Scritta da: Alessandra Lanza
Se potessi fermare il tempo
lo farei per te amico mio
perché i tuoi momenti più belli
regalassero ai tuoi giorni
una gioia sempre viva.
Se potessi prendere un arcobaleno
lo farei proprio per te.
E condividerei con te la sua bellezza,
nei giorni in cui tu fossi malinconico.
Se potessi costruire una montagna,
potresti considerarla
di tua piena proprietà;
un posto dove trovare serenità,
un posto dove stare da soli
e condividere i sorrisi
e le lacrime della vita.
Se potessi prendere i tuoi problemi,
li lancerei nel mare
e farei in modo che si sciogliessero
come il sale.
Ma sto trovando che tutte queste cose
sono impossibili per me.
Non posso fermare il tempo,
costruire una montagna,
o prendere un arcobaleno luminoso.
Ma lasciami essere ciò che so essere di più
semplicemente un amico.
Anonimo
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    Ruberei

    Se solo ne fossi capace,
    ruberei un paio di ali per farti volare in alto
    e volerei insieme a te.
    Ruberei una stella dal cielo per illuminare le tue notti
    e un raggio di sole per dar calore alle tue giornate.
    Correremo insieme su un bel prato
    e ruberei alla terra un fiore profumato per regalarlo a te.
    E se tutto questo non bastasse
    ti porterei al mare
    e ruberei per te il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli.
    Ruberei le sette note musicali
    e anche il pentagramma per dedicarti canzoni e melodie
    mai ascoltate prima e che ti apparterrebbero per sempre.
    Ruberei i colori dell'arcobaleno
    per colorarti con colori nuovi
    e ti regalerei i miei occhi per farti vedere il mondo come lo vedo io
    e allora capiresti che sei tutto quello che voglio
    e che... ti ruberei.
    Anonimo
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      Le soleil se n'est allè,
      Il s'est couché dans la mer.
      La lune, son épouse brille dans le ciel.
      Elle veille sur lui comme une mère sur son fils.

      Il sole se n'è andato,
      è andato a dormire sul mare.
      La luna, sua sposa, brilla nel cielo.
      Essa veglia su di lui come una madre sul figlio.
      Anonimo
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        Scritta da: Elisabetta

        Il girotondo delle maschere

        È Gianduia torinese
        Meneghino milanese.
        Vien da Bergamo Arlecchino
        Stenterello è fiorentino.
        Veneziano è Pantalone,
        con l'allegra Colombina.
        Di Bologna Balanzone,
        con il furbo Fagiolino.
        Vien da Roma Rugantino:
        Pur romano è Meo Patacca.
        Siciliano Peppenappa,
        di Verona Fracanappa
        e Pulcinella napoletano.
        Lieti e concordi si dan la mano;
        vengon da luoghi tanto lontani,
        ma son fratelli, sono italiani.
        Anonimo
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          Scritta da: A B
          Come foglie...
          agitate dal sopraggiungere del vento,
          malinconiche in quest'ultima danza di vita,
          sono i miei pensieri.
          Nell'attesa di staccarsi dal loro sicuro ancoraggio,
          un brivido muto le fa svolazzare sbarazzine
          per planare silenziosamente a coprire la terra.
          Come foglie i miei pensieri...
          si adagiano su questo foglio
          nell'attesa di ingiallire
          come antica sapienza.
          Anonimo
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            Scritta da: anonimo61

            Le parole che non leggerai mai

            Poco tempo ancora è passato
            e nella mia mente nulla ho dimenticato
            si dice che il tempo cancelli i ricordi
            o almeno li renda velati,
            ma quello che tra noi c'è stato
            niente e nessuno cancellare potrà mai,
            i tuoi occhi,
            il tuo sorriso,
            il tuo amore vero,
            i giorni con te passati,
            uno squarcio mi si è aperto nel cuore
            una ferita che porterò dentro
            e con essa un gran dolore,
            tutto mi riporta a te
            tutto mi parla di te,
            vorrei che capissi i miei silenzi
            e poter riuscire a farti guardare il vuoto che ho dentro,
            l'orgoglio, l'odio, ci ha rovinto,
            io non ti ho mai tradita,
            e nemmeno il pensiero ho sfiorato
            ti avevo giurato con te o con nessuna
            ti sembrerà strano, forse non crederai
            un giorno mi auguro di reincontrarti
            e coi tuoi occhi guarderai
            che quest'uomo, il giuramento ha mantenuto
            nonostante tu non mi hai creduto,
            e mentre scrivo
            la gola è stretta in una morsa, mi attanaglia,
            stringe forte, fino a togliere il fiato,
            vago senza una meta
            i miei occhi ormai spenti
            non godranno mai più della tua luce,
            queste parole son dettate dal cuore
            non dalla mente,
            che ormai spenta
            nulla immagina, nulla pensa,
            ma tutto è fatto ormai
            e queste, lo so bene,
            sono parole che non leggerai mai
            ti amo forever.
            Anonimo
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              Scritta da: Danza di Venere

              Non sono

              Se la mia dote fosse il disegno,
              potrei ritrarti in ogni tuo particolare,
              Se fosse l'arte della parola,
              Convincerei il passato a cambiare gli eventi e farci conoscere prima,
              Se la mia dote fosse la scrittura,
              Scriverei versi capaci di sintetizzare l'infinito,
              Se fossi il caso anziché scelta,
              vorrei poterti abbracciare tra milioni di persone in una notte senza luna,
              Se fossi un opportunità,
              vorrei poterti ricordare ancora una volta che adoro ogni attimo di te.
              Anonimo
              Composta domenica 14 maggio 2017
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