Scritta da: Marianna Mansueto
Passo ore e ore a pensarti,
dolci tramonti che riflettono
i colori del tuo splendido viso.
E vorrei averti accanto questa sera,
anche solo per guardarti
e perdermi tra le gocce di eternità
racchiuse nei tuoi occhi.
Ma anche questa sera sarai con lei
a donarle il tuo sorriso,
dolci tramonti si perderanno all'orizzonte
e, sognando il tuo viso a occhi aperti,
soffrirò in silenzio
perché non potrò mai averti...
Anonimo
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    È come quando le mie labbra

    Si posano sul flauto
    E ne esce una armonia nuova.
    È come quando
    Dal mio fiato nascono
    Melodie cantate al vento.
    È come quando
    Sfiori con le tue mani
    I petali di un fiore bagnato dalla rugiada.
    È come quando
    La mia mano…
    Cerca altre mani per intraprendere il cammino.
    È come quando
    Il tassello di un puzzle
    Trova il suo giusto collocamento
    Accanto ad un altro.
    È come tutto questo
    La mia amicizia per te.
    Anonimo
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      Nuove parole vorrei inventare,
      parole che vorrei trovare
      quando l'orgoglio mi fa tacere,
      quando la notte mi fa pensare.
      Un dolce bacio,
      una tremante carezza
      che vorrei scoprire,
      quando tutto viene a mancare
      quando tutto non può finire,
      e tutto quello che non sono
      riuscito a dirti
      vorrei lo sentisse sussurrare
      direttamente il tuo cuore
      nell'irreale silenzio
      di un bacio.
      Anonimo
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        Ti voglio bene

        Ti voglio bene non solo per quello che sei, ma per quello che sono io quando sto con te.
        Ti voglio bene non solo per quello che hai fatto di te stesso, ma per ciò che stai facendo di me.
        Ti voglio bene perché tu hai fatto più di quanto abbia fatto qualsiasi fede per rendermi migliore,
        e più di quanto abbia fatto qualsiasi destino per rendermi felice.
        L'hai fatto senza un tocco, senza una parola, senza un cenno.
        L'hai fatto essendo te stesso.
        Forse, dopo tutto, questo vuol dire essere un amico.
        Anonimo
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          Se un giorno

          Se un giorno non potrò pronunciare il tuo nome
          Sarà perché sono diventato muto.
          Se non riconoscerò il tuo volto
          Sarà perché sono diventato cieco
          Se non sentirò la tua voce
          Sarà perché sono diventato sordo
          Ma anche se muto, cieco e sordo
          Il mio cuore si accorgerà di te
          Parlerà, ascolterà e vedrà
          E sentirai l'amore sgorgare
          Come una sorgente d'acqua pura
          Diverrà un ruscello, un torrente e poi un fiume
          Che strariperà nel mare immenso
          Come il mio amore.
          Anonimo
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            Mamma

            Ciao Mamma,
            tu che mi guardi da lassù,
            tu che te ne sei andata via troppo presto,
            porgimi la mano.

            Dammi la serenità,
            la dolcezza,
            l'amore.

            Dimmi che non sono malevole come mi hanno descritto.

            Fai capire a lei che l'amore non ha catene,
            fai capire a lei che l'amore non può finire.

            Vorrei essere compreso,
            Vorrei amare ed essere amato,
            Vorrei riuscire nella mia vita,
            Ma non ho più la forza per proseguire.

            Cara mamma,
            tu che mi guardi da lassù,
            porgimi la mano,
            portami via con te.
            Anonimo
            Composta martedì 15 giugno 2010
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              Scritta da: Elisabetta

              Il girotondo delle maschere

              È Gianduia torinese
              Meneghino milanese.
              Vien da Bergamo Arlecchino
              Stenterello è fiorentino.
              Veneziano è Pantalone,
              con l'allegra Colombina.
              Di Bologna Balanzone,
              con il furbo Fagiolino.
              Vien da Roma Rugantino:
              Pur romano è Meo Patacca.
              Siciliano Peppenappa,
              di Verona Fracanappa
              e Pulcinella napoletano.
              Lieti e concordi si dan la mano;
              vengon da luoghi tanto lontani,
              ma son fratelli, sono italiani.
              Anonimo
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