Poesie personali


Scritta da: Cristallina
in Poesie (Poesie personali)

La strada

Amorevolmente, la strada mi chiama
Al suo richiamo non resisto
ma un vuoto dentro l'anima mi
trattiene.

Indugio confusa, ma ugualmente parto
la strada m'accoglie, m'abbraccia, e
subito mi sento rinata.

Il vuoto si dissolve
l'aria mi rigenera
la mente si solleva
il cuore si rallegra.

Il cielo copre tutt'intorno
percorro la strada
vivo.
Composta sabato 27 febbraio 2016
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    in Poesie (Poesie personali)

    Profumo di donna

    Il pensier costante
    talor assillante
    in testa imperante
    è l'idea del bello
    ed ecco la donna
    in veste di amante.
    È un'artistica creatura
    che rispecchia la natura
    con depressioni e rilievi
    reali, quelli mentali
    te li scatena a parte.
    E così da un'afrodisiaca altura
    lungo una folta radura
    giù a valle si cela,
    tra due protuberanze
    talor tumide rilevanze,
    una paradisiaca apertura
    donde per stretta fessura,
    cavità virtuale e non certo virtuosa,
    si accede alla fucina della vita.
    Senza alcun complesso
    ma con un naturale amplesso
    lungo questo percorso
    si genera l'amor filiale,
    premessa familiare,
    per un rapporto non banale
    (solo carnale sarebbe bestiale!)
    ma tanto mentale
    e la gioia sentimentale
    sublima l'amor
    con l'apoteosi sensuale.
    Allor la sinfonia della voce
    è melodia per le orecchie,
    l'armonia del corpo
    è la bellezza per gli occhi,
    lo splendor della luce natia
    è la dolcezza per il gusto
    con la sinuosità anatomica
    a stimolarti il tatto
    e il profumo di donna
    lo senti dall'olfatto.
    Su questo antico senso
    del cervello primitivo
    germogliò il pensier
    e sbocciò la donna,
    idea del bello e bellezza ideale,
    ma tra pensier e idea,
    se l'amante è la donna ideale
    con una moglie troppo pensante
    e talor anche pesante,
    l'ideale di donna è solo la mamma.
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      Scritta da: Giuseppe Silletti
      in Poesie (Poesie personali)

      Si scrive coscienza, si legge finzione

      Veniamo al mondo come
      se fossimo cellule staminali.
      Cosa diventeremo? Un cuore,
      un cervello, uno stomaco?
      Catapultati dall'utero nel mondo
      plasmati dall'immensità del tempo
      che è qui ed ora, ed è stato per altri
      ciò che adesso ci condiziona.
      Un piccolo insignificante verme
      chiamato cultura s'addentra in noi,
      e c'elimina i grugniti, i ruggiti,
      la sete di sangue, il caos del reale.

      Sguazzare nel deserto della vita
      è passione di molti,
      ma cosa succede se la coscienza
      distrugge le barriere e fugge via?
      Le case, le strade, le chiese,
      le scuole, i treni, le auto
      la storia, le tradizioni,
      tutto sussurra la parola "illusione".
      E l'amore, l'amore, che ruolo ha l'amore?
      Se sentimento o passione, mi ricorda un cane
      ch'abbaia per mangiare, e si sente solo
      se l'affetto non vien dato.

      Lentamente, riapro gli occhi...
      Un buio accecante disturba la vista...
      Sono incatenato ma sono libero...
      La pozza di sangue nella quale striscio...
      Le parole che mi frustano,
      parole insignificanti di uomini diversi.

      Date fuoco al mio corpo
      liberate lo spirito.
      Composta martedì 8 luglio 2014
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        Scritta da: Rosita Pavese
        in Poesie (Poesie personali)

        Vicino a me

        Mi sento vicina a te,
        o cuore disilluso, perché mai dovresti logorarmi?
        Ho sempre creduto nell'innamorarmi,
        ora che sei vicino a me come posso allontanarmi?
        Spiegamelo amica mia, tu sei la sola a illuminare il mio pellegrinaggio dentro la selva oscura del mio cuor.
        Come posso rifuggire al mio destino?
        Dentro i miei occhi ho ritrovato la luce più impervia che è la sola che può illuminarmi lungo il mio cammino,
        la sola che può salvarmi?
        Ah ah ah una risata può farlo davvero senza alcuna esitazione in me.
        Oh cuore perduto perché minacci la mia unica meravigliosa esistenza?
        Credi di avere così tanto potere?
        Oh caro cuore non te ne faccio una colpa e non voglio incolparmi di questo.
        Cerco sollievo e pace all'anima mia.
        Chiedo tanto forse?
        Tu sei il solo a colorarmi e rendi la mia esistenza come un vortice di farfalle che volano tutte assieme verso l'infinito.
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          Scritta da: margoth16
          in Poesie (Poesie personali)

          Le parole

          Lei sapeva,
          che le parole sono inutili...
          pallide ombre di ciò che proviamo,
          eppure tentava sempre di comunicare
          con gli altri, e alla fine,
          in quelle stanze sulla collina,
          ripensava,
          a quanto gli uomini ascoltino se stessi,
          innamorati delle loro idee
          e sordi a una musica diversa...
          pronti a giudicare e a trarre conclusioni,
          senza conoscere le cose in sé,
          ma solo le loro apparenze.
          Composta domenica 6 marzo 2016
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            Scritta da: eeolo
            in Poesie (Poesie personali)

            Incredulo amore

            La mente coglie l'istante
            che l'occhio attento trasmette,
            nel labirinto si perde,
            cade,
            annaspa,
            nel buio cerca
            lo spiraglio di luce
            che nel pensiero
            lo forma.

            Quale cosa più bella
            cantare l'amore.
            Quale cosa più bella
            dell'amare.

            Libera
            le mani alle carezze
            non soffocare l'istante
            con tristi parole
            lascia, nel silenzio,
            i nostri corpi vibrare
            ora che hanno toccato
            la confidenza.

            Quale cosa più bella
            cantare l'amore.
            Quale cosa più bella
            dell'amore.

            Dormi, io resto ad accarezzare i sogni,
            incredulo amore.
            Ora che l'istante ha la tua forma ti sento
            incredulo amore.
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              Scritta da: Rosita Matera
              in Poesie (Poesie personali)

              Tu, ragazzo che leggi...

              Tu, ragazzo che leggi,
              volgi gli occhi verso il sole
              che sorride al tuo passaggio
              perché sa che sei speciale
              per ciò che sei, per ciò che puoi fare.

              Sappi che sei unico, originale
              non imitabile, non ripetibile,
              una combinatoria non duplicabile,
              terribilmente forte e terribilmente fragile.

              Sappi che in questo pazzo e
              meraviglioso mondo,
              non nascerà mai più un altro come te...
              è questa la preziosità che ti è stata destinata.

              Per questo gioca sempre, non fermarti,
              non smettere mai di amarti,
              non lasciare che ti cambino
              nel profondo del tuo cuore,
              e se tenteranno di cambiarti
              nonostante il tuo dissenso
              vai altrove,
              dove c'è luce
              perché hai le ali per volare.

              Rifletti bene, esprimi un verso,
              anche se non ti ascolteranno
              perché le parole, se ponderate,
              non sono mai granelli al vento.

              Ed ama, ama sempre,
              ad ogni passo,
              affinché l'odio appassisca
              nella sua radice bieca.

              Costruisci sempre e ovunque,
              anche quando tutto è spento,
              perché il cambiamento
              è inevitabile ma lento,
              e prende colore e forma
              nelle azioni e nei tuoi sforzi,
              splende della stessa luce
              che possiedi negli occhi.

              Tu, ragazzo che leggi,
              sii compagno di te stesso,
              perché solo chi si ama
              potrà amare a piene mani.

              Della semplicità
              fanne sempre la tua bandiera,
              come il fiore che sul ramo
              splende di schietta freschezza.

              Non fermare mai il pensiero
              perché è ciò che fa volare,
              ti dona braccia forti
              per costruire il tuo domani.

              E catturando, lassù, le stelle
              potrai sognare e realizzare,
              e coi colori della bellezza
              potrai dipingere il tuo mondo,
              ma fai in fretta
              perché è già pronto il tuo biglietto
              per il domani...
              soltanto tu lo puoi comprare,
              con la tua buona volontà.
              Composta mercoledì 24 febbraio 2016
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