    per portarmi lontano.

    Con la tua fronte sulla mia fronte,
    con la tua bocca sulla mia bocca,
    legati i nostri corpi,
    all’amore che che brucia,
    lascia che il vento passi
    senza che possa portarmi via.

    Lascia che il vento corra
    coronato di spuma,
    che mi chiami e mi cerchi
    galoppando nell’ombra,
    mentre, sommerso,
    sotto i tuoi grandi occhi,
    per questa notte sola
    riposerò, amor mio.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Voi vorreste conoscere il segreto della morte, ma come potrete scoprirlo se non cercandolo nel cuore della vita?
      Il gufo, i cui occhi notturni sono ciechi al giorno, non può svelare il mistero della luce.
      Se davvero volete conoscere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita. Poiché la vita e la morte sono una cosa sola, come una sola cosa sono il fiume e il mare.
      Nella profondità dei vostri desideri e speranze, sta la vostra muta conoscenza di ciò che è oltre la vita; e come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.
      Confidate nei sogni, poiché in essi si cela la porta dell'eternità.
      La vostra paura della morte non è che il tremito del pastore davanti al re che posa la mano su di lui in segno di onore.
      In questo suo fremere, il pastore non è forse pieno di gioia poiché porterà l'impronta regale? E tuttavia non è forse maggiormente assillato dal suo tremito?
      Che cos'è morire, se non stare nudi nel vento e disciogliersi al sole?
      E che cos'è emettere l'estremo respiro se non liberarlo dal suo incessante fluire, così che possa risorgere e spaziare libero alla ricerca di dio? Solo se berrete al fiume del silenzio, potrete davvero cantare. E quando avrete raggiunto la vetta del monte, allora incomincerete a salire.
      E quando la terra esigerà il vostro corpo, allora danzerete realmente.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Sogno

        Il mio cuore riposa presso la fonte fredda.

        (Riempilo dei tuoi fili,
        regno dell'oblio. )

        L'acqua di quella fonte gli diceva i suoi canti.

        (Riempila dei tuoi fili,
        ragno dell'oblio. )

        Il mio cuore svegliato diceva i suoi amori.

        (Ragno del silenzio,
        tessigli il tuo mistero. )

        E l'acqua della fonte lo ascoltava ombrosa.

        (Ragno del silenzio,
        tessigli il tuo mistero. )

        Il cuore si rovescia su quella fonte fredda.

        (Mani bianchi, lontane,
        trattenete l'acqua! )

        Lo porta via l'acqua cantando d'allegria.

        (Mani bianche, lontane,
        niente resta nell'acqua! )
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          Scritta da: Impenitente
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Due corpi

          Due corpi, uno di fronte all'altro,
          sono a volte due onde
          e la notte è oceano.

          Due corpi, uno di fronte all'altro,
          sono a volte due pietre
          e la notte deserto.

          Due corpi, uno di fronte all'altro,
          sono a volte radici
          nella notte intrecciate.

          Due corpi, uno di fronte all'altro,
          sono a volte coltelli
          e la notte lampo.
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Forse sono ferito senza sanguinare

            Forse sono ferito senza sanguinare
            da un raggio della tua vita
            e a mezza selva mi trattiene l'acqua:
            la pioggia che cade col suo cielo.

            Allora tocco il cuore madido:
            lì so che i tuoi occhi penetrarono
            la regione estesa del dolore
            e un sussurro d'ombra sorge solo:

            Chi è? Chi è? Ma non ebbe nome
            la foglia o l'acqua oscura che palpita
            a mezza selva, sorda, sul cammino,

            e così, amor mio, seppi che fui ferito
            e lì nessuno parlava, solo l'ombra,
            la notte errante, il bacio della pioggia.
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              Scritta da: Gabriella Stigliano
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Non disprezzare il poco

              Non disprezzare il poco, il meno, il non abbastanza
              L'umile, il non visto, il fioco, il silenzioso
              Perché quando saranno passati amori e battaglie
              Nell'ultimo camminare, nella spoglia stanza

              Non resteranno il fuoco e il sublime, il trionfo e la fanfara
              Ma braci, un sorso d'acqua, una parola sussurrata, una nota
              Il poco, il meno il non abbastanza.
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