Poesie personali


Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie personali)

Magica estate

Magia dell'estate tra i voli di farfalle,
pensieri vivaci, che bruciano sotto i raggi bollenti,
nella libertà del cielo, pieno di rondini,

il mio pensiero corre alle persone, malate,
chiuse tra le mura di una stanza,
coraggio! Chiudere gli occhi e sognare,

chiamare il vostro angelo custode,
parlare con lui, dite le vostre paure,
aprite la vostra anima agli spiriti celesti,

gli angeli daranno forza e coraggio,
per superare dolori, angustie, dispiaceri,
riferiranno a Dio i nostri dolori,

le malattie rendono brutti fuori,
ma, eternamente belli dentro noi,
la sofferenza purifica l'anima.
Composta sabato 8 agosto 2015
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    in Poesie (Poesie personali)

    Una bambina che sognava, sognava...

    Mamma, racchiudimi stretta nelle tua braccia,
    e proteggimi dal male!
    Non lasciarmi sola con le ombre scure, con rumori strani,
    con la compagnia della gelida paura,
    sono spaventata e minacciata dal male!
    Portami nel mezzo di prati verdi,
    sotto i raggi dorati del sole
    e correre dietro le farfalle con le braccia aperte,
    e rotolarmi sull'erba vellutata,
    dimenticando del male
    il cielo è disegnato con le nuvole,
    e di mille colori di fiori profumati.
    E il tuo dolce volto sorridente e
    il tuo morbido, divino abbraccio,
    colma il mio cuore di gioia immensa,
    e uccide il male
    donandomi forza per il cammino
    della mia vita.
    Composta mercoledì 31 gennaio 2007
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      Scritta da: Cristallina
      in Poesie (Poesie personali)

      Sconcerto

      Investito d'odio e
      rancore
      il tuo cuore
      era chiuso all'amore e
      il suo ritmo aggressivo scandiva.

      Al mio apparire
      la sua voce più non tratteneva
      vomitandomi addosso
      insulti di grave
      spessore.

      Non curante
      che ad ascoltare,
      tra le tue braccia
      l'innocente
      bimba bionda, tenevi.
      Composta venerdì 7 agosto 2015
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        Scritta da: Marco Giannetti
        in Poesie (Poesie personali)
        Mi avvolgo nel ricordo di emozioni, di sguardi, di profumi.
        Mi avvolgo nel brivido delle tue carezze, nella passione dei tuoi abbracci, dei tuoi baci.
        Mi avvolgo nel tuo amore puro, nella tua gentilezza nel donarmi un fiore e nella tua generosità.
        Mi avvolgo in te,
        e di te
        voglio ancora il respiro
        e di te
        voglio ancora l'anima
        e di te
        voglio ancora morire.
        Composta giovedì 6 agosto 2015
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          Scritta da: Alessandro Borghesi
          in Poesie (Poesie personali)

          Sentimenti

          Un sogno sembra di vivere
          eppure tutto ciò è vero e lo percepisco
          il cuore mi scoppia

          Traboccano e fanno a botte
          una medicina per la solitudine
          brilla la mente

          Prigionieri e poltroni
          rimasti chiusi nella bicocca
          ora pronti a sbocciare

          La tua sensibilità vorrei
          studiarla per risolvere
          l'arcano di questo stato d'animo

          Proteggerti dalla sofferenza potrei
          anche a costo di ricadere nel passato
          pur di vederti felice

          Parole da esternare non ne ho
          le più belle e profonde
          le conservi nella tua sincerità

          Il destino tanto ringrazio
          per averti incontrato
          nel tragitto della Vita

          Fonderei quel che provo
          per saldare il nostro legame
          al fine di renderlo unico e straordinario.
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            Scritta da: Alessandro Borghesi
            in Poesie (Poesie personali)

            Io dico no

            Sembrava una serata come tante
            nell'estate romana dove una giovane ragazza
            inconsapevole e gioiosa assaporava i piaceri spensierati
            insieme alla sua combriccola.

            S'avvia verso casa
            col passo ancora acerbo e... assonnata vien fermata,
            da un suo coetaneo, in modo carino e gentile
            chiese una fresca sigaretta, la giovane accenna ad un si
            non capendo di aver fatto un irreversibile errore...

            Arrivò alle sue spalle,
            con l'aiuto del coetaneo la bloccarono...
            trascinata via con forza in un angolo di Roma buia, corrotta e angusta
            ove nessun viandante ha udito nulla

            Tentò di lanciare dei disperati aiuti
            il suo sforzo invano fu,
            stava per iniziare il più brutto film
            partorito da due menti sbandate.

            Seviziata, minacciata, spogliata...
            fu l'oggetto del loro desiderio, le sue lacrime di paura,
            le urla senz'aria, l'invisibile sangue che ricopriva la pelle
            l'umiliazione, schernita da gratuite offese
            mentre l'altro garzone registrava la giubilare scena

            il film senza una durata prefissata finì
            e per i due orchi l'ora di scappare è giunta,
            soddisfatti improvvisarono una corsa...
            svanirono senza lasciare rumore.

            Inerme, violata nell'anima
            non ha più forza, non ha più calore,
            non ha più il sorriso, non ha più la giovinezza
            rovinata per sempre... perse i sensi.

            In un caldo letto d'ospedale
            si risvegliò circondata dai genitori e qualche amico
            tante domande gli furono fatte ma lei... era troppo fragile
            e sconvolta per dargli peso, la sua mente era lontana
            muta era... la sua miglior risposta.

            Nel frattempo i talk-show
            erano sul "pezzo" con ospiti di dubbio gusto,
            sparlando con discorsi pieni di cliché santificando i due mascalzoni,
            per la povera ragazza un terribile gioco al massacro gli fu riservato...

            il goloso filmato trasmesso fu,
            disgraziatamente montato ad arte per snaturare la verità
            e far passare la ragazza in una poco di buono,
            coscienziosa della bravata fatta... colpo di grazia!

            Le chiacchiere passavano di mano in mano
            fino a giungere all'ospedale da lei... fu troppo il peso,
            così nel mezzo della notte una finestra l'aspettava,
            con coraggio prese il volo... in quell'istante provò la felicità...

            straziante il dolore dei propri cari fu,
            la loro principessa morta due volte
            riversa nel cortile con il viso sorridente volto verso l'immensità
            e una lacrima mai scesa... quanti sogni potevi realizzare,
            quante cose potevi fare.

            Io dico... no!

            Non mi sento parte di questa società di merda
            dove il popolo bue ha di avere la verità in tasca
            ascoltata da quattro pezzenti che stanno in tv
            a dare la caccia alle streghe e magari fare la morale altrui
            quando sono loro stessi ad essere sporchi e cattivi.

            La vittima si trasforma nel condannato a morte,
            i bastardi in eroi da celebrare a festa e... ciliegina sulla torta
            farsi giustificare dal popolino il loro gesto
            come tentazione portata a compimento dal capriccioso demonio.

            Malata la società è...
            non esistono più i sani valori
            non esiste più il rispetto
            non esiste più un briciolo di ragione
            non esiste.

            Figli di buona donna,
            non basterà il vostro perdono a farvi star bene con voi stessi
            la vostra coscienza non sarà mai pulita,
            sarete dannati di quel rimorso che accompagnerà la vostra esistenza...
            non meritate il mio rispetto né ora né mai.
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