Poesie personali


Scritta da: Anyma
in Poesie (Poesie personali)
Ho vissuto d'amore,
nutrita da languidi sogni
e colorate speranze,
Un profumo dolce
che la mia pelle non scorda
ubriaca mente,
ed a esso si arrende

Sapeva di pane caldo,
di un mattino d'estate,
di erba bagnata,
di profumo di radiose rose,
di luce di stelle.
Tra le sue possenti mani teneva il mio universo
che io stessa donai
senza remore alcuna.

Blasfemo fu l'inganno
che prese l'anima,
spezzò il cuore,
imprigionò la mente.

Tra le labbra bagnate
di salato dolore,
di rubati baci
stringo il silenzio... delle sue parole.
Composta lunedì 30 marzo 2015
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    in Poesie (Poesie personali)
    Mio triste spirito travolge i miei sentimenti.
    che mi spaventa,
    quell'anima dolente in un momento di crisi,
    è ferita profondamente,
    le mie emozioni precipitano come stelle cadenti,
    sono così spaventata,
    perché mi sento perdente,
    con un vuoto nella mente.
    Nulla faccio, niente aprendo, non sono presente,
    e sopporto il male, che mi ha sedotto.
    Mi spiace di essere vile ma non mi sgomento,
    ed aspetto quando torna in me la virtù vincente,
    e da combattente devo continuare a vivere,
    abbandonare il tormento di mille angosce
    ed amare e vivere profondamente.
    Spesso solo è un inganno il mal d'umore,
    e passata la tempesta e si illumina la speranza,
    che la vita è bella è travolgente,
    con tanti grandi sentimenti,
    e ritrovando la fiducia in sé stessi
    e di essere una luce solare
    per tutti gli altri
    e nel profondo del cuore
    nel mare di sentimenti
    lasciarsi andare.
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      Scritta da: Massimo
      in Poesie (Poesie personali)

      L'istante di nuovi versi

      Sorprendeva come vanità
      la speranza di quel risveglio

      eccitava l'incolumità dei sensi
      scherniva la torre del silenzio

      era come maglio e ferro rosso
      l'univoca simbiosi dell'attesa

      la tua nudità vestita della luce
      enfasi sorpresa del connubio.

      C'era levità e compostezza
      nel tardo muovere della beltà

      per nulla corrugata o seria,
      un passo della mente ride

      accenna ad un acuto insano
      ritorce la voce in gola e ride.

      Amata e riamata con ardore
      la pace scivola sui fianchi

      è serica la pelle non si cela
      offre l'istante di nuovi versi

      un sussurrare delle sillabe
      dissacra mente e cuore.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Primavera

        Il tempo
        ha raggiunto la pagina
        dell'equinozio,
        dietro i vetri
        c'è gran baccano,
        sono i segni
        della stagione nuova
        che si versa nei campi.
        La processione parte
        dai ciliegi di bianco vestiti,
        sfila tra cornici di germogli
        arrampicati a rami.
        E tornano le rondini,
        riportano gli anni
        a contare
        i balconi sospesi
        ma qualche balcone
        è crollato
        e questa vampata di luce
        non ha senso.
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          Scritta da: ENRICO DANNA
          in Poesie (Poesie personali)

          L'eco degli applausi

          Spremere seni
          di corpi maturi
          sul greto crepuscolare dei giorni
          e avventare mani
          su limoni indecisi
          alla ricerca di lacrime
          e sorgenti di estasi
          su gocce di ricordi
          che non placano la sete.

          Solleticare l'impensato
          dando un senso agli eufemismi
          mentre il torchio si fa burro
          e le labbra scivolano lente
          sulla bocca impolverata
          dalla morale e dagli affanni
          e si scioglie
          come cera
          l'ultimo lume a mezzanotte.

          Respirare come un mantra
          l'insaziabile euforia
          d'un cerino che s'accende
          e la notte rende aurora
          mentre fuori
          sulle scale
          urla il vento tra gli amplessi
          e l'orgasmo che l'assale
          non è che l'eco degli applausi.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Non sarà

            Perfino le parole che scrivo
            sono macchiate di te.
            Perfino i minuti che ti ho dedicato,
            li vedo scorrere sulle lancette dell'orologio.
            Perfino le giornate
            mi ricordano te.
            Non saranno quegli screen
            a chiamarti ricordo
            e non saranno quelle lettere a chiamarti passato.
            Perfino il buio
            è sostanza di te.
            Anche la luce del giorno
            che ti ho dedicato
            mi tiene per mano.
            E non sarà un mio sorriso
            che ti dice addio,
            non sarà una stella
            a dirmi che sei lontano
            non sarà una foglia secca
            che cade a terra a dire basta
            sarà felicità
            quando
            tra le righe della mia poesia
            non ci sarà più il mio nome.
            Composta domenica 29 marzo 2015
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