Scritta da: Rosanna Russo
in Poesie (Poesie personali)
Accarezzo l'alba
dall'alto dei miei sogni,
con polvere di stelle illumino il viso.
E sarà sole nell'anima.
Composta lunedì 3 agosto 2015
Accarezzo l'alba
dall'alto dei miei sogni,
con polvere di stelle illumino il viso.
E sarà sole nell'anima.
Ancora una volta l'ansia mi assale,
si sgretola il tempo alla stazione -
conto i minuti in vista dell'orario
e quell'acuto sprezzante fischio
come una lama mi trafigge il cuore.
Il treno incurante del dolore
ti porta infine lontano da me.
Di te rimarrà solo l'assenza.
Si specchia l'eburnea luna
adorna di dorate vesti -
attende il bacio del mare,
per suggellare l'amore
che congiunge cielo e terra.
Oltre il finito è uno strappo di cielo
e il mio sguardo ne coglie sfumature,
questo giorno ormai cade già sfinito
del suo continuo cammino nel tempo.
Nuova alba e nuove attese, io vi attenderò.
Si ripiega l'estate su se stessa,
tiepida brezza accarezza pensieri.
Perso è lo sguardo sulle acque turchine
una vela si culla all'orizzonte -
scie di ricordi allietano il mio cuore.
Penetrare i misteri della montagna
è entrare nelle pieghe della memoria
di chi in quella terra è cresciuto
e ai suoi inverni s'è temprato.
Descrizioni ed emozioni che già sono preziosamente conservate
nello scrigno dell'umanità. * (i libri)
Ciò è essenziale, dacché
non è più moderno amare il Padreterno,
né al divino è da sottender
perché "IO" è diventato l'equivalente;
allor discerner è parso più esaltante;
ma s'è mostrato poco lungimirante.
Così, nell'abbandono, la montagna soffre
per quest'uomo così folle
che vale assai meno delle zolle
che ha cementificato nei pendii
e lungo il colle.
E in un sussurro all'uomo dice che,
è giunta l'ora di tornare in sé
e riconoscer nella sua maestà
la possenza di un'Entità
che non si può insultar,
ma sempre rispettar.
Vorrei essere la pietra, priva di dolore
il male che indosso mi fa uguale alle piante, ai pesci
lo so, siamo sogni, abiti nella pioggia,
in coda per l'ultima stanchezza,
in un mondo che dorme l'identica paura,
di esser preso di spalle come preda.
La solitudine dà pace e spazio
alla vita,
La lontananza crea la distanza
dalla gravità.
Tra terra e mare
l'uomo si muove
per la libertà.
Il futuro non è solo
di chi vive,
è di ogni oggetto
in ombra o alla luce
in un' apparenza evidente,
senza sembianze
le cose,
appaiono come sembrano.
Il mutare è di esse
e del tempo,
Il difetto del non essere
è “essere” immobili.
Il movimento,
è chiave
della libertà.
Senza più confine
non è più contraddizione,
stare fermi
e nello stesso tempo
essere in movimento.
L'estate avvolge questo tempo,
i colori della natura, nel pieno del suo vigore,
brillano nella intensa luce, sotto il cielo azzurro,
sfavillano i fiori e i campi, inondati dal sole,
mentre la vita, sembra sfuggire, con i pensieri,
mentre gli amori estivi, svolazzano insieme alle farfalle,
grandi amori che fanno battere il cuore,
si sbriciolano al tramonto, sorridere e divertirsi,
è il motto dell'estate calda e scatenante,
mentre nella notte, i baci volano
otto i tremuli luccichii delle stelle lontane,
ma, poi, l'estate porta via con se, ogni storia.
Incanto e tormento
ti assediano
Favole e smarrimento
Meraviglia e dolore
E troppo
troppo amore.