Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Marilù Rossi
in Poesie (Poesie d'Autore)

Un campo d'erba

Quadro e libro rimangono,
Un campo d'erba verde
Per prendere un po' d'aria,
Ora che le forze del corpo se ne vanno;
Mezzanotte, una vecchia casa
In cui solo un topo si muove.

La mia tentazione è la quiete.
Qui al termine della vita
Né la sbrigliata immaginazione,
Né la macina della mente
Che ne consuma cenci e ossa,
Riescono a render nota la verità.

Mi sia concessa la frenesia di un vecchio,
Devo rifare me stesso
Fino ad essere Timone o Lear
O quel William Blake
Che bussò sul muro
Tanto che la Verità rispose al suo richiamo;

Una mente quale la conobbe Michelangelo
Tale da penetrare le nuvole,
O ispirata dalla frenesia
Da scuotere i morti nei sudari;
Del resto dimenticata dal genere umano:
La mente d'aquila di un vecchio.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Il Cane

    Noi mentre il mondo va per la sua strada,
    noi ci rodiamo, e in cuor doppio è l'affanno,
    e perché vada, e perché lento vada.
    Tal, quando passa il grave carro avanti
    del casolare, che il rozzon normanno
    stampa il suolo con zoccoli sonanti,
    sbuca il can dalla fratta, come il vento;
    lo precorre, rincorre; uggiola, abbaia.
    Il carro è dilungato lento lento.
    Il cane torna sternutando all'aia.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Specchio

      Sono esatto e d'argento, privo di preconcetti.
      Qualunque cosa io veda subito l'inghiottisco
      tale e quale senza ombre di amore o disgusto.
      Io non sono crudele, ma soltanto veritiero -
      quadrangolare occhio di un piccolo iddio.
      Il più del tempo rifletto
      sulla parete di fronte.
      È rosa, macchiettata. Ormai da tanto tempo la guardo che la sento
      un pezzo del mio cuore. Ma lei c'è e non c'è.
      Visi e oscurità continuamente si separano.

      Adesso io sono un lago. Su me si china una donna
      cercando in me di scoprire quella che lei è realmente.
      Poi a quelle bugiarde si volta: alle candele o alla luna.
      Io vedo la sua schiena e la rifletto fedelmente.
      Me ne ripaga con lacrime e un agitare di mani.
      Sono importante per lei. Anche lei viene e va.
      Ogni mattina il suo viso si alterna all'oscurità.
      In me lei ha annegato una ragazza, da me gli sorge incontro
      giorno dopo giorno una vecchia, pesce mostruoso.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Amore

        Amore, disse, gas,
        dammi un bacio d'addio,
        baciami le labbra,
        baciami i capelli,
        le dita,
        gli occhi il cervello,
        fammi dimenticare.

        Amore, disse, gas
        aveva una stanza al secondo piano
        respinto da una dozzina di donne
        35 editori
        e una mezza dozzina di agenzie di collocamento,
        ora non voglio dire che valesse
        qualcosa.

        Aprì tutti i beccucci
        senza accenderli
        e andò a letto.

        Qualche ora dopo un tizio diretto
        alla stanza 309
        accese un sigaro
        nella hall
        e un sofà volò fuori dalla finestra
        un muro venne giù come sabbia bagnata
        una fiamma purpurea divampò fino a 12 metri d'altezza.

        il tizio a letto
        nulla seppe e di nulla si curò
        ma oserei dire
        che quel giorno
        si mostrò piuttosto in gamba.
        Composta giovedì 26 settembre 2013
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          C'era una manciata di semi odorosi
          nelle mie mani per te,
          e un ricordo lontano di cose accadute
          ma senza sentimento.
          Pensavo che tu fossi la mia strada,
          e ho messo calzature leggere
          perché tu mi credessi un'ombra.
          Ho vagato solitaria con te dentro la mia stoltezza.
          Non ti dissi che ero innamorata
          fino al pudore,
          finché non vidi sangue nella mia mente:
          come se partito da me
          mi avessi rapito il fulgore degli anni.
          E così ho aspettato che tu rinverdissi
          e che da erba diventassi un altare;
          ma come tutti gli altari
          ti sei fatto pietra.
          Composta sabato 11 aprile 2015
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