Poesie d'Autore migliori


Scritta da: mor-joy
in Poesie (Poesie d'Autore)
La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano
nella cantina dell'arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c'è luce.
Forse non sarà una gran luce ma
la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.
Gli Dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte ma
puoi sconfiggere la morte
in vita,
qualche volta.
E più impari a farlo
di frequente,
più luce ci
sarà.
La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché
ce l'hai.
Tu sei meraviglioso
gli Dei aspettano di compiacersi in te.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: MesaQueen
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Saprai che non t'amo e che t'amo
    perché la vita è in due maniere,
    la parola è un'ala del silenzio,
    il fuoco ha una metà di freddo.
    Io t'amo per cominciare ad amarti,
    per ricominciare l'infinito,
    per non cessare d'amarti mai:
    per questo non t'amo ancora.
    T'amo e non t'amo come se avessi
    nelle mie mani le chiavi della gioia
    e un incerto destino sventurato.
    Il mio amore ha due vite per amarti.
    Per questo t'amo quando non t'amo
    e per questo t'amo quando t'amo.
    Composta martedì 14 giugno 2011
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Gabriella Stigliano
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Non so come tu canti, mio signore!
      Sempre ti ascolto
      in silenzioso stupore.
      La luce della tua musica
      illumina il mondo.
      Il soffio della tua musica
      corre da cielo a cielo.
      L'onda sacra della tua musica
      irrompe tra gli ostacoli pietrosi
      e scorre impetuosa in avanti.

      Il cuore anela di unirsi al tuo canto,
      ma invano cerco una voce.
      Vorrei parlare, ma le mie parole
      non si fondono in canti
      e impotente grido.
      Hai fatto prigioniero il mio cuore
      nelle infinite reti
      della tua musica.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Gabriella Stigliano
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Il ricordo

        Quando per un mortale il fragore
        del giorno cessa e sulla muta città
        l'ombra traslucida della notte
        e il sonno che ristora scende già,
        allora per me s'insinua nel silenzio
        il tempo del penoso vegliare:
        e nell'inerzia notturna, della serpe
        del cuore sento i morsi bruciare.
        I sogni fervono e da gravi pensieri
        è oppressa allora la mia mente.
        Il tacito ricordo davanti a me
        il suo lungo rotolo distende,
        e con disgusto leggendo la mia vita,
        amaramente piango e mi deprimo,
        amaramente tremo e maledico,
        ma i tristi versi non sopprimo.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Valeria S
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          È oggi

          È oggi: tutto l'ieri andò cadendo
          entro dita di luce e occhi di sogno,
          domani arriverà con passi verdi:
          nessuno arresta il fiume dell'aurora.
          Nessuno arresta il fiume delle tue mani,
          gli occhi dei tuoi sogni, beneamata,
          sei tremito del tempo che trascorre
          tra luce verticale e sole cupo,
          e il cielo chiude su te le sue ali
          portandoti, traendoti alle mie braccia
          con puntuale, misteriosa cortesia.
          Per questo canto il giorno e la luna,
          il mare, il tempo, tutti i pianeti,
          la tua voce diurna e la tua pelle notturna.
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Il vento è un cavallo:
            senti come corre
            per il mare, per il cielo.

            Vuol portarmi via: senti
            come percorre il mondo
            per portarmi lontano.

            Nascondimi tra le tue braccia
            per questa notte sola,
            mentre la pioggia rompe
            contro il mare e la terra
            la sua bocca innumerevole.

            Senti come il vento
            mi chiama galoppando
            per portarmi lontano.

            Con la tua fronte sulla mia fronte,
            con la tua bocca sulla mia bocca,
            legati i nostri corpi,
            all’amore che che brucia,
            lascia che il vento passi
            senza che possa portarmi via.

            Lascia che il vento corra
            coronato di spuma,
            che mi chiami e mi cerchi
            galoppando nell’ombra,
            mentre, sommerso,
            sotto i tuoi grandi occhi,
            per questa notte sola
            riposerò, amor mio.
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Sogno

              Il mio cuore riposa presso la fonte fredda.

              (Riempilo dei tuoi fili,
              regno dell'oblio. )

              L'acqua di quella fonte gli diceva i suoi canti.

              (Riempila dei tuoi fili,
              ragno dell'oblio. )

              Il mio cuore svegliato diceva i suoi amori.

              (Ragno del silenzio,
              tessigli il tuo mistero. )

              E l'acqua della fonte lo ascoltava ombrosa.

              (Ragno del silenzio,
              tessigli il tuo mistero. )

              Il cuore si rovescia su quella fonte fredda.

              (Mani bianchi, lontane,
              trattenete l'acqua! )

              Lo porta via l'acqua cantando d'allegria.

              (Mani bianche, lontane,
              niente resta nell'acqua! )
              Vota la poesia: Commenta
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Forse sono ferito senza sanguinare

                Forse sono ferito senza sanguinare
                da un raggio della tua vita
                e a mezza selva mi trattiene l'acqua:
                la pioggia che cade col suo cielo.

                Allora tocco il cuore madido:
                lì so che i tuoi occhi penetrarono
                la regione estesa del dolore
                e un sussurro d'ombra sorge solo:

                Chi è? Chi è? Ma non ebbe nome
                la foglia o l'acqua oscura che palpita
                a mezza selva, sorda, sul cammino,

                e così, amor mio, seppi che fui ferito
                e lì nessuno parlava, solo l'ombra,
                la notte errante, il bacio della pioggia.
                Vota la poesia: Commenta